Una “lode cosmica” che celebra le meraviglie di Dio nella creazione trasfigurata dalla grazia.
Inaugurato il nuovo grande ciclo pittorico delle “litanie lauretane”, realizzato per la Basilica Santuario “S. Maria dell’Elemosina” di Biancavilla dall’artista adranita Vincenzo Valastro.
26 grandi pannelli collocati negli “intradossi” delle arcate dell’edificio illustrano i principali titoli mariani della tradizione religiosa, compendiati nelle litanie lauretane.
Le composizioni, realizzate a tempera su tavola, contengono al centro un medaglione che raffigura il simbolo mariano di riferimento, sormontato da angeli-bambini (per un totale di 52 figure) i quali sorreggono ulteriori elementi collegati al significato dell’invocazione litanica, avvolti in sinuosi drappeggi e morbide nuvole.
In alto la composizione si sviluppa con elementi arborei, tipici del paesaggio mediterraneo (fichi, ulivi, viti, palme, querce…), intrecciati a vari motivi floreali, mentre in basso, nei pannelli più grandi (dove non sono presenti le stazioni della via Crucis), è raffigurato un animale che personifica una particolare virtù umana (come la fedeltà, l’obbedienza, la mansuetudine, la mitezza, la purezza, l’umiltà), appoggiato su una ideale mensola sorretta da una testa d’angelo.
Il ciclo pittorico è stato voluto dal Prevosto don Agrippino Salerno con alcuni giovani suoi collaboratori, nel contesto di restauro dell’edificio sacro dopo i danni per il terremoto dell’ottobre 2018.
È una “lode cosmica” quella che si sviluppa nell’insieme delle raffigurazioni, un tripudio di flora e di fauna, con una ricca simbologia allegorica mariana e un armonioso incastro di suppellettili sacri (calice, croci, ostensorio, corona del rosario, ecc.) e di altri oggetti materiali (bussola, ampolle, bilancia, spada…) che rinviano ad un senso più profondo.
Nell’insieme emerge un universo trasfigurato e armonico, un regno pacifico e luminoso che supera la conflittualità violenta a cui spesso siamo abituati (il leone dimora con l’agnello, il serpente con i colombi) e abolisce anche la stessa distinzione tra sacro e profano, perché tutto esprime l’unica sapienza che governa il mondo e anche gli strumenti dell’uomo vengono assunti a simboli di più grandi significati universali, trasfigurati nel Regno di Dio.
Vincenzo Valastro è un noto artista, originario di Adrano, che per la Basilica di Biancavilla ha già effettuato il decoro interno di alcuni portali. Circa 10 anni fa ha realizzato anche la scultura del Cristo Crocifisso che viene portata in processione il venerdì santo dalla confraternita dell’Idria.
Il M° Valastro è stato coadiuvato nella progettazione dal M° Giuseppe Santangelo in collaborazione con Giuseppe Marchese. Suo collaboratore è stato anche Giuseppe Coco di Adrano.
Il ciclo pittorico, che inaugura anche le celebrazioni annuali in onore della Madonna dell’Elemosina, è stato pensato come allestimento decorativo da esporre per le principali feste. I colori dominanti delle composizioni richiamano i nuovi colori (rosa e azzurro) delle pareti della Basilica che sono emersi nell’ambito dei lavori di rifacimento della pittura nel 2018-19, e nell’insieme offrono grande ricchezza decorativa, densa di significati spirituali e sacrali. Non ultimo, il ciclo pittorico è anche un invito alla contemplazione ammirata e rispettosa della creazione, un tema particolarmente caro al Santo Padre Francesco e che in questi giorni è particolarmente di attualità, a causa dei gravi incendi che hanno devastato ampie parti del patrimonio naturale della nostra terra.
La realizzazione dell’intero ciclo pittorico, volto a narrare le meraviglie che Dio opera continuamente nella sua creazione e che risplendono in compendio nella Vergine Maria, ha richiesto un lungo e singolare lavoro di progettazione ed esecuzione, iniziato nel mese di settembre dello scorso anno.