26 Gen 2015
Un gruppetto di fedeli argentini, di cui una persona originaria di Biancavilla, ha visitato ieri, domenica 25 gennaio, la Basilica Santuario della Madonna dell’Elemosina e venerato la Sacra Icona mariana ivi custodita. Una di loro (Franca, residente a Buenos Aires – Argentina) ha voluto lasciare un messaggio di gratitudine e supplica (nel registro delle preghiere posto ai piedi dell’altare della Madre di Dio) per ringraziare la Vergine SS.ma ed implorare salute e pace per la sua vita.
17 Gen 2015
Un lettore del Sito (Salvo Motta da Belpasso) scrive alla Redazione SME trasmettendo un singolare articolo tratto da un noto periodico italiano di qualche settimana fa in cui spicca una foto riguardante una celebrazione nella Basilica Collegiata di Biancavilla.
Lo scrivente del testo, inserito in una specifica rubrica chiede lumi all’esperto circa il ruolo del commentatore che a suo giudizio avvilisce e impedisce l’ascolto dei canti nelle SS. Messe trasmesse in TV; quest’articolo è correlato da un’immagine (tratta dall’Archivio SME) riferita ad una celebrazione liturgica svoltasi in occasione del Novenario in preparazione alla festa estiva della Madonna dell’Elemosina il 26 agosto 2011. Il presente, si sottopone per una più ampia conoscenza dei lettori.
6 Gen 2015
Il “messaggio” del Santo Padre Francesco proposto con le immagini (G. Stissi-G. Sant’Elena), relative alla Celebrazione dell’Epifania del Signore presso la Basilica Collegiata Santuario “S. Maria dell’Elemosina” in Biancavilla – 6 Gennaio 2015.
I Magi, «guidati dallo Spirito, arrivano a riconoscere che i criteri di Dio sono molto diversi da quelli degli uomini, che Dio non si manifesta nella potenza di questo mondo, ma si rivolge a noi nell’umiltà del suo amore. I Magi sono così modelli di conversione alla vera fede perché hanno creduto più nella bontà di Dio che non nell’apparente splendore del potere».
A sottolinearlo è S. S. il Papa Francesco nell’omelia durante la messa per l’Epifania celebrata in S. Pietro. «E allora ci possiamo chiedere: qual è il mistero in cui Dio si nasconde? Dove posso incontrarlo? Vediamo attorno a noi guerre, sfruttamento di bambini, torture, traffici di armi, tratta di persone. In tutte queste realtà, in tutti questi fratelli e sorelle più piccoli che soffrono per tali situazioni, c’è Gesù (cfr Mt 25, 40.45). Il presepe – osserva il Papa – ci prospetta una strada diversa da quella vagheggiata dalla mentalità mondana: è la strada dell’abbassamento di Dio, la sua gloria nascosta nella mangiatoia di Betlemme, nella croce sul calvario, nel fratello e nella sorella che soffre».
«Nel loro cammino i Magi incontrano tante difficoltà – ricorda Francesco – Quando arrivano a Gerusalemme loro vanno al palazzo del re, perché considerano ovvio che il nuovo re sarebbe nato nel palazzo reale. Là perdono la vista della stella e incontrano una tentazione, messa lì dal diavolo: è l’inganno di Erode. Il re Erode si mostra interessato al bambino, ma non per adorarlo, bensì per eliminarlo. Erode è l’uomo di potere, che nell’altro riesce a vedere soltanto il rivale».
«Chiediamo al Signore che ci conceda di vivere lo stesso cammino di conversione vissuto dai Magi. Che troviamo il coraggio di liberarci dalle nostre illusioni, dalle nostre presunzioni, dalle nostre ‘lucì, e che cerchiamo questo coraggio nell’umiltà della fede e possiamo incontrare la Luce, Lumen, come hanno fatto i santi Magi». Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia durante la messa solenne per l’Epifania.
Al Signore, ha aggiunto Francesco, chiediamo anche «che ci difenda e ci liberi dalle tentazioni che nascondono la stella. Che abbiamo sempre l’inquietudine di domandarci: dov’è la stella?, quando, in mezzo agli inganni mondani, l’abbiamo persa di vista. Che abbiamo sempre l’inquietudine di domandarci: dov’è la stella? , quando in mezzo agli inganni mondani l’abbiamo persa di vista».
5 Gen 2015
Redazione SME
Sabato 3 gennaio scorso, primo sabato di mese, come previsto nella programmazione associativa, l’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” si è riunita nella Basilica Santuario per partecipare alla S. Messa vespertina in ringraziamento al Signore per i benefici ricevuti nello scorso anno civile e per dare inizio con Maria, la Madre di Gesù alla tradizionale pratica dei “Primi Sabati” per l’anno 2015. Nella stessa celebrazione liturgica si è pregato in suffragio dell’anima di Maria Gentile, fedele associata scomparsa il 28 dicembre u.s. Dopo la Celebrazione eucaristica e il consueto omaggio devozionale alla Vergine SS. dell’Elemosina presso il Suo altare, i membri dell’Aggregazione mariana si sono spostati presso i locali parrocchiali per un momento di festa e per lo scambio degli auguri. Dopo la consumazione di una cena al buffet, alcuni soci hanno offerto dei momenti canori e poetici. In particolare, Franca Centamore, ha declamato in canto sul motivo di “Vitti na crozza” un lungo e simpatico componimento, relativo alla giornata di fraternità svoltasi a Monterosso Almo (Rg) lo scorso 28 dicembre dal titolo: “Vitti n’allegra Cumpagnia” . Nei versi recitati, l’esternazione dei vari momenti vissuti nella preghiera e nella comunione. Prima ancora della celebrazione, una delegazione si è recata a casa di alcuni fratelli e sorelle associati anziani ed infermi, portando il calore e l’affetto del Signore Gesù “fatto Bambino”, il conforto della Madre di Dio e l’amicizia dell’intera famiglia associativa.
1 Gen 2015
Dagli insegnamenti di Don Giuseppe Tomaselli SdB, biancavillese.
Uno degli affari più importanti della vita è la scelta dello stato. Guai a chi sbaglia la strada assegnata dalla Divina Provvidenza! Chi si mette in uno stato contrario al volere di Dio, potrà salvarsi ancora, ma con molta difficoltà.
Negli anni giovanili, prima di scegliere uno stato si preghi molto la Madonna, per ottenere i lumi necessari, si facciano atti dï ossequio particolare e novene alla Madre del Buon Consiglio. Non mancherà la Santissima Vergine di assistere, anche prodigiosamente, – i suoi figli. devoti.
[…] Anche le grazie temporali si possono domandare alla Madonna, ma in seconda linea. D’ordinario, chi chiede degnamente i favori spirituali e vive nell’amicizia di Dio, ottiene facilmente anche le grazie temporali.
San Giovanni Bosco lavorava per la gloria di Dio; il suo sforzo quotidiano era di combattere il peccato e portare anime al Signore. Metteva ogni sua impresa nelle mani della Madonna, sicuro di non fallire. Nelle gravi necessità della vita, alzava la mente ed il cuore alla Beata Vergine e ne esperimentava la materna protezione anche nei bisogni temporali.
Un giorno era a colloquio con una persona. Sopraggiunse un Superiore dell’Oratorio.
– Don Bosco, il panettiere quest’oggi non vuole mandare il pane ai nostri ricoverati: Abbiamo con lui un debito di trenta mila lire. –
Don Bosco, devotissimo della Madonna, non si turbò. Nel suo cuore nutriva la fiducia che Maria Ausiliatrice avrebbe pensato ai suoi figli. Intanto, dove pigliare trenta mila lire? … In quei tempi questa somma era ingente!…
Qualche istante dopo si bussò alla porta ed entrò uno sconosciuto con una lettera in mano. – Manda, disse questi, la presente lettera una signora, la quale non vuole essere conosciuta.
Don Bosco aprì la lettera e vi trovò trenta mila lire con la seguente motivazione: Reverendo, faccia di questa somma ciò che vuole – Don Bosco si commosse e pianse, esclamando: Oh, come è buona la Madonna! … Ha pensato al pane dei suoi figliuoli.
[Brano tratto da “Vera devozione a Maria”, di Don Giuseppe Tomaselli, Imprimatur Can. Carciotto Vic. Gen., Catania 13 maggio 1952].