Pina Biondi vive al cospetto di Dio

“Forte come la morte è l’amore”  (Ct 8,6)

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Oggi sabato 5 luglio è tornata alla Casa del Padre

la Sig.ra  PINA BIONDI (di anni 91)

 Membro dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” sin dalla sua fondazione (giugno 2002).

Il Presidente, il Consiglio Direttivo, i Fedeli associati ricordano con affetto la sua caparbietà e generosità unite ad una forte e genuina devozione alla Madonna dell’Elemosina, ed elevano al Signore dei Viventi preghiere di suffragio per la sua anima.

La nostra sorella–siamo certi nella speranza–contempla il volto di Dio, accolto dalla Vergine Santissima che in terra ha venerato fedelmente e pubblicamente onorato come Madre Misericordiosa. La luce della fede che ha illuminato i suoi passi su questa terra, la guidi e la accompagni nella Gloria del cielo, ricevendo il premio preparato per i giusti.

La S. Messa e il Rito esequiale avranno luogo in Basilica Santuario, domenica 6 luglio p.v. alle ore 9, 45.

L’Associazione Mariana la ricorderà nella preghiera, assieme a tutti i fedeli associati defunti, sabato 30 agosto p.v., vigilia della solennità estiva di Maria SS. dell’Elemosina e XII Giornata Associativa.

Requiem aeternam dona ei Domine, et Lux perpetua luceat ei. Requiescat in pace.

 

“Un solo pane… un solo corpo”

Celebrata comunitariamente ieri sera a Biancavilla la solennità del SS. Corpo e Sangue di Cristo. Presente l’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” per  testimoniare-insieme ad altre aggregazioni ecclesiali -la propria fede e devozione alla Santissima Eucaristia, fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa.

Redazione SME

Con La celebrazione comunitaria della liturgia della solennità del Corpus Domini, ieri sera, la Comunità ecclesiale di Biancavilla si è riunita per “esaltare” ed “onorare” il Sacramento dell’“Amore supremo” che il Signore ha lasciato al suo Popolo come segno della sua presenza divina, della sua realtà corporale, del suo sacrificio sulla croce e della vita eterna di cui ha reso partecipi i suoi figli.
IMG-20140623-WA0002“Il Signore Gesù ne parla in termini di corpo e di cibo. La realtà del dono del Padre all’umanità si esprime, dall’inizio alla fine, sotto forma di corpo”. Con queste espressioni, il prevosto, don Pino Salerno, che quest’anno è toccato a lui presiedere la S. Messa vespertina, ha offerto ai numerosi fedeli presenti la sua meditazione spirituale. “Si tratta – ha continuato – della realtà carnale del corpo fatto di carne e sangue, che soffre e muore sulla croce per la remissione dei peccati…”
Dopo la S. Messa, alla quale hanno preso parte il Clero cittadino e le varie aggregazioni ecclesiali della città, si è snodata la processione eucaristica per un breve tratto di percorso del centro storico. Il solenne corteo è stato animato con preghiere e canti tradizionali inneggianti all’Augusto Sacramento dell’Altare. Le riflessioni curate lungo il tragitto, hanno esaltato il “Mistero eucaristico” del “Pane di vita”. “Io sono il pane”, dice Gesù. È Lui che costituisce il solo nutrimento che possa dare la vita divina. “Chi non mangia di questo pane non avrà la vita in lui” (Gv 6,53) “Io sono il pane vivo, disceso dal cielo”, dice il Signore; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno”. Con questa consapevolezza, i fedeli, rinvigoriti dal pane di vita potranno vivere nella Signorìa di Dio e rendergli gloria nell’amore solidale reso ai fratelli, specie in quanti sono nel bisogno. La processione si è conclusa in Basilica Santuario (da dove era partita) con il canto del “Tantum Ergo Sacramentum” e la benedizione eucaristica.

In ginocchio davanti al Sacramento dell’Amore

Domenica 22 p.v., la Chiesa Cattolica celebra la liturgia della solennità del SS. Corpo e Sangue di Cristo.

Redazione SME

Domani, giovedì, la Comunità diocesana di Roma, secondo l’antico Calendario romano liturgico, si ritroverà con il Santo Padre Francesco presso la piazza dell’Arcibasilica Lateranense per la S. Messa e la processione (guidata dal Cardinale-Vicario Agostino Vallini) che per via Merulana raggiungerà la piazza antistante la Basilica Papale di S. Maria Maggiore dove alla presenza dell’Icona della Vergine “Salus Populi Romani”, il Pontefice impartirà la Benedizione eucaristica ai fedeli presenti.

photo2010-06-12202120222025La Comunità ecclesiale di Biancavilla, invece, in occasione della solennità del Corpus Domini, come di consueto, prenderà parte coralmente alla S. Messa e alla seguente processione eucaristica. L’appuntamento è fissato domenica 22, alle ore 19,00 in Basilica-Chiesa madre, quando il prevosto, don Pino Salerno presiederà l’Eucaristia che sarà concelebrata dal Presbiterio cittadino. Tra le aggregazioni ecclesiali presenti, interverrà per onorare l’Augusto Sacramento dell’altare e come da impegno statutario anche l’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”, che collaborerà all’animazione del corteo processionale che dalla Basilica Santuario percorrerà via V. Emanuele, via Umberto, p.zza Annunziata, via Scutari e via V. Emanuele per poi fare ingresso in Basilica per la benedizione conclusiva.

931561 Processione per la celebrazione del Corpus DominiProponiamo di seguito una flessione di S. S. Benedetto XVI (Corpus Domini, Roma 2012).
“Mi piace sottolineare l’esperienza che vivremo anche stasera insieme. Nel momento dell’adorazione, noi siamo tutti sullo stesso piano, in ginocchio davanti al Sacramento dell’Amore. Il sacerdozio comune e quello ministeriale si trovano accomunati nel culto eucaristico. E’ un’esperienza molto bella e significativa, che abbiamo vissuto diverse volte… E’ evidente a tutti che questi momenti di veglia eucaristica preparano la celebrazione della Santa Messa, preparano i cuori all’incontro, così che questo risulta anche più fruttuoso. Stare tutti in silenzio prolungato davanti al Signore presente nel suo Sacramento, è una delle esperienze più autentiche del nostro essere Chiesa, che si accompagna in modo complementare con quella di celebrare l’Eucaristia, ascoltando la Parola di Dio, cantando, accostandosi insieme alla mensa del Pane di vita”.

Con Maria in attesa dello Spirito

domani, 7 giugno, Vigilia di Pentecoste e Primo sabato di mese

A tutti i “Soci SME”

39-Maria-Pentecoste            Fratelli e amici carissimi,
Sabato prossimo, 7 giugno, con i “Primi Vespri”, tutta la Chiesa Cattolica “entra” nella liturgia della solennità di Pentecoste. Il Signore Gesù non abbandona il suo Popolo e manda lo Spirito “Paraclito”, il “Consolatore perfetto”, l’“Ospite dolce dell’anima”. Essendo anche primo sabato di mese, in cui ricordiamo in modo speciale, mensilmente, la Beata Vergine Maria dell’Elemosina, noi Sodàli dell’Aggregazione a Lei dedicata, siamo invitati, come già a suo tempo programmato, a celebrare i “Doni dello Spirito” nella Veglia di preghiera che avrà luogo in Basilica Santuario per tutta la Comunità parrocchiale, alle ore 20,30, cioè al termine della S. Messa Vespertina. Vi esorto, quindi, carissimi, a fermarvi dopo la celebrazione eucaristica, per attendere con Maria, Regina degli Apostoli la reviviscenza dei sette santi Doni.

         Nell’attesa di incontraci, porgo fraterni saluti in Gesù e Maria.

Giuseppe Santangelo
Presidente

Cor Jesu sacratissimum

La devozione al Sacro Cuore di Gesù nella Chiesa Universale nel mese di giugno

Dal libretto “Il Sacro Cuore, mese al Sacro Cuore di Gesù” del biancavillese don Giuseppe Tomaselli, salesiano.

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Basilica “S. Maria dell’Elemosina” – Biancavilla. Foto: V. Benina, 3 giugno 2014.

L’origine della devozione e pia pratica nella Chiesa  Il Cuore di Gesù cominciò a palpitare d’amore per noi sin dal primo istante della sua Incarnazione. Ardeva d’amore durante la vita terrena ed a San Giovanni Evangelista, l’Apostolo prediletto, fu concesso di sentirne i palpiti nell’ultima Cena, quando posò il capo sul petto del Redentore. Salito al Cielo, il Cuore di Gesù non cessò di palpitare per noi restando vivo e vero nello stato eucaristico nei Tabernacoli. Nella pienezza dei tempi, quando gli uomini giacevano nell’indifferenza, affinché si risvegliasse il fervore, Gesù volle mostrare al mondo le meraviglie del suo Cuore lasciando vedere il petto squarciato e le fiamme che lo circondavano. A ricevere le confidenze di Gesù fu scelta una povera Suora, Margherita Alacoque, umile e pia, dimorante nel monastero di Paray – Le Monial, in Francia. Dopo il Natale del 1673, nella festa di S. Giovanni Evangelista, Margherita era nel coro del chiostro, da sola, assorta in preghiera davanti al Tabernacolo. Gesù Sacramentato, nascosto sotto i Veli Eucaristici, le si fece vedere in modo sensibile. Margherita contemplò a lungo la Sacrosanta Umanità di Gesù, meravigliandosi, nella sua umiltà, di essere ammessa a tale visione. Il volto di Gesù si era atteggiato a mestizia. La fortunata Suora, in estasi di amore, si abbandonò allo Spirito Divino, aprendo il suo cuore al celeste amore. Gesù la invitò a riposare a lungo sul suo Sacro Petto e le svelò così le meraviglie del suo amore e gl’imperscrutabili segreti del suo Divin Cuore, che sino a quel tempo erano stati nascosti. Gesù le disse. Il mio Cuore Divino è così infiammato di amore per gli uomini, e per te in particolare, che incapace di contenere più a lungo le fiamme della sua ardente carità, deve diffondere largamente con ogni mezzo e manifestarsi agli uomini per arricchirli dei preziosi tesori, che sono rivelati a te. Ho scelto te, abisso d’indegnità e d’ignoranza, per compiere questo mio grande progetto, affinché tutto sia fatto soltanto da me. Ed ora … dammi il tuo cuore!

10342914_10201956621463816_4748482278337853864_n– Oh, ti prego, prendilo, Gesù mio! – Con un tocco della sua mano divina, Gesù estrasse dal petto di Margherita il cuore e lo mise entro il suo Costato.

Dice la Suora: Guardai e vidi il mio cuore dentro il Cuore di Gesù; sembrava un piccolissimo atomo che bruciava in una fornace ardente. Quando il Signore me lo ridiede, vidi una fiamma ardente a forma di cuore. Mentre me lo rimetteva in petto, mi disse: Guarda, diletta mia! Questo è un segno prezioso del mio amore! –

Per Margherita Alacoque: cominciò l’agonia, cioè una vera e propria angoscia fisica. Il cuore che era stato dentro a quello di Gesù Cristo, d’allora in poi divenne una fiamma, che bruciava dentro il suo petto e tale dolore le rimase sino alla fine della vita.

Fu questa la prima rivelazione del Sacro Cuore (Vita di S. Margherita).

10336669_686616178079016_8755784672606547493_nL’attualità della devozione
La devozione al S. Cuore di Gesù è sempre attuale. Essa è fondata sull’amore ed è espressione di amore. «Il santissimo Cuore di Gesù è fornace ardente di carità, simbolo e immagine espressa di quell’eterno amore con il quale «Dio ha tanto amato il mondo da dargli il suo figlio unigenito» (Gv. 3,16)
Il venerabile Sommo Pontefice, Paolo VI, in varie occasioni e in diversi documenti ci richiama a ritornare ed attingere sovente a questa divina fonte del Cuore di Cristo. «Il Cuore di Nostro Signore è la pienezza di ogni grazia e di ogni sapienza, dove possiamo noi diventare buoni e cristiani, e donde noi possiamo trarre qualcosa per dispensare agli altri. Nel culto del Sacro Cuore di Gesù troverete la consolazione se avete bisogno di conforto, troverete i buoni pensieri se avete bisogno di questa luce interiore, troverete l’energia per essere coerenti e fedeli quando foste tentati o di rispetto umano o di paura o di incostanza. Troverete soprattutto la gioia di essere cristiani, quando c’è il cuore nostro che tocca il Cuore di Cristo». «Desideriamo soprattutto che il culto al Sacro Cuore si realizzi nella Eucarestia che è il dono più prezioso. Di fatto, nel sacrificio dell’Eucarestia il nostro stesso Salvatore si immola e viene assunto, «sempre vivo per intercedere per noi» (Eb 7,25): il suo cuore è aperto dalla lancia del soldato, il suo sangue prezioso misto ad acqua si effonde sul genere umano. In questo sublime vertice e centro di tutti i sacramenti, si gusta la dolcezza spirituale alla sua stessa fonte, si celebra la memoria di quell’immenso amore che nella passione di Cristo ha dimostrato. Perciò è necessario – usando le parole di s. Giovanni Damasceno – che «ci avviciniamo a lui con ardente desiderio, perché il fuoco del nostro amore attinto a questo carbone acceso, bruci i nostri peccati e illumini il cuore».
Ci sembrano queste delle ragioni molto opportune perché il culto del Sacro Cuore che – lo diciamo addolorati – si è affievolito in alcuni, rifiorisca sempre più, e sia da tutti stima¬to come una egregia forma di pietà necessaria che ai nostri tempi e richiesta dal Concilio Vaticano li, perché Gesù Cristo, primogenito dei risorti, realizzi il suo primato su tutto e su tutti» (Col 1,18).
(Lettera apostolica «Investigabiles divitias Christi»).

“Maria non si fa aspettare: è la Vergine della prontezza”

S. Messa e breve processione mariana ieri sera in Santaurio, a Biancavilla. Conclusio il “mese mariano” con la partecipazione dell’Associazione “S.M.E.” e dei bambini del cammino di iniziazione cristiana.

Redazione SME

Si è concluso ieri il mese mariano. Come tradizione, si è svolta in serata, in Basilica Collegiata Santuario, la Celebrazione eucaristica presieduta dal Prev. Agrippino Salerno e la consueta processione con la venerata Icona di Maria SS. dell’Elemosina per le piazze Roma e Collegiata. Devoti e oranti, i fedeli, si sono uniti alla celebrazione Foto%2031-05-14%2020%2029%2001[1]liturgica con l’atto d’affidamento dei ragazzi alla Madre di Dio e ai successivi momenti devozionali culminati con la breve processione della Sacra Effigie recata a spalla sulla portantina. Alla fine della manifestazione religiosa, effettuato il sorteggio di un inedito bassorilievo in gesso  riproducente la Madonna dell’Elemosina e alcune stampe fotografiche del medesimo soggetto sacro; ricavato verrà devoluto per le necessità della Caritas parrocchiale della Matrice e per il culto eucaristico della Chiesa di S. Gaetano.
In San Pietro in Vaticano, invece, la devozione alla Vergine in questo particolate mese dell’anno ha avuto il suo culmine con la recita del Rosario alla Grotta della Madonna di 10402909_663556773698832_5721759265635249805_nLourdes, che riproduce quella di Massabielle (Francia). Qui il Santo Padre Francesco ha concluso il rito con una breve meditazione sul Vangelo della Festa della Visitazione che riproponiamo per la sua valenza spirituale: “Maria “è andata in fretta” dalla cugina Elisabetta, “non ha perso tempo, subito è andata a servire. E’ la Vergine della prontezza”. Lei, ha proseguito il Papa, “subito è pronta a darci aiuto quando noi la preghiamo, quando noi chiediamo il suo aiuto e la sua protezione”. Perciò “in tanti momenti della vita” di sconforto e difficoltà dobbiamo rivolgerci a Maria e “ricordare che Lei non si fa aspettare: è la Madonna della prontezza, subito va a servire”.
10352928_663558727031970_6633986541583401131_nIl Cardinale-Arciprete della Basilica Papale Vaticana, Angelo Comastri, ha poi guidato la preghiera alla Vergine, che riproponiamo qui di seguito come riportata dalla Radio Vaticana: “Vergine e Madre Maria, tu che, mossa dallo Spirito, hai accolto il Verbo della vita nella profondità della tua umile fede, totalmente donata all’Eterno, aiutaci a dire il nostro “sì” nell’urgenza, più imperiosa che mai, di far risuonare la Buona Notizia di Gesù. Ottienici ora un nuovo ardore di risorti per portare a tutti il Vangelo della vita che vince la morte. Dacci la santa audacia di cercare nuove strade perché giunga a tutti il dono della bellezza che non si spegne. Stella della nuova evangelizzazione, aiutaci a risplendere nella testimonianza della comunione, del servizio, della fede ardente e generosa, della giustizia e dell’amore verso i poveri, perché la gioia del Vangelo giunga sino ai confini della terra e nessuna periferia sia priva della sua luce. Madre del Vangelo vivente, sorgente di gioia per i piccoli, prega per noi. Amen. Alleluia”.

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