30 Mag 2014
Redazione SME
Si concluderà domani, sabato 31 maggio il di maggio dedicato dalla tradizione popolare alla devozione mariana.
Il 31 Maggio la Chiesa celebra la festa della Visitazione della Vergine Maria a Santa Elisabetta. E’ la festa “della premura e della sollecitudine di Maria”, la festa della Madonna della Grazia, che all’umanità bisognosa reca l’unico dono che salva: Gesù!
Tale ricorrenza, quest’anno coincide con la Vigilia della Solennità dell’Ascensione del Signore al cielo. Quaranta giorni dopo la sua Risurrezione, Gesù entra in una comunione definitive e piena col Padre, sottraendosi alla presenza fisica dei suoi discepoli. In tal modo, però, Egli si rende vicino ad ogni uomo di ogni tempo. L’Ascensione del Signore, infatti, inaugura il tempo della Chiesa, il tempo in cui Cristo si lascia incontrare nella comunità dei credenti.
Nella Basilica Santuario della Madonna dell’Elemosina di Biancavilla celebreremo in forma solenne questo momento di fede secondo il seguente
PROGRAMMA
ore 8,30 S. Messa mattutina;
ore 17,30 Ritrovo in piazza Roma dei bambini e dei ragazzi del Catechismo per la festa di conclusione dell’anno catechistico della Parrocchia Matrice. Animazione e giochi “a stand”;
ore 19,00 S. Rosario;
ore 19,30 S. Messa celebrata dal Prevosto, don Pino Salerno, e animata dall’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” in collaborazione con i Bambini del Catechismo.
A seguire, processione della Venerata Icona di Maria SS. dell’Elemosina, Titolare della Basilica Santuario, lungo le piazza Roma e Collegiata. Al rientro, atto di affidamento dei bambini alla Madonna dell’Elemosina e benedizione.
Al termine, sorteggio di un’elegante scultura in gesso della Madonna, decorata artigianalmente con smalti e foglia d’oro (vedi foto).
Mater Divinae Gratiae, ora pro nobis!
23 Mag 2014
Il 24 maggio la “Famiglia Salesiana”, distribuita nei cinque continenti della terra, celebra la Beata Vergine Maria, invocata con l’appellativo di “Ausiliatrice”. Pubblichiamo il frutto di una nostra ricerca sull’origine del titolo e sulla storia di devozione alla Madonna, “Auxilium Christianorum”.
A Biancavilla questa speciale devozione è propagata in modo particolare dalle Suore FMA presenti in città da oltre un secolo.
S. Messa in Basilica Santuario alle ore 19,30; a seguire, processione con il simulacro della Vergine. Il nuovo itinerario processionale prevede una sosta all’Ospedale cittadino.
Redazione SME
Storia del titolo
“Auxilium Christianorum” o ‘Aiuto dei Cristiani’, è uno dei titoli più belli con i quali viene da secoli invocata la Vergine Maria.
La presenza mediatrice e soccorritrice della Madonna per chi la invoca nasce proprio da quell’incarico che il Signore Gesù Le ha conferito dal trono della Croce: “Ecce filius tuus“. A Lei, pertanto, siamo stati affidati come figli e a noi è stata indicata come Madre.
Tra i tanti momenti in cui nella storia della Chiesa si è potuto sperimentare l’”auxilium” soprannaturale di Maria Santisima è di fondamentale importanza l’aiuto sperimentato nella grande battaglia navale di Lepanto (1571), in cui l’occidente cristiano, minacciato da secoli dai turchi, affrontò e vinse la flotta musulmana. In tale occasione, il grande Papa mariano e domenicano San Pio V (1566-1572) chiese a tutto l’orbe cattolico di pregare la Madonna con il Santo Rosario.
Per suggellare questa gloriosa vittoria, San Pio V istituì la festa del Santo Rosario (il 10 ottobre) in onore della “Regina delle Vittorie”. Un’ulteriore vittoria venne riportata a Vienna nel 1683.
Il grido di gioia del popolo cristiano si perpetuò in questa invocazione; il senato veneziano fece scrivere sotto il grande quadro commemorativo della battaglia di Lepanto, nel palazzo ducale: “né potenza, né armi, né condottieri ci hanno condotto alla vittoria, ma Maria del Rosario” e così a fianco agli antichi titoli di ‘Consolatrix afflictorum’ (Consolatrice degli afflitti) e ‘Refugium peccatorum’ (Rifugio dei peccatori), si aggiunse per il Popolo e per la Chiesa l’invocazione ‘Auxilium Christianorum’ (Aiuto dei cristiani).
In tempi più recenti, all’aiuto della Madonna si attribuì anche la liberazione del Papa dalla quinquennale prigionia napoleonica. Così, Papa Pio VII il 24 maggio 1815, in ringraziamento alla Vergine Maria per la sua liberazione, istituì la festa di Maria Ausiliatrice.
I Santi propagatori della devozione
Nel corso dell’ottocento due grandi figure della santità cattolica, per strade diverse, ravvivarono la devozione per la Madonna del Rosario o delle Vittorie: il Beato Bartolo Longo a Pompei e San Giovanni Bosco a Torino.
San Giovanni Bosco (1815 – 1888), in particolare, fu il più grande devoto e propagatore del culto a Maria Ausiliatrice. Sin dall’inizio pose la sua opera di sacerdote e fondatore sotto la protezione e l’aiuto di Maria Ausiliatrice, a cui si rivolgeva per ogni necessità, specie quando le cose andavano per le lunghe o s’ingarbugliavano; rivolgendosi a Lei diceva: “E allora incominciamo a fare qualcosa?”.
Don Bosco volle a Torino la costruzione della chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice, solennemente consacrata il 9 giugno 1868. In preparazione a quell’evento don Bosco pubblicò come fascicolo del mese di maggio delle Letture cattoliche un libretto dal titolo: Maraviglie della Madre di Dio invocata sotto il titolo di Maria Ausiliatrice.
Don Bosco asseriva: «Il bisogno oggi universalmente sentito di invocare Maria non è particolare, ma generale; non sono più tiepidi da infervorare, peccatori da convertire, innocenti da conservare […]. Ma è la stessa Chiesa Cattolica che è assalita. È assalita nelle sue funzioni, nelle sacre sue istituzioni, nel suo capo, nella sua dottrina, nella sua disciplina; è assalita come Chiesa Cattolica, come centro della verità, come maestra di tutti i fedeli». Appunto per questo, aggiungeva don Bosco, «per meritarsi una speciale protezione del Cielo […] si ricorre a Maria, come madre comune, come speciale ausiliatrice dei re e dei popoli, come cattolici di tutto il mondo». In quei medesimi anni don Bosco aveva moltiplicato i fascicoli delle Letture cattoliche che ragguagliavano sulle grazie straordinarie ottenute invocando Maria aiuto dei cristiani; aveva introdotto nei suoi oratori e collegi la nuova effigie e il nuovo culto; aveva fondato nel 1869 l’Associazione dei devoti di Maria Ausiliatrice; aveva indotto a denominare la pratica pia del mese di maggio come mese di Maria Ausiliatrice. A Mornese, in diocesi di Acqui, Maria Domenica Mazzarello e altre giovani, già associate nell’Unione di Maria Immacolata, aderiscono a don Bosco e danno origine alla congregazione femminile delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Il Concilio Vaticano II sulla devozione a Maria
Questa lunga scia di devozione e di storia intrecciata con la materna e premurosa azione della Vergine Maria a favore della Chiesa, è stata ulteriormente riconosciuta e ribadita nel Concilio Vaticano II: «la Vergine Maria con la sua materna carità si prende cura dei fratelli del Figlio suo ancora peregrinanti e posti in mezzo a pericoli e affanni, fino a che siano condotti nella patria beata. Per questo la Vergine è invocata nella Chiesa con i titoli di Avvocata, Ausiliatrice, Soccorritrice, Mediatrice» (Lumen Gentium, n. 62).
Parole di don Bosco sull’Ausiliatrice
Chi confida in Maria non sarà mai deluso. In Maria ho riposto tutta la mia fiducia. La Madonna non lascia mai le cose a metà. Io vi raccomando di invocare sempre il nome di Maria, specialmente con questa giaculatoria: Maria Ausiliatrice dei Cristiani, prega per noi. É una preghiera non tanto lunga, ma che si esperimentò molto efficace. La nostra confidenza é nell’aiuto di Maria Ausiliatrice. Il Signore e la sua divina Madre non permetteranno che si ripeta invano: Maria aiuto dei Cristiani, prega per noi! Quando vogliate ottenere qualche grazia prendete come abitudine di recitare questa giaculatoria: Maria Auxilium Cristianorum, ora pro nobis… Moltissimi invocandola con questa giaculatoria, ottennero grazie speciali. Maria Ausiliatrice è la taumaturga, è l’operatrice delle grazie e dei miracoli per l’alto potere che ha ricevuto dal Suo Divin Figlio.
PREGHIERA A MARIA
composta da San Giovanni Bosco
O Maria, Vergine potente,
Tu grande illustre presidio della Chiesa;
Tu aiuto meraviglioso dei Cristiani;
Tu terribile come esercito schierato a battaglia;
Tu sola hai distrutto ogni eresia in tutto il mondo;
Tu nelle angustie, nelle lotte, nelle strettezze
difendici dal nemico e nell’ora della morte
accogli l’anima nostra in Paradiso!
Amen “
20 Mag 2014
“Peregrinatio Mariae” nel territorio della Parrochia Matrice a Biancavila. La Vergine dell’Elemosina, Madre di Misericordia, attesa dalle famiglie. Per tre giorni l’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” si unirà al “Centro d’ascolto” della zona Ospedale-S. Gaetano-Grassura per l’animazione missionaria mariana.
Redazione SME
In un’omelia quotidiana dello corso mese di aprile il Papa ha concluso il suo pensiero richiamando una particolare immagine della Vergine Maria, molto popolare nel passato.
Nella nostra epoca caratterizzata da “tante turbolenze spirituali”, il Papa ha invitato a riflettere su un’icona medievale della Vergine. La Madonna che “copre con il suo manto il popolo di Dio”. Anche la prima antifona latina della Vergine Maria è Sub tuum presidium. “Noi preghiamo la Madonna che ci protegga – ha affermato – e nei tempi di turbolenza spirituale il posto più sicuro è sotto il manto della Madonna”. “È, infatti, la mamma che cura la Chiesa. E in questo tempo di martiri, lei un po’ la protagonista della protezione: è la mamma”.
Il Papa ha quindi invitato ad avere fiducia in Maria, a rivolgerle la preghiera, che inizia con “Sotto la tua protezione”, e a ricordare quell’antica icona dove “con il suo manto copre il suo popolo: è la mamma”. È la cosa più utile in questo tempo di “odio, in tempo di persecuzione, in tempo di turbolenza spirituale”, perché – ha concluso – “il posto più sicuro è sotto il manto della Madonna”.
Non è un caso che Papa Francesco richiami quest’immagine, che – in italiano – si chiama “Madonna della Misericordia”, e proprio la misericordia è uno dei temi su cui il Papa continua a tornare.
Quest’iconografia della Vergine la rappresenta veramente come “madre della Chiesa”, che tiene “sotto la sua protezione” ognuna delle membra del Corpo mistico del suo Figlio Gesù.
Schema delle giornate:
ore 10,00 Lodi mattutine e canti in onore della Vergine, ore 12,00 Ora Media e Regina Coeli, ore 16,00-18,00 “Visite” alla Madonna e preghiera personale, ore 18,00 S. Rosario con messaggio spirituale (Catechesi), ore 19,00 Celebrazione dei Vespri, ore 19,30 Festosa traslazione dell’Icona di Maria SS. dell’Elemosina da una famiglia all’altra con processione “aux flambeaux”. Preghiera di affidamento della famiglia e congedo.
12 Mag 2014
Vissuto ieri a Caltagirone e Militello in Val di Catania il Pellegrinaggio dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” 2014.
Redazione SME
Devozione, cultura e fraternità. Questi sono stati i tre elementi che hanno caratterizzato la giornata di pellegrinaggio associativo vissuta ieri, domenica 11 maggio a Caltagirone e Militello in Val di Catania. I fedeli associati hanno lasciato Biancavilla alle ore 7,30 e si sono messi in viaggio con la celebrazione liturgica delle Lodi mattutine. Arrivati nella “città della ceramica” si sono subito recati all’antico Santuario della Madonna del Ponte dove il 15 agosto 1572, alla fonte del rione “Ponte”, una bambina sordomuta, attingendo acqua, vide riflessa la Vergine con in braccio il Bambino Gesù. Accolti dai volontari del Santuario, sono stati da questi introdotti alla conoscenza della singolare storia del luogo mariano, dove ancora oggi si può attingere acqua alla fonte del “pozzo miracoloso”. Alle ore 10, i Pellegrini SME, si sono trasferiti nell’adiacente “Santuario nuovo” e hanno pregato davanti all’immagine della Madonna, partecipato alla S. Messa con inclusa animazione liturgica. Al termine, riprendendo il cammino, sono stati condotti presso la Basilica dedicata a S. Giuliano, Cattedrale della diocesi calatina dal 1816; visitata questa, si sono spostati presso la storica scalinata monumentale che conduce all’Ex Matrice intitolata alla Madonna del Monte dove si venera da secoli una tavola della “Vergine di Conadomini”, patrona della città assieme all’apostolo S. Giacomo. Dopo aver fatto omaggio alla Madonna ivi custodita, i pellegrini si sono portati giù a valle, presso la chiesa del SS. Salvatore, già monastero benedettino; luogo sacro che custodisce le spoglie mortali del Servo di Dio Don Luigi Sturzo. Le Suore oblate del Sacro Cuore, che officiano la chiesa dove il sacerdote fondatore del Partito Popolare ha celebrato la sua prima S. Messa, hanno illustrato la storia del prestigioso edificio di culto dove – tra l’altro- si può ammirare un dipinto raffigurante S. Placido, salvato dalle acque. Fatta ora di pranzo, i fedeli pellegrini si sono spostati a Sud della città ed esattamente all’Istituto salesiano delle F.M.A. Lì sono stati affettuosamente accolti dalla direttrice, Sr. Maria Furnò e da alcune suore già vissute presso la comunità di Biancavilla: Sr. Carmela Rosa, Sr. Rosetta Sipala e Sr. Sarina. Durante il pranzo, vissuti momenti di allegria e di sana giovialità. In Cappella, vissuto inoltre un momento di preghiera guidato dalla Suora Direttrice ed al termine di ciò, donata dal Presidente dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” una riproduzione dell’Icona mariana, patrona di Biancavilla. Lasciato l’istituto, il tour ha fatto tappa presso lo storico Convento dei frati minori di S. Maria di Gesù. Lì ammirato e venerato il simulacro di alabastrino raffigurante la Madonna della Catena, opera del Gagini, collocato nel 1538. Il P. Guardiano, frà Salvatore Soldatini, accogliendo i pellegrini ha parlato delle origini e delle vicende storiche del Convento francescano. Visitato anche il Chiostro e la Sacrestia dove visibilmente riposano, mummificati, alcuni resti umani. Ripreso il pullman si è partiti alla volta di Militello V. C. Arrivanti nel centro storico, dichiarato dall’UNESCO patrimonio dell’Umanità, il gruppo è stato raggiunto da Sebastiano Lisi, competente guida turistica messa a disposizione dal Co-parroco della cittadina, don Fabio Randello. Con la guida sono state visitate: la Chiesa di S. Benedetto, già sede abbaziale cassinese, la Chiesa madre del SS. Salvatore con l’annesso museo parrocchiale ricco di opere archeologiche e di pezzi di oreficeria, argenteria e tessuti sacri dei secc. XVI, XVII e XVIII. Notevoli le opere in statuaria e le tele del pittore Filippo Paladini. Visitate inoltre la chiesa-oratorio della Confraternita della Catena e il vicino Santuario della veneratissima Madonna della Stella con l’annesso tesoro del Santuario che raccoglie argenteria sacra, ex voto alla Madonna e paramenti sacri del 6 e ‘700. Ammirato inoltre il polittico della Natività opera quattrocentesca di Andrea Della Robbia. Il pellegrinaggio si è aperto con l’”acqua miracolosa” di Caltagirone e concluso a Militello presso la fonte della “Ninfa Zizza”, dove un tempo i militellesi andavano ad attingere acqua. Da lì il pullman ha ripreso il cammino per il rientro a Biancavilla, dove i pellegrini sono giunti intorno alle 21,30 ritemprati nel corpo e nello spirito per aver trascorso un’intensa giornata di devozione mariana, di arricchimento culturale e di crescita nell’amicizia e nella fraternità. Sulla via del ritorno, la recita del Santo Rosario e i canti mariani hanno fatto ancora una volta elevare gli animi alla Madre Celeste che ha partecipato in modo eccelso e più di ogni altra creatura ai Misteri della Redenzione del Cristo suo Figlio e nostro Signore.
10 Mag 2014
l’omaggio dei Piccoli alla più tenera della madri…
“Festa della mamma 2014”
Auguri a tutte la mamme!
…Madre di misericordia, prega per noi!
4 Mag 2014
Ieri sera a Biancavilla vissuto l’evento “La giovinezza della santità”
Redazione SME
Aggregazioni ecclesiali e giovani del XIII Vicariato uniti nel nome del Signore nella coraggiosa testimonianza dei santi papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Adorazione eucaristica e Sacramento della Penitenza nelle chiese. Evangelizzazione nelle piazze e strade del centro storico cittadino. Venerata la Reliquia dei capelli di S. Giovanni Paolo che nell’occasione è giunta da Catania, dove si conserva nella chiesa di S. Gaetano alla Marina.
Proponiamo alcuni stralci tratti da messaggi dei santi papi che sono risuonate nella veglia in Basilica Santuario e presso la chiesa dell’Annunziata.
“Io rinnovo il mio proponimento di volermi fare santo davvero, e protesto un’altra volta innanzi a te, o Cuore dolcissimo del mio maestro Gesù, di volerti amare come tu lo desideri, di volermi investire nel tuo spirito. Intanto, quattro sono le risoluzioni che propongo di praticare, “hic et nunc et semper” per fare qualche passo innanzi.
Anzitutto, spirito di unione con Gesù, raccoglimento nel suo Cuore dal primo svegliarsi al mattino al chiudere gli occhi la sera e, se fosse possibile, anche nel sonno notturno.
“Ego dormio sed cor meum vigilat”. Tutti i miei sforzi, poi, li devo condensare nella recita del rosario. Secondariamente non dimenticarsi mai dell’ “age quod agis”, essere sempre in tutte le mie azioni presente”.
San Giovanni XXIII
“Cari amici, vedo in voi le “sentinelle del mattino” in quest’alba del terzo millennio. Nel corso del secolo che muore, giovani come voi venivano convocati in adunate oceaniche per imparare ad odiare, venivano mandati a combattere gli uni contro gli altri. I diversi messianismi secolarizzati, che hanno tentato di sostituire la speranza cristiana, si sono poi rivelati veri e propri inferni. Oggi siete qui convenuti per affermare che nel nuovo secolo voi non vi presterete ad essere strumenti di violenza e distruzione; difenderete la pace, pagando anche di persona se necessario. Voi non vi rassegnerete ad un mondo in cui altri esseri umani muoiono di fame, restano analfabeti, mancano di lavoro. Voi difenderete la vita in ogni momento del suo sviluppo terreno, vi sforzerete con ogni vostra energia di rendere questa terra sempre più abitabile per tutti. “Non abbiate paura del futuro”.
San Giovanni Paolo II