La Madonna dell’Elemosina visita l’Ospedale di Biancavilla

Fede e solidarietà all’Ospedale cittadino per celebrare con i fratelli ammalati e sofferenti il Giubileo della Misericordia con il conforto della Vergine Madre.

Redazione SME

CIMG7083Un altro significativo evento si è svolto oggi, sabato 13 febbraio all’Ospedale cittadino per celebrare il Giubileo degli Ammalati a Biancavilla nell’anno giubilare della Misericordia. Alle ore 11, una riproduzione dell’Icona bizantina della Madonna dell’Elemosina è stata recata in Ospedale; lì è stata festosamente accolta dal personale medico e paramedico, dai Volontari Ospedalieri Italiani e da diversi membri dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”, la quale ormai da diversi anni, promuove questo significativo “incontro” tra la Vergine SS.ma e le persone ricoverate. L’Icona, quindi, è stata posta nella sala d’ingresso per un breve momento di preghiera CIMG7093presieduto dal prevosto don Pino Salerno che, commentando le parole del Santo Padre Francesco per la XXIV Giornata Mondiale del malato, ha evidenziato come la visita agli infermi è un momento privilegiato nel quale la comunità ecclesiale porta la luce e la grazia del Signore a coloro che soffrono e a quanti se ne prendono cura. Memori della Parola del Vangelo (Mt 25,31-46), il credente che fa visita o si prende cura di una 12744673_1675847325991816_4467301751443554164_npersona inferma – ha ribadito don Salerno – riconosce con umiltà che il Signore Gesù si è identificato con il malato, con il misero, con il sofferente. All’incontro ha preso parte anche il Cappellano della struttura ospedaliera, P. Umberto Napoli ofm. La preghiera introduttiva è stata scandita dalla proclamazione della Parola di Dio e da salmi responsoriali sulla Misericordia di Dio per l’uomo. Concluso il momento di preghiera, l’Immagine benedetta della Madre di Dio è stata devotamente recata tra i vari reparti CIMG7105sanitari tra canti e preghiere. Toccante la visita nelle corsie e nelle sale dove i ricoverati hanno potuto pregare e “consegnare” la propria sofferenza alla Misericordia del Signore che nella sua Santissima Madre trova l’espressione più alta. Tenera la visita al reparto 12744548_1676010319308850_4473599933628929634_ndi maternità con le mamme che, ad occhi lucidi, hanno affidato i loro piccoli alla protezione della Madonna. La manifestazione di solidarietà è proseguita anche presso il centro riabilitativo fisiatrico e si è conclusa intorno alle ore 12,30. L’Effigie, poi, è stata “salutata” e ricondotta in Basilica.
CIMG7100Ci piace concludere riportando il desiderio del papa che, per quanti per diversi motivi saranno impossibilitati a recarsi nei luoghi giubilari, in primo luogo gli ammalati e le persone anziane e sole, per loro sarà di grande aiuto vivere la malattia e la sofferenza come esperienza di vicinanza al Signore che nel mistero della sua passione, morte e risurrezione indica la via maestra per dare senso al dolore e alla solitudine. Vivere con CIMG7099fede e gioiosa speranza questo momento di prova (unito alle solite condizioni stabilite dalla Chiesa), sarà per il degente il modo per ottenere l’indulgenza giubilare. La dolcezza dello sguardo di Maria, afferma il Santo Padre, accompagni tutti “perché possiamo riscoprire la gioia della tenerezza di Dio e portarla impressa nei nostri cuori e nei nostri gesti”.

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BIANCAVILLA COME LOURDES: il Giubileo degli Ammalati nell’Anno Santo della Misericordia

Pellegrini in Santuario gli ammalati e i disabili assistiti dalle aggregazioni del comprensorio. La Celebrazione, segnata dalla affiliazione al Santuario di Notre Dame de Lourdes in Francia, si è conclusa con la processione dell’Icona della Madonna dell’Elemosina.

Redazione SME

giornata-ammalati-7Biancavilla, per una sera, come una piccola Lourdes, sotto lo sguardo della Madre dell’Elemosina nella ricorrenza della memoria dell’apparizione della Vergine Maria a Lourdes.
giornata-ammalati-10Lo scorso 11 febbraio, infatti, nella Chiesa Giubilare biancavillese è stato celebrato il Giubileo degli Ammalati, arricchito dalla “Affiliazione” tra il Santuario di Biancavilla e il Santuario internazionale di Lourdes in Francia, suggellato dal messaggio del rettore del Santuario mariano più noto al mondo, P. Andrè Cabes, inviato alla comunità di Biancavilla: “La Vergine Maria, che da questo luogo dispensa grazie soprannaturali e giornata-ammalati-6benefici spirituali, estenda la sua materna protezione e benevolenza celeste anche a tutti i fedeli che con fede si riuniscono presso il Santuario Mariano di Biancavilla in onore della Vergine SS. dell’Elemosina, Madre della Misericordia. Nella comunione della nostra fede cattolica, chiediamo a Gesù misericordioso, attraverso l’intercessione di Maria, Madre sua e nostra, che allevi le sofferenze dei nostri fratelli e delle nostre sorelle infermi e conceda a tutti noi la disposizione al servizio dei bisognosi”.
timthumbNel pomeriggio dell’11 febbraio si sono radunati ammalati, anziani e persone disabili, accompagnati e assistiti da diverse associazioni di volontariato del comprensorio: i Ministri straordinari dell’Eucaristia delle parrocchie cittadine, le Associazioni “Insieme” e “CittAccessibile”, l’Opera Cenacolo “Cristo Re”, i “Volontari Ospedalieri di Biancavilla”, la Fraternita di Misericordia di S. Maria di Licodia e l’UNITALSI di Adrano.
giornata-ammalati-36A presiedere la Celebrazione Eucaristica è stato l’Arcivescovo Monsignor Alfio Rapisarda, Nunzio Apostolico emerito in Portogallo, che dopo aver ricevuto il saluto di “benvenuto” da parte del prevosto don Pino Salerno, si è soffermato sul senso della Giornata Mondiale del Malato. È stato S. Giovanni Paolo II – ha ricordato il Vescovo – a volere che nella memoria della Madonna di Lourdes si celebrasse la Giornata Mondiale giornata-ammalati-21del Malato. Il Papa Santo l’ha voluta perché esiste un legame profondo fra il messaggio mariano di Lourdes e la visione cristiana della persona umana ammalata. A Lourdes, infatti, i malati ritrovano la forza e la speranza perché si rendono conto di essere “soggetti attivi” dell’opera di salvezza e di evangelizzazione: “A Lourdes – ha detto il presule – la Vergine Maria ci aiuta a capire e a vivere la ‘lieta notizia’ del Vangelo di Gesù che arriva a trasformare anche la sofferenza e la malattia”.

giornata-ammalati-27Nel commentare il Vangelo della Visitazione proposto dalla Liturgia, monsignor Rapisarda ha evidenziato come il racconto evangelico della “Visitazione” segua immediatamente l’episodio dell’Annunciazione: “la Vergine Santa, che porta in grembo il Figlio concepito per opera dello Spirito Santo, irradia intorno a sé grazia e gaudio spirituale. E’ la presenza in Lei dello Spirito che fa sussultare di gioia il figlio di giornata-ammalati-38Elisabetta, Giovanni, destinato a preparare la via al Figlio di Dio fatto uomo. Dove c’è Maria, c’è Cristo – ha continuato il celebrante – ; e dove c’è Cristo c’è il suo Spirito Santo, che procede dal Padre e da Lui nel mistero sacrosanto della vita trinitaria. E Maria? La Vergine santissima ci insegna a sopportare con gioiosa pazienza le malattie e le sofferenze e ad unire i nostri dolori a quelli di Cristo crocifisso per la salvezza delle anime”.

giornata-ammalati-55Dopo la Comunione si è svolta una suggestiva processione con l’Icona della Vergine dell’Elemosina, recata a spalla dagli Unitalsiani. Il breve tragitto intorno a piazza della Collegiata è stato scandito da preghiere e dall’Inno del Giubileo della Misericordia trasmesso in filodiffusione dal campanile del Sada, per concludersi nuovamente in Basilica Santuario con la reposizione della Sacra Icona nella sua Cappella-custodia e la Benedizione indulgenziale impartita dall’Arcivescovo celebrante.
giornata-ammalati-46Ad animare i canti è stata la corale “S. Maria degli Angeli” dei Cappuccini di Adrano; il servizio liturgico è stato curato dai ministranti del Santuario con la presenza di alcuni ragazzi in carrozzina.
A ricordo della celebrazione, l’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” ha donato ai rappresentanti delle varie aggregazioni alcune riproduzioni dell’Icona della Madonna dell’Elemosina.

giornata-ammalati-61Il Giubileo degli ammalati a Biancavilla “Infirmos visitare” è stato introdotto dall’incontro-testimonianza sulla XXIV Giornata Mondiale del Malato che si è svolto sabato 6 febbraio in Santuario con l’intervento di Don Antonino De Maria, Direttore dell’ISSR “San Luca” di Catania, della piscologa Paola Scandura, e di Carmelo Mazzaglia, giornata-ammalati-71presidente dell’Associazione “CittAccessibile di Biancavilla”.
Un ulteriore appuntamento avrà luogo sabato prossimo, 13 febbraio, con la visita dell’Icona della Madonna dell’Elemosina presso i reparti dell’Ospedale cittadino a cura dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”.
giornata-ammalati-73Infine, martedì 16 febbraio, Don Giovanni Zappalà guiderà in Santuario la Lectio Divina sui racconti evangelici di guarigione.

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Il Giubileo degli ammalati a Biancavilla

Sabato 6 febbraio, primo sabato di mese, si sono inaugurati in Basilica Santuario gli eventi per vivere a Biancavilla il Giubileo degli Ammalati nell’Anno Santo della Misericordia.

Redazione SME

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Sabato scorso, primo sabato di mese, Don Antonio De Maria, Direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “S. Luca” di Catania, ha celebrato la S. Messa per la numerosa assemblea liturgica presente in Santuario, presso l’altare della Madonna dell’Elemosina.
Subito dopo, ha avuto luogo, ai piedi dell’Icona della Vergine Santissima un incontro-testimonianza sul messaggio del Santo Padre Francesco per la 24ma Giornata Mondiale del Malato che avrà come tema “Affidarsi a Gesù misericordioso come Maria: Qualsiasi cosa vi dica, fatela” (Gv 2,5) . L’evento è stato voluto dalle Associazioni “Maria SS. dell’Elemosina” e “CittAccessibile” di Biancavilla.

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Nel suo intervento, don De Maria ha sottolineato come “Parlare di misericordia al cospetto della Madonna dell’Elemosina, in questo Santuario che ne custodisce l’Icona, è veramente un dono e una grazia… Come dice il Papa: abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, di serenità e di pace. È condizione della nostra salvezza”. In particolare, don De Maria ha evidenziato il rapporto tra malattia e misericordia che trova nell’atto supremo del sacrificio di Cristo la sua fonte e il suo culmine. Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro… Misericordia: è la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato. “Visitare gli infermi”, ha aggiunto il relatore, vuol dire certamente compiere un atto di misericordia, ma che non deve fermarsi ad un momento sentimentale e di compassione, ma deve diventare fare spazio nella nostra vita al mistero dell’altro, per un’accoglienza vera e integrale.

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All’incontro ha preso parte anche la Dott.ssa Paola Scandura, psicologa, che ha messo in luce gli elementi di inserimento e i criteri di accoglienza delle persone disabili nelle realtà sociali ed ecclesiali. La psicologa ha sottolineato la necessità di superare le paure che solitamente accompagnano i cosiddetti “normodotati” nel relazionarsi con i “diversamente abili”: si tratta di paure che si superano soltanto attraverso la conoscenza e la frequentazione. In questo senso, ha detto, le prime barriere da abbattere sono quelle che costruiamo nella nostra testa e nel nostro cuore. A chiudere la conferenza, l’appassionata testimonianza di Carmelo Mazzaglia, direttore dell’Associazione “CittAccessibile”, che ha parlato della sua esperienza personale e del suo modo di far fronte alla disabilità. Carmelo, in particolare, ha richiamato l’attenzione dei presenti sull’autonomia possibile delle persone disabili, sul loro pieno inserimento anche nelle realtà ecclesiali. A conferma di questo suo desiderio e progetto, giovedì prossimo, nell’ambito della solenne Celebrazione Eucaristica per il Giubileo degli Ammalati, sull’altare della Basilica Santuario di Biancavilla saranno presenti a fare servizio liturgico tra i ministranti anche alcuni ragazzi in carrozzina.
Al termine dell’Incontro ai relatori è stata offerta una riproduzione dell’Icona della Madonna dell’Elemosina.

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Pellegrinaggio dello studentato salesiano di Sicilia

Redazione SME

12696176_1117600531585716_811986312_nProseguono i pellegrinaggi al Santuario giubilare di Biancavilla. Ieri, sabato 6 febbraio, alle ore 16,00 sono giunti in pellegrinaggio i giovani alunni dello Studio teologico “S. Tommaso” di Messina. I seminaristi della congregazione salesiana di Sicilia, tra i quali il biancavillese Alfredo Calderoni, sono stati accompagnati dai sacerdoti responsabili della comunità: Don Franco Di Natale e Don Giuseppe Cassaro. Dopo aver ammirato la Basilica con le sue bellezze figurative ed architettoniche, il gruppo si è raccolto in preghiera dinanzi l’altare della Madonna dell’Elemosina per la Recita del S. Rosario e le preghiere per lucrare l’indulgenza. Al termine della visita, è stata consegnata loro una riproduzione dell’Icona della Vergine SS.ma.12650407_1117430144936088_172342389_n

Il Santuario: “Un’Oasi di Misericordia”

santuario-giubilare-biancavilla“Il santuario è realmente uno spazio privilegiato per incontrare il Signore e toccare con mano la sua misericordia”. A ribadirlo è stato il Santo Padre Francesco, che nel discorso rivolto agli operatori dei pellegrinaggi ai santuari ha proseguito, a braccio: “Confessarsi in un santuario è un’esperienza di toccare con le mani la misericordia di Dio”. L’accoglienza, dunque, è “la parola-chiave”, ha raccomandato il Papa: “Con l’accoglienza ci giochiamo tutto”. “Un’accoglienza affettuosa, festosa, cordiale, e paziente!”, la definizione del Romano Pontefice, che sempre fuori testo ha puntualizzato: “Ci vuole pazienza!”. I Vangeli, del resto, “ci presentano Gesù sempre accogliente verso coloro che si accostano a Lui, specialmente i malati, i peccatori, gli emarginati. E ricordiamo quella sua espressione: ‘Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato’”. “Gesù ha parlato dell’accoglienza, ma soprattutto l’ha praticata”, ha ammonito il Papa: “Quando ci viene detto che i peccatori – ad esempio Matteo, o Zaccheo – accoglievano Gesù nella loro casa e alla loro mensa, è perché anzitutto essi si erano sentiti accolti da Gesù, e questo aveva cambiato la loro vita”. Anche il libro degli Atti degli Apostoli, ha sottolineato Francesco, “si conclude con la scena di san Paolo che, qui a Roma, accoglieva tutti quelli che venivano da lui. La sua casa, dove abitava come prigioniero, era il luogo dove annunciava il Vangelo. L’accoglienza è davvero determinante per l’evangelizzazione”. “A volte, basta semplicemente una parola, un sorriso, per far sentire una persona accolta e benvoluta”, il consiglio del Papa.

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S. S. Francesco, Papa. Foto (ottobre 2013): G. Stissi – Archivio SME.

Santuario Giubilare di S. Maria dell’Elemosina – Basilica Collegiata di Biancavilla.

Gli orari

SS. Messe:
Feriale: ore 18,30 (legale 19,30).
Festivo: ore 8,30; 11,00; 18,30 (legale 19,30).

Confessioni e Direzione Spirituale:
Ogni giorno prima e dopo la S. Messa.

Adorazione Eucaristica e Vespri:
Nei Giovedì dei Tempi di Avvento, Quaresima e Pasqua.
ore 19,15 (legale 20,15).

S. Rosario:
Ogni giorno ore 18,00 (legale 19,00).

Coroncina della Divina Misericordia:
Chiesa di S. Gaetano (Cappella Adorazione Eucaristica),
ogni sabato ore 17,00 (legale 18,00).

Preghiera dell’Angelus:
Domenica ore 12,00.

Omaggio all’Icona di Maria SS. dell’Elemosina
e preghiere per lucrare l’indulgenza plenaria:
Alla fine di ogni S. Messa, canto dell’Antifona mariana del Tempo.

Per Lucrare l’indulgenza

I fedeli che prendono parte alle celebrazioni
nel Santuario Giubilare di S. Maria dell’Elemosina,
possono lucrare l’INDULGENZA PLENARIA
alle condizioni stabilite dal Sommo Pontefice
per il Giubileo straordinario della Misericordia:

• Pellegrinaggio in forma personale o comunitaria,
• Accostarsi al Sacramento della Confessione,
• Comunicarsi al Pane eucaristico,
• Pregare il “Padre nostro”, la Professione di Fede, e la Preghiera a Maria Santissima secondo le intenzioni del Santo Padre,

  • Impegnarsi in Opere di Carità e di Misericordia.

Nella festa di don Bosco, annunciato il Giubileo della Famiglia salesiana

Nella festa di S. Giovanni Bosco, la Famiglia salesiana di Biancavilla annuncia il pellegrinaggio giubilare nel Santuario della Madonna dell’Elemosina il prossimo 24 maggio, giorno dedicato all’Ausiliatrice dei Cristiani.

Redazione SME

12666516_1115045548507881_1794677033_n“Giovannino Bosco, il povero contadino dei Becchi, dopo 200 anni riesce ancora a chiamare a se una festante moltitudine di gente, in particolare bambini e giovani; e se riesce a farlo così bene a Biancavilla, figuriamoci nel mondo!”. Sono state queste le parole conclusive della festa in onore di S. Giovanni Bosco celebrata a Biancavilla il 1 febbraio scorso, pronunciate da Suor Maria Vella FMA, direttrice dell’istituto salesiano biancavillese, e da Giuseppe Sant’Elena, collaboratore dell’istituto. Quella del 2016 è stata una festa che rimarrà impressa, in primis per il contesto giubilare che si sta vivendo nella “Città mariana” di Biancavilla. La famiglia salesiana tutta, ha ufficialmente annunciato che compirà il proprio pellegrinaggio in Santuario, ai piedi della Vergine SS.ma dell’Elemosina il 24 maggio, nel giorno della festa della Beata Vergine 12650470_1115045498507886_1633762303_nMaria Aiuto dei Cristiani, patrona della Congregazione fondata da Don Bosco; ma proprio nei giorni della festa del santo fondatore si è voluto dare un segno particolare: tutti i gruppi salesiani, ex-allieve, cooperatori, scolari, maestre, famiglie, giovani e suore, a turno, hanno varcato la soglia del santuario a seguito della “croce giubilare”, ormai simbolo dei pellegrinaggi a Biancavilla nell’anno santo, acquisendo l’indulgenza plenaria come stabilito dal Santo Padre Francesco per il Giubileo della Misericordia. A presiedere le celebrazioni eucaristiche sono stati Don Calogero Montanti SdB, vicario dell’ispettoria sicula “S. Paolo”, e don Paolo Cicala; a loro è stata donata una riproduzione della Madonna dell’Elemosina, a significare un legame nel tempo, fisico e spirituale, con la cittadina etnea.

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