La Grande Festa Estiva 2017: con Maria tutta la Biancavilla di cui essere orgogliosi
Come da tradizione, l’ultima domenica di agosto è consacrata a Biancavilla alle celebrazioni in onore della Madonna dell’Elemosina. Il 27 agosto scorso si è svolta la tradizionale Grande Festa Estiva, con una formula consolidata negli ultimi 15 anni, con una solenne celebrazione eucaristica all’aperto in piazza Collegiata alla presenza di tutte le realtà aggregative e confraternali cittadine, dei sacerdoti, e di un grandissimo concorso di popolo. Presenti anche diverse autorità civili e militari.
Oltre seimila persone in piazza, secondo stime di massima.
A presiedere il Pontificale quest’anno è stato Mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, regista, per volere di Papa Francesco, del Giubileo straordinario della Misericordia che si è celebrato nel 2015-1016.
Mons. Fisichella è arrivato in piazza poco dopo le 19. Il prevosto Salerno lo ha salutato anche a nome dell’Arcivescovo di Catania, Mons. Salvatore Gristina, ricordando ai presenti le tante responsabilità affidate dal Papa a Mons. Fisichella, tra cui anche quella dei Santuari di tutto il mondo.
Al prelato romano, di sangue siciliano, Don Agrippino ha anche tratteggiato la storia della città di Biancavilla e della devozione alla Vergine dell’Elemosina, soffermandosi sul grande lavoro finalizzato a promuovere il Santuario come “luogo e casa di misericordia”.
In apertura della sua omelia, Mons. Fisichella ha detto: “sono venuto con gioia per ricambiare la generosità e l’entusiasmo con cui avete accompagnato l’Icona della Madonna dell’Elemosina in Vaticano l’anno scorso”. Commentando la lettura del Profeta Osea, il prelato ha evidenziato il rapporto troppo spesso contrastato che l’uomo vive con Dio, segnato dall’infedeltà dell’uomo e dalla incessante misericordia di Dio: “nonostante sia stato allevato e accudito come un fanciullo – ha detto Mons. Fisichella – , il popolo di Israele alla prima occasione volge le spalle al suo Dio e, dimentico dei benefici ricevuti, adora idoli che non possono dargli la felicità sperata. Eppure il Signore non si stanca di cercare l’uomo. Egli non dà sfogo alla sua ira, ma con misericordia lo cerca per richiamare la sua creatura nuovamente a sé”.
Ad animare la Celebrazione sono state le corali riunite “S. Antonio abate” di Pedara, “S. Vito” di Cammarata, “Kerigma” e “Magnificat” di Paternò dirette dal M° Fania La Spina.
Il Sindaco di Biancavilla, Pippo Glorioso, ha rinnovato la preghiera alla Madonna a nome dell’intera città: “Per il decimo anno consecutivo mi ritrovo a compiere questo gesto – ha detto Glorioso prendendo la parola. In questi anni ho capito davvero che questa è la festa dei biancavillesi. Una festa molto semplice, per la quale non sono previsti grandi impegni economici. Non vi è altro che questo momento religioso, concentrato attorno all’Icona di Maria SS. dell’Elemosina. Eppure la gente partecipa in massa. Questo per me è un segno bellissimo. In questa occasione siamo qui non come singoli individui, ma come popolo, una comunità di cui essere orgogliosi”.
Tra le novità di quest’anno la presenza dei “Tamburi imperiali” di Militello in Val di Catania che hanno animato energicamente a ritmi cadenzati e sincronici il pomeriggio di festa dei biancavillesi e in serata hanno aperto la processione.
Una bellissima infiorata è stata realizzata sulla scalinata in pietra lavica della Basilica, opera dei fioristi biancavillesi della ditta “Il Roseto”, che con estrema generosità e maestria hanno dato vita alla più bella realizzazione artistica degli ultimi anni.
Poco prima delle 22 ha preso avvio la processione che si è conclusa intorno alle 23 con un grande spettacolo pirotecnico.
Al termine della processione, Mons. Fisichella ha espresso la sua meraviglia per la grande partecipazione corale della città: “Davvero non mi aspettavo di trovare una così ampia partecipazione popolare. Mi ha colpito molto – ha aggiunto – vedere papà e mamme coi loro bambini in braccio invitarli a mandare baci alla Madonna o fare il segno di croce. In questo gesto semplice è racchiuso il desiderio di trasmettere la fede alle nuove generazioni. Purtroppo ho visto anche qualche piccolo segno di indifferenza, soprattutto da parte di alcuni giovani seduti ai pub. Questo fa parte della libertà di ciascuno, ma come cristiani ci interroga sulla nostra capacità di annunciare il Vangelo”.
Al termine della serata sono state inaugurate due tele celebrative della traslazione a Roma dell’Icona della Madonna dell’Elemosina raffiguranti i momenti storici dell’omaggio di Papa Francesco e Papa Benedetto del 4 settembre 2016. I dipinti, opera dell’artista catanese Giuseppe Giuffrida, sono stati realizzati uno per munificenza del Prevosto Salerno e uno con le offerte dei soci dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”.
“Gli eventi romani vissuti in occasione del Giubileo della misericordia – ha detto il Prevosto don Agrippino – hanno arricchito la nostra storia con delle splendide pagine. Questa è la città che vogliamo far conoscere a tutto il mondo. Vogliamo essere un esempio luminoso della bellezza della fede e della misericordia di Dio”.