Sui passi di Maria… Madonna delle Lacrime

Ieri a Siracusa, la Giornata di spiritualità mariana con l’annuale Pellegrinaggio “SME.” di metà maggio… nell’anno della fede.

Redazione SME

5681790Fede, devozione, fraternità, cultura. Questi in sintesi gli ingredienti dell’ XI Giornata di spiritualità mariana vissuta ieri, domenica 12 maggio, solennità dell’Ascensione del Signore a Siracusa e Palazzolo Acreide. Il folto gruppo di Pellegrini “SME” a cui si sono uniti altri fedeli e simpatizzanti, si è dato appuntamento alle ore 7 del mattino in piazza Roma a Biancavilla, da dove poco dopo è partito il pullman GT. Direzione: Siracusa, Santuario516_27%20Quadro%20della%20Madonna%20delle%20Lacrime%20venerato%20nel%20Santuario “Madonna delle Lacrime”. Dopo un’ora e mezza di viaggio, scandito dalla preghiera delle Lodi mattutine e da canti mariani vari, i fedeli biancavillesi sono approdati a destinazione. Lì sono stati personalmente accolti con affetto e cordialità dall’autorità massima del Santuario: il Rettore della Basilica, don Luca Saraceno che ha minuziosamente illustrato la vita spirituale del luogo sacro. Al Santuario aretuseo, i pellegrini biancavillesi hanno donato una riproduzione dell’Icona della MadonnaNsr dell’Elemosina, venerata a Biancavilla. Con l’ausilio delle due guide: Rossana e Luciano, volontari del Santuario, i pellegrini sono stati condotti presso il Museo della devozione mariana e di arte sacra dove sono stati ammirati pregevoli doni ex voto alla Madonna: monili in oro e argento, paramenti sacri dei secoli XVII-XVIII e coeve opere scultoree. Dopo aver preso visione del documentario che narra le vicende del pianto della Vergine avvenuto 60 anni fa, il gruppo si è messo in cammino per via degli Orti dove ancoraortigia oggi si può ammirare la Casa-Oratorio dei coniugi Iannuso, testimoni della lacrimazione dell’Agosto- Settembre 1953. Lì si è pregato e cantato la Salve Regina. Rientrati in Basilica, è stato dedicato abbondante tempo per le confessioni individuali e il silenzio personale; mentre a mezzogiorno il gruppo ha assistito alla S. Messa dove ha potuto dai primi banchi ammirare più da vicino il quadretto miracoloso del cuore immacolato di Maria che versò lacrime umane. Tre persone dell’Associazione sono state scelte dai cerimonieri per proclamare le Letture alla numerosa assemblea liturgica. Nel suo saluto all’inizio della celebrazione, il celebrante ha ringraziato l’Associazione biancavillese per la sua presenza e la sua testimonianza. Nel corso della Messa si è potuto pregare per la Chiesa e per il Papa, potendo così lucrareIMG20130114140314470_900_700 l’Indulgenza plenaria concessa ai fedeli dal Papa in occasione del 60° della lacrimazione. Terminata l’Eucaristia, ci si è radunati per il pranzo comunitario, consumato presso il Salone “Mons. C. Lauricella” messo a disposizione. Dopo pranzo, è stato dato del tempo libero, così alcuni hanno pensato di fare una breve visita di Ortigia, splendito centro storico aretuseo, notevole per la sua piazza e per la chiesa Cattedrale, vero gioiello del barocco siciliano costruito sopra i ruderi di un tempio pagano. Contestualmente in Duomo era in corso la festa della patrona, S. Lucia di maggio, detta dalla gente del luogo “delle quaglie”. Alle 16 si è poi partiti alla volta di Palazzolo Acreide, bellissimo centro barocco, ricostruito quasi interamente dopo il sisma del 1693 che investì la Val di Noto, e che tuttora presenta  tracce medievali. Lì il gruppo è stato accolto dalla dott.ssa Sara Smiriglio, ottima guida turistico/religiosa. Passeggiando palazzo lotra le viuzze del centro urbano, posto a circa 700 m s.l.m. l’insieme dei gitanti ha raggiunto la chiesa dell’Annunziata, capolavoro del barocco del primo settecento. Questo luogo un tempo custodiva la celebre tavola dell’Annunciazione di Antonello da Messina, oggi conservata al Museo nazionale siracusano di Palazzo “Bellomo”. Proseguendo il tour, il gruppo si è recato presso la storica Basilica patronale di S. Paolo, dichiarata assieme ad altri monumenti cittadini, patrimonio dell’UNESCO. A due passi dal tempio paolino, vista la poderosa chiesa madre, già Collegiata, dedicata a S. Nicola di Bari. Molte le opere d’arte custodite del 5-6-‘700. Più distante, invece, la chiesa del martire S. Sebastiano innalzata sopra una maestosa e ripida gradinata. Qui il gruppo, accolto dall’anziano ed arzillo Parroco, si è soffermato a pregare la Madonna Odigitria ivi venerata in una scultura lignea cinquecentesca. Particolarmente bello ed emozionante ascoltare le donne che cantavano e41820866 recitavano il S. Rosario in stretto dialetto locale. Una bella sorpresa è stata quella di scorgere tra il patrimonio reliquiario della chiesa, una insigne reliquia della scapola di S. Placido martire, probabilmente rinvenuta a Messina come gli altri resti dei (presunti) martiri cassinesi. Dopo questo lungo giro tra chiese parecchio dense di storia e arte, il gruppo si è concesso un momento di svago presso il corso principale del paese, gustato un gelato in un’ottima pasticceria del luogo. Preso il tragitto del rientro, vista ancora un’altra chiesa in un angolo del caratteristico borgo: S. Michele Arcangelo; tra l’altro impegnata nella festa del santo titolare. Proseguendo, i pellegrini si sono imbattuti in panorami mozzafiato che a tratti affioravano dalle case arroccate su dirupi e scoscese vallate. Visto a distanza anche il Castello medievale, ormai ridotto a poco più che un rudere. Case addobbate di gerani rossi e rose profumate bianche delimitavano i selciati delle strade. Una splendida cittadina, insomma, a tratti abbandonata, che meritava davvero di essere visitata! Ripreso il pullman (era ormai sera), arricchito da tante cose belle viste ed assaporate, il gruppo non ha voluto sciupare quanto di bello acquisito e nella preghiera corale del Rosario (in pullman), ha ripreso la via del rientro a Biancavilla. In pullman, successivamente, si è ricreato quel clima di fraternità aperto al mattino come in una Kermesse quasi a non voler mai finire, molti si sono cimentati cantanti, attori ed imitatori. Poco dopo le 22, il bus faceva rientro a Biancavilla mettendo così fine alla ricca giornata di pellegrinaggio. Prima del congedo, il Presidente dell’Associazione mariana ha ricordato agli Associati, gli altri appuntamenti che vedranno impegnata l’Aggregazione nella seconda parte del mese di maggio: Le tre giornate di animazione missionaria nei quartieri S. Gaetano, Ospedale, Grassura (23,24,25); la conclusione del mese mariano (il 31); la solennità cittadina del “Corpus Domini”, vissuta in concomitanza all’apertura della Visita Pastorale dell’Arcivescovo Mons. Gristina il 1 giugno p.v.

Maggiomariano 2013. Gli appuntamenti dell’Associazione “SME”

erSabato 4 – Primo sabato di mese
ore 10,00 Inaugurazione dell’Immagine votiva della Madonna dell’Elemosina in via Castriota dopo l’intervento di restauro.
ore 18,00 Basilica Santuario: “Il Vescovo Maestro di Fede” – Incontro catechetico in preparazione alla Visita Pastorale dell’Arcivescovo Salvatore Gristina sulla missione pastorale del Vescovo nella Chiesa alla luce della tradizione apostolica e dei documenti del Concilio Ecumenico Vaticano II.
ore 19,30 Celebrazione eucaristica. Intenzione di suffragio per Angelo Furnari, ultimo Socio defunto.

Nei sabati del mese
ore 19,00 In Basilica, animazione del S. Rosario meditato.

Domenica 12 – Giornata di Spiritualità mariana
ore 7,00 Avvio del Pellegrinaggio mariano al Santuario “Madonnaer 1 delle Lacrime” di Siracusa nel 60° della lacrimazione. Celebrazione eucaristica, Confessioni. Possibilità di lucrare l’Indulgenza plenaria. Visita della “Casa del Pianto”. Escursione alla cittadina barocca di Palazzolo Acreide, patrimonio dell’UNESCO.

23, 24, 25 – Missione mariana nel territorio
nelle serate, animazione della preghiera presso i Quartieri: Grassura-Ospedale- S. Gaetano con la presenza dell’Icona della Vergine SS. dell’Elemosina.

Venerdì 31 – Conclusione del mese mariano
ore 19,00 S. Rosario.
ore 19,30 Celebrazione eucaristica. A seguire, breve processione dell’Icona della Madonna dell’Elemosina nelle piazze Roma e Collegiata. Reposizione della Sacra Icona nella Sua Cappella-Custodia.

12 maggio: Giornata di Spiritualità mariana – Pellegrinaggio SME a Siracusa.

Domenica 12 Maggio p. v. l’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” vivrà la Sua XI Giornata di spiritualità mariana presso la Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa nel 60° anniversario della lacrimazione. L’evento si inserisce nel calendario associativo impostato sull’Anno della Fede. Di seguito, la locandina col programma della giornata che toccherà nel pomeriggio il centro barocco di Palazzolo Acreide (Sr), patrimonio dell’UNESCO.

madonnalacrime

Clicca sotto e apri la locandina

Pellegrinaggio Siracusa – Palazzolo Acreide

DOMANI 6 APRILE, PRIMO SABATO DI MESE

Segreteria SME


Domani 6 aprile, primo sabato di mese, vigilia della festa della Divina Misericordia. Si avvisano i Soci dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” che l’incontro formativo mensile sul tema: “Anno della Fede – Le vie che portano alla conoscenza di Dio” verrà anticipato alle ORE 18,00 in Santuario e non avrà luogo come di consueto al termine della S. Messa vespertina. Passate parola.

SURREXIT DOMINUS VERE

paci1Auguri di buona Pasqua!!

ai Soci, ai Lettori del nostro sito e a quanti nutrono l’attesa e la speranza di una vita bella e buona.

Il Signore risorto è la fonte della nostra speranza. In lui Risorto, tutta la vita risorge. E non c’è spazio per la tristezza o la disperazione.

Egli è con noi, è il Vivente. Per sempre.

 

 Direttivo Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”

Redazione SME

“Ciciliu” di solidarietà

Domenica delle Palme, 24 marzo, distribuzione del tradizionale “Ciciliu” pasquale a cura dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” e della Caritas parrocchiale della Matrice.

Redazione SME

cicilia-2012-006Fervono i preparativi per la realizzazione del tradizionale “Ciciliu” pasquale. Come ormai da diversi anni, anche domenica prossima si potrà acquistare questo tipico dolce. Il ricavato andrà per i bisogni delle famiglie povere assistite dalla Caritas.

Distribuzione: Piazza Roma, Biancavilla – Domenica delle Palme, dalle ore 9,30 alle ore 13,00 e dalle ore 18,00 alle ore 20,00.

Cos’è il “Ciciliu”?

Può avere le forme più diverse. Con uno o più uova di gallina. Può essere salato o dolce. Alcuni sono anche molto colorati, grazie all’uso delle codette colorate.
Stiamo parlando del tipico “Cicilìu” di Pasqua. Ogni siciliano sa di cosa si tratta. Per gli altri, è bene sapere che si tratta del preparato che contraddistingue le tavole siciliane nei giorni di Pasqua.
Nella civiltà contadina siciliana, infatti, esso rappresentava il tipico dono che ci si scambiava a Pasqua. Bello per la forma, nutriente e sostanzioso.
La preparazione costituisce un vero e proprio rito comunitario. Il “Cicilìu” è un prodotto che nasce per creare condivisione e comunione. In passato questo dato era ancora più evidente, quando ci si riuniva in casa per la preparazione dell’impasto. C’era chi era più esperto nell’abile creazione delle figure più elaborate. Altri facevano spicciola manovalanza, limitandosi a spennellare la pasta con l’uovo sbattuto. Tra le forme più tipiche vi è ilcicilia-2012-017 “ciciliu” a forma di cestino o campana, che può contenere anche più di 2 uova, l’”aceddu cu l’ovu” e la “cuddura” di solito con un numero di uova dispari. Ogni forma aveva il suo significato: la ciambella rotonda di pasta a treccia era per gli amici (per consolidare il legame affettivo), quello a forma di cuore per l’amato, il galletto o la colomba per i ragazzi (con l’augurio di poter spiccare presto il volo), la pupa per le ragazze (augurio di feconda femminilità), il cestino per le famiglie (auspicio di abbondanza).
E’ facile immaginare che più uova ci sono, più il “Cicilìu” assume importanza e significato di rispetto a chi si dona. Sembrerebbe, addirittura, che in passato esistesse un vero e proprio “galateo del Cicilìu” in base al quale quello da donare al fidanzato doveva essere ornato con 9-11 o più uova, quello della suocera con 7 uova, quello dei cognati con 5, quello dei nipotini con 3.
Questi tipici dolci pasquali assumono nomi diversi in Sicilia a seconda della località in cui sono preparati:“campanaru” o “cannatuni” a Trapani, “pupu ccù l’ovu” a Palermo, “cannileri” nel nisseno, “panaredda” ad Agrigento e a Siracusa, “cuddura ccù l’ovu” e “ciciliu” a Catania, “palummedda” nella parte sud occidentale dell’isola.