22 Feb 2016
Intenso e ricco di emozione l’incontro con i Bambini e gli Ammalati.
Redazione SME
Affettuosa e festosa accoglienza, quella riservata all’Icona della Madonna dell’Elemosina in visita straordinaria alla Comunità parrocchiale del SS. Salvatore in Biancavilla nell’Anno Santo della Misericordia.
Prosegue quindi così la Peregrinatio Mariae della Vergine SS.ma che sabato 20 febbraio ha fatto tappa nel territorio urbano di sud-est per rimanervi fino alla sera di domenica 21.
Accolta in via G. Matteotti dal parroco, don Salvatore Verzì, dai ragazzi del catechismo con le loro famiglie, dal gruppo Scout Biancavilla 1°, dai ministranti, e dall’intera comunità parrocchiale, l’Icona benedetta della Madre del Salvatore, ha fatto ingresso nella piccola chiesa per un intenso momento di preghiera caratterizzato dalla recita del Rosario e dall’offerta del fiore da parte dei più piccoli. Poco dopo, invece, grazie all’ausilio dei ministri straordinari dell’Eucarestia, attraverso una lunga processione per le vie del quartiere, l’Icona è stata recata presso le abitazioni di molti ammalati dove, questi ultimi, hanno potuto accogliere la visita della Madonna con sentimenti di gioia e commozione. Nelle case degli infermi sono state dettate delle brevi riflessioni di conforto, concluse con la benedizione a tutti i presenti da parte del parroco. Rosario e canti vari sono stati curati durante il tragitto dal gruppo dei Laici Canossiani.
Ricondotta nella chiesa parrocchiale in serata, la visita dell’Icona al SS. Salvatore è proseguita con la celebrazione della S. Messa per le comunità neocatecumenali che hanno animato la liturgia con canti mariani tipici del movimento ecclesiale.
La giornata di domenica è stata scandita dalle SS. Messe d’orario dove hanno preso parte numerosi fedeli grati per aver ricevuto la visita della Vergine SS.ma nella loro realtà territoriale.
La celebrazione della sera è stata animata dal gruppo fidanzati che al termine dell’Eucarestia ha accompagnato l’Icona fino all’uscio della chiesa dove è ripartita alla volta della Basilica.
Giorni intensi di fede, di devozione e di gioia quelli trascorsi nella “giovane e periferica” parrocchia del SS. Salvatore, caratterizzata da una vivace e spiccata attività pastorale.
La gioia della visita dell’amata protettrice, – è l’augurio per la Comunità del SS. Salatore – si accompagni con l’impegno di ciascuno ad accogliere e testimoniare l’amore e la carità infinita di Dio, per essere come Maria e con Maria, “Misericordiosi come il Padre”.
18 Feb 2016
Martedì 16 febbraio conclusi gli eventi per celebrare e vivere il Giubileo degli Ammalati a Biancavilla con la Lectio Divina sul brano evangelico delle Nozze di Cana.
di Carmelo Mazzaglia
Sono stati dei giorni intensi quelli del Giubileo degli ammalati a Biancavilla promosso dalle Associazioni “S.M.E.” e “CittAccessibile” con la partecipazione di varie associazioni territoriali, svoltosi nei giorni 6 febbraio con il Convegno sulla Giornata mondiale del malato e sull’inclusione dell’individuo disabile nelle realtà ecclesiali con don Antonino De Maria che ha evidenziato il rapporto tra malattia e misericordia, con la dott.ssa Paola Scandura, psicologa, che ha messo in luce gli elementi di inserimento e i criteri di accoglienza delle persone disabili nelle realtà sociali ed ecclesiali e il sottoscritto presidente dell’associazione CittAccessibile Carmelo Mazzaglia che ho parlato d’inclusione su vari aspetti cui ho attenzionato particolarmente una sorta di galateo inclusivo. Giorno 11 febbraio Giornata mondiale del malato oltre che la Madonna di Lourdes, la S. Messa presieduta da S. E. Mons. Alfio Rapisarda, Arcivescovo titolare di Canne. Celebrazione animata dalla Corale “S. Maria degliAngeli” dei Cappuccini di Adrano e dove c’è stata l’ufficializzazione dell’affiliazione della Basilica Santuario di Biancavilla al Santuario Internazionale di Lourdes.
Inoltre per la celebrazione è stata montata una pedana sull’altare per permettere di fare i ministranti a dei ragazzi sulla sedia a rotelle insieme ai ministranti della Basilica. Giorno 13 febbraio mattina presso l’ospedale “Maria SS. Addolorata” l’Associazione “S.M.E.” ha promosso un momento di preghiera con gli ammalati e gli operatori sanitari con visita ai reparti dell’Icona di Maria SS. dell’Elemosina. Giornata conclusasi con la catechesi di don De Maria sulla tematica “Visitare gli infermi”. Giubileo conclusosi il 16 febbraio con la “Lectio Divina” presieduta da don Giovanbattista Zappalà, Vicario foraneo, sulla tematica promossa da Papa Francesco sulla XXIV Giornata mondiale del Malato: Affidarsi a Gesù misericordioso come Maria: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela” (Gv 2,5) il brano delle Nozze di Cana. don Giovanbattista si è soffermato sul termine etimologico “misericordia” specificando che è cosa di cuore nel donarsi totalmente affidandosi a Gesù come Maria senza aver paura di essere dei “Cirenei” e condividere anche i momenti di sofferenza. Un momento importante è stato il giubileo degli ammalati che ha doppiamente portato a riflettere sia dal punto di vista cristiano che da quello sociale, su vari aspetti.
Dal punto di vista cristiano si è approfondito molto sulla Carità che non bisogna confondere con il pietismo, sull’inclusione totale dell’individuo disabile nelle parrocchie che non offre solamente la sofferenza a Dio ma che può esprimere il proprio credo totalmente senza barriere, ma che per ottenere questo si necessitano conoscenze da vari punti di vista, sia cristiano, architettonico che culturale ed è compito di ogni parrocchia includere queste conoscenze, sennò non può definirsi tale. E’ questione di conoscenza e di mettere in condizione, come si è fatto giorno 11 con la pedana sull’altare per l’accesso ai disabili a poter fare il servizio di ministranti. Inoltre ci si è soffermati sulle varie forme di sofferenza e infermità che riguardano ogni uomo sulla terra e non solo le persone disabili, che vengono spesso considerati tutti infermi, perché disabili, conducendo alla discriminazione nel sociale perché visti più deboli. Le debolezze sono per tutti ed è in questi momenti che non conta la condizione di salute ma l’essere cristiani con la presenza, stando accanto a chi ci chiede aiuto, con amore fraterno. Dal punto di vista sociale si è favorita l’inclusione nonché tematica della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità 2016. L’associazione CittAccessibile insiste sul fatto della conoscenza, tant’è che è stato promosso il progetto “Don Bosco” territoriale che consiste in una tour nelle parrocchie, incontrando tutti i gruppi e approfondire le tematiche d’inclusione.
18 Feb 2016
Momenti di preghiera e di festa per tutta la locale famiglia salesiana, alla presenza della Vergine SS. dell’Elemosina, pellegrina di speranza, nell’Anno Santo della Misericordia. 2a tappa, all’Istituto “Maria Ausiliatrice”.
di Giuseppe Sant’Elena
Si è conclusa la Peregrinatio della Sacra Icona di Maria SS. dell’Elemosina presso l’Istituto salesiano delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Biancavilla, in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia che si sta vivendo nella città mariana. “Maria Santissima ci viene a visitare come una pellegrina, per testimoniarne l’umiltà e allo stesso tempo la grandezza che le appartengono da sempre”. Con queste parole la direttrice, suor Maria Vella, ha accolto la Vergine Santissima dell’Elemosina, appena varcata la soglia della Cappella dell’Istituto, dove ad attenderla, festanti, vi erano tutti gli studenti, i genitori, gli insegnanti e la comunità delle suore salesiane gioiose per questo evento di grazia. Tutta la mattina le classi della scuola cattolica hanno a turno vegliato la Madonna adagiando, ai suoi piedi, una moltitudine di lettere di preghiera a lei rivolte. Nel pomeriggio tutta l’intera famiglia salesiana di Biancavilla, nelle sue ramificazioni, ha venerato la Vergine Santissima con la recita del santo rosario sui pensieri di S. Giovanni Bosco e l’adorazione eucaristica con la preghiera dei Vespri. Come soleva dire don Bosco “non si può giungere a Cristo senza prima passare da Maria”, e la famiglia salesiana ha proprio voluto sottolineare questo, invocare l’intercessione di Maria per poi giungere a Cristo, vivo e vero nel Santissimo Sacramento. La casa salesiana è rimasta aperta fino alle 22.00 della sera, quando è arrivato il turno della preghiera dei giovani salesiani, cuore ardente e vivo di don Bosco. Il momento conclusivo si è avuto con la celebrazione eucaristica e l’angelus presieduti dal prevosto don Pino Salerno che ha fatto tutti meditare sul valore della Misericordia, attraverso le opere corporali e spirituali, e sulla grande importanza che ha Maria nella vita di ciascuno, grandi e piccoli. Si sono conclusi così i due giorni mariani, storici e indelebili che hanno portato una ventata di speranza e coraggio nella casa salesiana fondata 115 anni fa dalla Beata madre Maddalena Morano.
15 Feb 2016
Avvio della Peregrinatio Mariae dell’Icona della Madonna dell’Elemosina nelle Parrocchie e Comunità Religiose di Biancavilla.
13 e 14 febbraio, prima tappa alla Chiesa del Convento “S. Francesco”. Un evento nel Giubileo straordinario della Misericordia.
di Claudio Ventura
I giorni appena passati, sono stati contrassegnati dalla profonda devozione che il popolo biancavillese ha nei confronti della sua Regina, Maria SS. Dell’Elemosina, Madre di Misericordia. Grazie ad un’iniziativa promossa dalla Basilica della città e dall’Associazione “S.M.E.” che in essa opera, è stato possibile venerare presso il nostro Convento, la prodigiosa Icona mariana che nel lontano XV secolo fu portata dai nostri Padri fondatori. Tutto è iniziato giorno 13 febbraio quando la Madonna ha fatto il suo arrivo nella piazza antistante il Convento, accolta dai ragazzi del catechismo, dai loro genitori, da tutta la Famiglia Francescana (Frati, O.F.S., Gi.Fra., Fraternità S. Pasquale e “Araldini”) e da molti altri fedeli giunti per l’importante e storico evento. Mentre il coro intonava canti inneggiati alla Vergine Maria, la Madonna e i fedeli hanno fatto ingresso nella Chiesa e subito vi è stato un momento di preghiera presieduto dal P. Guardinano, Frà Antonio Vitanza Ofm, contrassegnato da alcuni passi biblici aventi come tema la Misericordia. Al termine, è stato intonato il solenne inno alla Madonna dell’Elemosina, cantato da tutti i fedeli e successivamente Pietro Lavenia, membro della fraternità, ha declamato alcuni versi in vernacolo biancavillese dedicati a Maria SS. dell’Elemosina. Nella giornata di domenica, le Sante Messe sono state celebrate alla presenza della venerata Icona. Al termine della Celebrazione eucaristica vespertina, il quadro è stato consegnato nuovamente alla Comunità della Chiesa Matrice, alla quale va un profondo grazie per questa bella iniziativa . In questi brevi giorni, molti fedeli si sono radunati intorno a Lei con devozione, la nostra madre, alla quale vogliamo affidare le nostre giornate e i nostri pensieri e preghiere; affinché possa intercedere per noi presso il Padre, che è il volto della Misericordia e dell’Amore e che ci possa accompagnare in questo itinerario quaresimale, alla festa della Pasqua eterna.
15 Feb 2016
Nel giorno che ricorda la fondazione della città di Biancavilla, è stato celebrato domenica 14 febbraio il Giubileo della Municipalità nell’Anno Santo della Misericordia.
Redazione SME
Il 14 febbraio si ricorda la nascita della città di Biancavilla, ovvero la data dell’arrivo dei Padri albanesi nella terra etnea. In questo giorno per antica tradizione si celebrava la festa S. Zenone, soldato martire del IV secolo, patrono della Comunità greco-albanese che, insieme alla devozione alla Madre di Dio dell’Elemosina, recò con sé una reliquia (un dente molare) e una piccola statuetta d’argento del Santo d’Arabia.
Accogliendo l’invito del Santuario Giubilare, domenica scorsa alle 18,30 sono convenuti in pellegrinaggio i rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, del Consiglio Comunale, della Polizia Municipale e dei dipendenti comunali di Biancavilla. Per il Sindaco è intervenuto il vicesindaco Giuseppe Sapienza.
La Celebrazione eucaristica è stata presieduta dal prevosto, don Pino Salerno, che ha evidenziato l’importanza del lavoro come servizio di ciascuno alla collettività: “Questo servizio – ha detto il Prevosto – è ancora più evidente in chi come voi lavora in un ambito che si riflette immediatamente sulla comunità cittadina. E’ importante tenere presente questo spirito nello svolgimento del proprio dovere”.
Nella sua omelia P. Pino ha commentato il brano evangelico della I Domenica di Quaresima delle tentazioni di Gesù: “le tentazioni sono in qualche modo l’anticipazione delle numerose contraddizioni che Gesù dovrà subire nel suo itinerario, fino all’ultima violenza della morte. In esse è rivelata l’autenticità dell’umanità di Cristo, che, in completa solidarietà con l’uomo, subisce tutte le tentazioni tramite le quali il Nemico cerca di distoglierlo dalla sua completa sottomissione al Padre”. Nella riflessione, è stato ancora spiegato che nelle tentazioni viene anticipata la vittoria finale di Cristo nella risurrezione. “Cristo inaugura un cammino – che è l’itinerario di ogni essere umano – dove nessuno potrà impedire che il disegno di Dio si manifesti per tutti gli uomini: la sua volontà di riscattarlo, cioè di recuperare per l’uomo la sovranità della sua vita in un libero riconoscimento della sua dipendenza da Dio”.
Nell’omelia sono stati toccati anche i temi legati alla storia di fede della comunità biancavillese d’origine che, ancora oggi trova molte delle sue espressioni identitarie nel culto della Beata Vergine Maria e nei suoi Santi.
Al termine della celebrazione, la Municipalità tutta, portandosi presso l’altare della Madonna dell’Elemosina, ha offerto all’amata protettrice un bouquet di rose, mentre presso la cappella di S. Placido, è stato omaggiato il santo protopatrono Zenone.
14 Feb 2016
Le Opere di Misericordia Corporale nella 2a Conferenza Spirituale di don Antonio De Maria
Redazione SME
Ieri sera, nell’ambito degli eventi per il Giubileo degli Ammalati a Biancavilla, in Basilica Santuario ha avuto luogo la 2a Catechesi formativa sulle Opere di Misericordia corporale, in particolare quella che verte su “Visitare gli Infermi”.
Nella sua meditazione, don Antonio De Maria, rifacendosi all’enciclica Dives in Misericordia di S. Giovanni Paolo II, ha evidenziato con le parole del grande pontefice come “Gesù Cristo ha insegnato che l’uomo non soltanto riceve e sperimenta la misericordia di Dio, ma che è pure chiamato a «usar misericordia» verso gli altri: «Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia». La Chiesa – ha detto il relatore – vede in queste parole un appello all’azione e si sforza di praticare la misericordia. Se tutte le beatitudini del Discorso della montagna indicano la via della conversione e del cambiamento della vita, quella che riguarda i misericordiosi è a tale proposito particolarmente eloquente. L’uomo giunge all’amore misericordioso di Dio, alla sua misericordia, in quanto egli stesso interiormente si trasforma nello spirito di tale amore verso il prossimo.
Questo processo autenticamente evangelico non è soltanto una svolta spirituale realizzata una volta per sempre, ma è tutto uno stile di vita, una caratteristica essenziale e continua della vocazione cristiana. Esso consiste nella costante scoperta e nella perseverante attuazione dell’amore come forza unificante ed insieme elevante, nonostante tutte le difficoltà di natura psicologica e sociale; si tratta infatti di un amore misericordioso che per sua essenza è amore creatore. L’amore misericordioso, nei rapporti reciproci tra gli uomini, non è mai un atto o un processo unilaterale. Cristo crocifisso – ha continuato don Antonio – non è soltanto l’esempio di chi opera la misericordia ma anche la chiave di lettura per comprendere la sofferenza: perché se tu sei scandalizzato dalla sofferenza, se non ne comprendi il senso e cristianamente il significato salvifico, ti rivolgi al malato, quando tu stesso non rifuggi dall’esperienza stessa della malattia, con superficialità, riducendolo ad un bisogno o, nel caso dell’eutanasia, come qualcuno da eliminare, come un problema da risolvere, magari con la buona intenzione di non farlo soffrire più.
Visitare gli ammalati, dunque, diventa un modo per aiutarli a guardare la malattia con gli occhi di Cristo Crocifisso e a sentirsi partecipi della salvezza del mondo.