Prima Stazione
Gesù è condannato a morte
«Pilato dopo aver fatto flagellare Gesù,
lo consegnò perché fosse crocifisso».
seconda Stazione
Gesù è caricato della croce
«Gesù, portando la croce,
si avviò verso il luogo del Cranio,
in ebraico Golgota».
terza Stazione
Gesù cade la prima volta sotto la croce
«Egli si è caricato delle nostre sofferenze,
si è addossato i nostri dolori».
quinta Stazione
Gesù è aiutato da Simone di Cirene a portare la croce
«Fermarono un certo Simone di Cirene
e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù».
sesta Stazione
Veronica asciuga il volto di Gesù
«Il mio cuore ripete il tuo invito:
“Cercate il mio volto!”.
Il tuo volto SIgnore, io cerco».
settima Stazione
Gesù cade per la seconda volta
«Egli è stato trafitto per le nostre colpe,
per le sue piaghe noi siamo stati guariti».
ottava Stazione
gesù incontra le donne di gerusalemme
«Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me,
ma piangete su voi stesse e sui vostri figli».
nona Stazione
Gesù cade per la terza volta
«Egli, pur essendo nella condizione di Dio,
svuotò sé stesso assumendo una condizione di servo,
diventando simile agli uomini».
decima Stazione
Gesù è spogliato delle vesti
«I soldati, quando ebbero crocifisso Gesù,
presero le sue vesti e ne fecero quattro parti».
undicesima Stazione
Gesù è crocifisso
«Giunti sul Calvario, crocifissero Gesù e i malfattori,
uno a destra e l’altro a sinistra».
tredicesima Stazione
Gesù è deposto dalla croce
«Uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco,
e subito ne uscì sangue e acqua».
quattordicesima Stazione
Gesù è deposto nel sepolcro
«Giuseppe d’Arimatea prese il corpo,
lo avvolse in un lenzuolo pulito
e lo depose nel sepolcro».
quindicesima Stazione
Gesù risorge da morte
«L’angelo disse alle donne:
non è qui, è risorto!».
Via Misericordiæ
L’opera della “Via Misericordiae”, realizzata nel 2009 per un concorso artistico, è stata rielaborata nel 2016 per il Santuario della Madonna dell’Elemosina di Biancavilla. Infatti, accanto alle rappresentazioni dei vari momenti della passione di Cristo, è presente in ogni stazione la figura della Vergine Maria che accompagna il cammino del Figlio, associata al suo dolore.
“La via dolorosa di Gesù è la più importante scuola di Misericordia – spiega il prevosto Pino Salerno – e pertanto, a conclusione del Giubileo della Misericordia (2016), abbiamo scelto di lasciare nella Basilica biancavillese quest’opera così significativa, di grande valore teologico, spirituale ed artistico. Maria, che ha seguito il viaggio al Calvario del Figlio continua ad accompagnare il cammino di ogni uomo e di ogni donna del nostro tempo. Il nostro pellegrinaggio terreno è sostenuto e incoraggiato dalla misericordia di Gesù e di Maria. Con quest’opera, mi auguro con tutto il cuore che quanti entreranno in Santuario, possano fare esperienza di questa splendida verità di fede. Ringrazio il M° Dino Cunsolo che con la sua opera impreziosisce lo scrigno d’arte che è la nostra Basilica, e ringrazio i benefattori che hanno contribuito a questo progetto.
Oltre ai gruppi statuari delle 14 stazioni, il M° Cunsolo ha realizzato il tuttotondo del Cristo Risorto (15ma stazione), collocato all’interno del tempietto dell’altare del SS. Sacramento. Il progetto per l’allestimento delle edicole espositive della Via Misericordiae è stato curato dal M° Giuseppe Santangelo.
Cunsolo, biancavillese d’origine, classe 1944, ha lavorato per l’adeguamento liturgico della Basilica Metropolitana di Catania e per conto di diversi enti e diocesi Italiane, realizzando sculture e mostre prestigiose. Da ultimo, ha esposto alcuni suoi lavori sulle opere di misericordia, nella chiesa di S. Silvestro al Quirinale in Roma. È considerato uno tra i più insigni scultori dell’arte contemporanea.
Opere
Dino Cunsolo
Caolino plasmato ed inciso, legno, foglia oro e pigmenti cobalto.
Musiche
Giuseppe Marchese
Voci narranti
Giuseppe Marchese
Mary Ricceri
Foto
Giovanni Stissi
Riprese
Salvo Diolosà
Montaggio
Giovanni Stissi
Elaborazione testi
Alessandro Scaccianoce
Promozione
Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”
Giuseppe Santangelo, presidente
Patrocinio
Basilica Collegiata Santuario
“S. Maria dell’Elemosina”
Don Agrippino Salerno, prevosto parroco
Edizione
Marzo 2018
Via Misericordiæ
L’opera della “Via Misericordiae”, realizzata nel 2009 per un concorso artistico, è stata rielaborata nel 2016 per il Santuario della Madonna dell’Elemosina di Biancavilla. Infatti, accanto alle rappresentazioni dei vari momenti della passione di Cristo, è presente in ogni stazione la figura della Vergine Maria che accompagna il cammino del Figlio, associata al suo dolore.
“La via dolorosa di Gesù è la più importante scuola di Misericordia – spiega il prevosto Pino Salerno – e pertanto, a conclusione del Giubileo della Misericordia (2016), abbiamo scelto di lasciare nella Basilica biancavillese quest’opera così significativa, di grande valore teologico, spirituale ed artistico. Maria, che ha seguito il viaggio al Calvario del Figlio continua ad accompagnare il cammino di ogni uomo e di ogni donna del nostro tempo. Il nostro pellegrinaggio terreno è sostenuto e incoraggiato dalla misericordia di Gesù e di Maria. Con quest’opera, mi auguro con tutto il cuore che quanti entreranno in Santuario, possano fare esperienza di questa splendida verità di fede. Ringrazio il M° Dino Cunsolo che con la sua opera impreziosisce lo scrigno d’arte che è la nostra Basilica, e ringrazio i benefattori che hanno contribuito a questo progetto.
Oltre ai gruppi statuari delle 14 stazioni, il M° Cunsolo ha realizzato il tuttotondo del Cristo Risorto (15ma stazione), collocato all’interno del tempietto dell’altare del SS. Sacramento. Il progetto per l’allestimento delle edicole espositive della Via Misericordiae è stato curato dal M° Giuseppe Santangelo.
Cunsolo, biancavillese d’origine, classe 1944, ha lavorato per l’adeguamento liturgico della Basilica Metropolitana di Catania e per conto di diversi enti e diocesi Italiane, realizzando sculture e mostre prestigiose. Da ultimo, ha esposto alcuni suoi lavori sulle opere di misericordia, nella chiesa di S. Silvestro al Quirinale in Roma. È considerato uno tra i più insigni scultori dell’arte contemporanea.
Opere
Dino Cunsolo
Caolino plasmato ed inciso, legno, foglia oro e pigmenti cobalto.
Musiche
Giuseppe Marchese
Voci narranti
Giuseppe Marchese
Mary Ricceri
Foto
Giovanni Stissi
Riprese
Salvo Diolosà
Montaggio
Giovanni Stissi
Elaborazione testi
Alessandro Scaccianoce
Promozione
Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”
Giuseppe Santangelo, presidente
Patrocinio
Basilica Collegiata Santuario
“S. Maria dell’Elemosina”
Don Agrippino Salerno, prevosto parroco
Edizione
Marzo 2018