Biancavilla, un Santuario per tutta la Diocesi.
Redazione SME
Ad inaugurare il novenario di preghiera delle celebrazioni del 2017 in onore della Madonna dell’Elemosina è stato il pellegrinaggio di due comunità parrocchiali, rispettivamente “San Giuseppe” di Ognina, Catania e “Sacri Cuori di Gesù e Maria” di Maletto. Due comunità provenienti da due luoghi molto distanti della stessa Arcidiocesi di Catania, per un momento che ha voluto sottolineare il respiro diocesano delle celebrazioni mariane biancavillesi. Lo ha evidenziato bene don Salvo Cucè, parroco della comunità di Maletto, che ha detto: “la Madonna dell’Elemosina è un segno e un miracolo non solo per Biancavilla, ma per tutta la nostra diocesi.
La bellezza di questa icona parla al cuore di chi le si accosta con sincerità. Lei elemosina la nostra attenzione, si lascia abbracciare per donarci l’amore di cui abbiamo bisogno per una vita veramente felice”. L’anno scorso, per la stessa occasione, era giunta a Biancavilla una nutrita rappresentanza delle due parrocchie di Santa Maria di Licodia. Nella sua omelia don Salvo ha anche raccontato un suo personale aneddoto, ricordando di quando venne a Biancavilla per la prima volta: “entrai in questa chiesa – ha detto – cercando un po’ di pace e venni come pellegrino ai piedi dell’altare della Madonna.
Guardandola negli occhi espressi la mia preghiera chiedendole che, se era per il bene mio e della Chiesa, esaudisse il mio desiderio di diventare sacerdote. Per questa ragione, oggi vengo qui anche per rendere grazie per il dono del mio presbiterato”. Presenti anche i membri della Commissione dei festeggiamenti e i Cavalieri di San Giuseppe in Ognina. La serata è proseguita poi con una veglia di preghiera e animazione missionaria per i giovani che stazionano tra pub e bar del centro storico di Biancavilla. Ad animare il momento missionario è stata la Fraternità del Piccolo Gregge dell’Immacolata con la presenza di P. Carmelo Barbera.
È stato davvero sorprendente vedere il grande numero di ragazzi che si sono lasciati coinvolgere dall’invito dei missionari, varcando le soglie della grande Basilica per accostarsi ai piedi dell’ Eucaristia, sotto lo sguardo della Vergine Madre. I ragazzi sono stati esortati ad esprimere una preghiera di lode e di ringraziamento al Signore. Nella cappella di San Placido, è stato proiettato un breve video illustrativo della straordinaria esperienza del giovane Carlo Acutis, servo di Dio, ragazzo esemplare e di grande vitalità.
“Chiediamo al Signore – ha detto P. Carmelo – che possa rendersi presente nella vita di questi ragazzi che abbiamo incontrato perché, anche attraverso la nostra buona testimonianza, possano scoprire in Gesù il senso vero della vita e la gioia della fede”.