Impariamo da Maria la vera Misericordia
“Il mondo ha bisogno della misericordia” ha ripetuto più volte in questi anni il Santo Padre Francesco.
Il Giubileo della Misericordia rappresenta un’opportunità straordinaria per fare esperienza della misericordia di Dio ed essere a nostra volta operatori di misericordia.
La Comunità Ecclesiale di Biancavilla, che da sin dalla sua fondazione venera la Vergine Santissima col titolo di Madre dell’Elemosina, riconoscente all’Arcivescovo Salvatore per aver istituito la nostra Basilica come Santuario Giubilare, si è impegnata nei mesi scorsi per valorizzare questo tempo di grazia e risvegliare la fede e la carità.
“Cristo è il volto della Misericordia” ci dice il Papa nella bolla di indizione del Giubileo. È lui la porta che ci dà accesso all’amore di Dio. Se Cristo è la porta, Maria è la chiave che apre questa porta, colei che spalanca l’abisso
dell’amore di Dio per l’uomo.
Chiediamo alla nostra amata Madonna dell’Elemosina “l’elemosina” di cui abbiamo bisogno: il Figlio suo Gesù. Il
segno di questa venerata Icona, infatti, è particolarmente eloquente della misericordia vera e autentica. Come ci ha detto il Papa emerito Benedetto XVI nello speciale incontro che abbiamo avuto con lui in rappresentanza dell’intera
comunità di Biancavilla nell’ottobre scorso: “Imparate da Maria la vera misericordia”, poiché non sazia il cuore dell’uomo chi offre meno di Cristo.
Se l’uomo ha bisogno di Dio, è anche vero che Dio stesso si fa mendicante del cuore dell’uomo: lo cerca, lo desidera per essere da lui liberamente amato. Nel suo discorso alla Chiesa italiana Papa Francesco ha ricordato che Dio e l’uomo non sono i due estremi di una opposizione: “essi si cercano da sempre, perché Dio riconosce nell’uomo la propria immagine e l’uomo si riconosce solo guardando Dio”. Maria è lo specchio che consente questo continuo riconoscimento, il punto di incontro in cui Dio si fa uomo e l’uomo può incontrare Dio.
“Come ama il Padre così amano i figli” dice ancora Papa Francesco; come è misericordioso Lui, così siamo chiamati ad essere misericordiosi noi, gli uni verso gli altri.
Questo impegno si rende ancora più necessario in questo nostro tempo, travagliato da gravi violenze e fatti criminosi. Maria, Madre della Misericordia, che ha fatto esperienza profonda dell’amore di Dio, che ha intessuto nelle sue viscere la carne del figlio di Dio, ci guardi e invochi perdono e misericordia per noi da Dio, ci sia da modello per essere sempre di più “una Chiesa lieta col volto di mamma, che comprende, accompagna, accarezza”, come raccomanda il nostro Arcivescovo “oasi di misericordia Popolo e Pastori insieme”.
Viviamo con questo spirito le celebrazioni de “La Grande Festa Estiva 2016” e il momento straordinario che la nostra comunità celebrerà nel pellegrinaggio diocesano il 4 settembre prossimo, con l’Icona della Vergine dell’Elemosina, scelta e voluta a Roma dal Santo Padre Francesco. Grati al Signore per così tanti doni, rinnoviamo la nostra fede e impegniamoci ad essere “con Maria, Madre di Misericordia, misericordiosi
come il Padre”.
Don Agrippino Salerno, prevosto