L’incoronazione del 1948
Nel 1948 toccava al prevosto Gaetano Messina il grande onore di portare a compimento il voto unanime dei biancavillesi di poter incoronare la sacra immagine della propria patrona e protettrice, dopo secoli di materna intercessione sperimentata dai fedeli.
Tale desiderio si poté avverare negli anni successivi al secondo conflitto bellico, grazie anche alla solerzia dell’arcivescovo di Catania Carmelo Patanè che unì la sua voce a quella delle autorità biancavillesi presso il “Venerabile Capitolo della Basilica Vaticana”, presieduto dall’arciprete-cardinale Federico Tedeschini. Lo stesso Patanè si recò personalmente a Roma e portò il singolare “decreto capitolare” che provava pienamente l’antichità del culto e la “fama dei miracoli” della Madonna di Biancavilla venerata sin dalla fine del secolo XV sotto il titolo di Maria Santissima dell’Elemosina.
Pertanto, il popolo unanime, si dispose a celebrare la solennità dell’incoronazione, fissata il 3 ottobre 1948, costituendo così una larga commissione per la raccolta dei fondi.
Circa tre milioni di lire furono raccolti e messi a disposizione per adornare di lampade elettriche le vie principali del comune, per illuminare la facciata e il campanile della Matrice; altoparlanti furono installati per ascoltare con agio il sacro rito non solo nella piazza di Biancavilla ma anche nelle piazze di Adrano e S. Maria di Licodia. Furono cinque i vescovi siciliani che intervennero alla celebrazione che ha avuto luogo sul sagrato della Chiesa Madre-Collegiata, molti i sacerdoti che non hanno fatto mancare la loro presenza, come anche i canonici della locale Collegiata e della Cattedrale di Catania con a capo l’arcivescovo Patanè che incoronò la sacra effigie alla presenza di un popolo in festa. Il solenne Pontificale, in chiesa, sfarzosamente parata, fu celebrato dal vescovo di Caltanissetta Giovanni Iacono, con l’assistenza dei chierici del seminario metropolitano.
Il sindaco di Biancavilla Salvatore Uccellatore, grande devoto della Madonna, assieme al prevosto Messina fu l’anima dei festeggiamenti e, dopo una unanime deliberazione del Consiglio Comunale del 28 settembre 1948, lesse pubblicamente l’“Atto di Consacrazione” del Popolo di Biancavilla al cuore immacolato della B.V. dell’Elemosina.
La Madonna dell’Elemosina, dunque, venne solennemente incoronata con decreto del Capitolo Vaticano nel 1948, mentre il Bambin Gesù ebbe la sua corona regale il 26 agosto 1961. La Riza è stata rifatta negli anni 1978-‘79 dall’artista veneziano Franco Mazzucco sul modello dell’originale che venne trafugato nel febbraio del 1979. Lavori di restauro e di rifinitura del prezioso manufatto sono stati portati al temine nel luglio 2014; quando è stata terminata la ricca cornice barocca, la raggiera d’argento e il “Fanone del Bambino”. Nel contempo sono stati aggiunti e ri-sistemati i preziosi ex-voto donati nel tempo da parte di autorità ecclesiastiche, Ordini cavallereschi e Popolo.