Il Trittico della Misericordia

Ieri, mercoledì 30 marzo, nel Santuario giubilare di S. Maria dell’Elemosina, la presentazione delle due nuove icone degli Arcangeli Michele e Gabriele per la Cappella della Madonna dell’Elemosina, opera del M° Iconografo Antonio Schiavone. L’iniziativa si colloca tra gli eventi del Giubileo della Misericordia a Biancavilla.

Redazione SME

947002_979118292142677_7157292506357343314_nIeri sera, nel Santuario giubilare di S. Maria dell’Elemosina, la presentazione delle due nuove icone degli Arcangeli Michele e Gabriele, opera del M° Iconografo Antonio Schiavone. Le opere, realizzate secondo la tecnica bizantina tipica dell’area greco-cretese (con colori naturali a tempera di uovo e aceto), formano con la storica icona della Madonna dell’Elemosina un elegantissimo e raffinato trittico iconografico. “Il lavoro – ha detto Schiavone – è stato finalizzato a creare un’armonico richiamo tra le linee e i colori dell’icona della Madre di Dio con quelle dei Santi Arcangeli. Così il rosso del Bambino, il blu e il marrone della Vergine sono variamente richiamati dalle due celesti potestà incorporee. Michele e 12899862_10207606928243334_884335112_nGabriele sono gli arcangeli più noti e tradizionalmente accostati alla Madre di Dio. Gabriele è colui che porta l’annunzio a Maria del suo misterioso parto verginale. A Gabriele Maria consegna il messaggio di voler prendere dimora nella terra di Callicari (ecco i segni dell’albero di fico e della basilica, sua casa). Michele è il principe delle milizie celesti, è colui che ingaggia la lotta contro le potenze del male (cfr Apocalisse). A lui è associata l’Etna, che caratterizza questo territorio, ma che è stato più volte 12900255_10207606919683120_1144437755_nminaccia per i suoi abitanti. La corona che Michele offre alla Vergine è il riconoscimento della supremazia del bene sul male, di quella donna che schiaccia col suo piede l’antico avversario. Le icone sono quindi tematizzate e calate nella storia e nel territorio in cui vivono attraverso i simboli dell’Etna e dell’albero di fico riattualizzati nella basilica e nella corona”. Il M° Schiavone nell’agosto 2015 è intervenuto alla presentazione degli atti del 2° Simposio sull’icona di Biancavilla, a ottobre ha allestito in Basilica una mostra di 12920877_10207606923363212_2075069120_nIcone sacre e il 2 gennaio scorso ha presentato una sua fedelissima riproduzione dell’icona della Vergine dell’Elemosina. Alla serata è intervenuta anche una delegazione della Chiesa ortodossa di Catania, guidata da P. Mihai Ichim. Il Papas è intervenuto per sottolineare il valore delle icone nella tradizione della Chiesa d’Oriente, venerate con speciale culto, poiché finestra da cui Il cielo si affaccia sulla terra, e varco di eternità per i mortali. “L’effetto di questo trittico – ha detto ancora Schiavone – è quello di ampliare lo spazio di questa finestra di cielo. Le icone degli angeli infatti hanno come risultato non 12910974_10207606927443314_702637210_nsecondario quello di estendere e ingrandire l’icona della Vergine, come balza subito agli occhi guardando a prima vista l’insieme. La posizione delle figure, inoltre, di tre quarti e con il capo lievemente piegato verso la Vergine della Misericordia, vuole essere un invito alla preghiera e alla contemplazione dell’amore di Dio”. Il Prevosto Agrippino Salerno nella sua introduzione ha detto: “abbiamo la gioia di presentare un vero e proprio trittico della Misericordia. Il mistero del figlio di Dio che si fa nostro compagno, accostandosi alla guancia di Maria Vergine, suscita lo stupore delle potenze angeliche 12910367_10207606922003178_1540542270_nche contemplano ammirate la tenerezza di Dio per l’umanità. Ancora di più, dunque, questo gruppo iconografico rappresenta un’immagine-simbolo del Giubileo straordinario della Misericordia che stiamo vivendo con la Chiesa universale”. A conclusione della presentazione, il Prevosto Salerno ha benedetto le nuove icone. Con un gradito fuori programma, inoltre, la Dott.ssa Carmen Arena, presidente dell’Accademia di Arte Etrusca di Misterbianco ha conferito al M° Antonio Schiavone il premio dell’Aquila d’argento, in riconoscimento della sua perizia artistica nella scrittura delle icone bizantine, di rilievo internazionale. Le opere del M° Schiavone, infatti, sono richieste 12910711_10207606928843349_279033215_nanche all’estero, particolarmente in Polonia, dove ha realizzato diverse iconostasi e altre singole icone per edifici di culto e per privati. Le nuove icone degli Arcangeli Michele e Gabriele verranno collocate stabilmente presso la cappella della Madonna dell’Elemosina e, in occasione delle annuali esposizioni dell’icona all’altare maggiore, saranno affiancate ai lati del tronetto barocco. Gli Arcangeli sono stati offerti dal prevosto Agrippino Salerno e dall’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” che ha promosso l’evento di ieri sera.

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Il Gloria di Vivaldi e l’Ave Maria di Caccini a chiusura della “Pasqua di Misericordia”

Redazione SME

A chiudere le celebrazioni della Settimana Santa di Biancavilla è stato domenica sera, 27 marzo, il Concerto di Pasqua del coro lirico “Namæ” di Acireale, diretto dal M° Carmelo Pappalardo, che ha eseguito il Gloria di Vivaldi, accompagnato al pianoforte dalla maestra Stefania Privitera.

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Solisti: Angela Aleo e Nobuko Izawa. L’inno liturgico del gloria, risalente alla tradizione della Chiesa dei primi secoli, è un brano tipicamente pasquale, che nella prima parte loda Dio Padre onnipotente, per poi celebrare Gesù Cristo come Signore, Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, e supplicare misericordia.

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La celebre opera di Antonio Vivaldi è stata preceduta da un omaggio alla Madre della Misericordia dei due soprani Michiko Dakita e Nobuko Izawa, due artiste giapponesi con un vasto curriculum artistico di ampio prestigio. L’iniziativa culturale giubilare è stata promossa dall’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”. Il concerto ha riscosso molto apprezzamento.

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Il coro lirico “Namæ” , infatti, vanta un percorso artistico pregio, avendo calcato teatri prestigiosi in Sicilia e avendo al suo attivo anche registrazioni di CD musicali e collaborazioni con opere liriche famose.
Al termine dell’esibizione, gli artisti hanno ricevuto in dono delle riproduzioni dell’Icona della Madonna dell’Elemosina.

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Pasqua di Misericordia

11141236_10205269544052432_6889373446137105590_nMorte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello. La vita ha vinto. La prima a saperlo è stata Maria. Lasciamoci cogliere dalla medesima gioia che ebbero le donne che andarono a vedere morire la morte.
BUONA PASQUA DI MISERICORDIA!

Il Presidente, Il Consiglio direttivo, i Soci, la Redazione del sito.

Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” – Biancavilla

Pellegrinaggio in Santuario del Cosenza Calcio

Redazione SME

12910839_10207545448786386_1249175557_nQuesta mattina, sabato 26 marzo, è giunta presso il Santuario mariano biancavillese, la squadra calcistica del Cosenza Srl, il settore nazionale giovanile “under 15” della società sportiva calabrese. Ad accompagnare il gruppo dei giovanissimi calciatori, Giulio Binetti, dirigente accompagnatore. Dopo aver visitato ed ammirato la Basilica, i visitatori-pellegrini, hanno venerato l’Icona della Madonna dell’Elemosina e posato per una foto-ricordo. La società, ospite di una struttura ricettiva della città, è impegnata nel 3° torneo internazionale “Etna Sud” che si svolgerà in concomitanza con le celebrazioni pasquali, dove molte partite verranno disputate presso il centro sportivo del Calcio Catania. Alla fine della visita biancavillese, sono state offerte delle riproduzioni dell’Icona della Madre dell’Elemosina.

“La misericordia del Signore si stende su chi lo teme”

Il luogo della reposizione eucaristica del Giovedì Santo, allestito presso la Cappella della Madonna dell’Elemosina, Madre della Misericordia, in Basilica Santuario. Il valore e il significato di un “segno giubilare”.

Redazione SME

12910909_10207532112092977_979472609_nLe Celebrazioni pasquali del 2016 sono caratterizzate dall’Anno di Grazia della Misericordia, voluto dal Santo Padre Francesco.
La comunità ecclesiale di Biancavilla ha il privilegio di vivere il Giubileo in un rapporto specialissimo con la Madre della Misericordia, Maria Santissima dell’Elemosina, che con la dolcezza del suo sguardo ci insegna continuamente la verità della misericordia di 12910520_10207532146253831_295287409_nDio. L’altare della reposizione, allestito per l’occasione presso la cappella della Madonna dell’Elemosina, vuole celebrare proprio l’esperienza dell’amore di Dio che trabocca dal Padre e che si incarna in Maria e in Gesù. Dalle mani di Dio creatore di dipartono due drappi che, snodandosi lungo i marmi dell’altare barocco, raggiungono il piano dei fedeli, abbracciando i loghi del Giubileo, raffiguranti la Madre della Misericordia e il Cristo misericordioso.  
12884549_10207532090652441_501811269_n“Dio è amore” afferma San Giovanni; “il nome di Dio è misericordia” dice Papa Francesco; misericordia è l’essenza del Vangelo.
La fede ci aiuta a credere nella misericordia di Dio, e a guardare alla vita terrena come un’occasione per realizzare il suo progetto di amore per noi. Le paure dettate dal male del mondo non devono abbatterci; gettiamoci fiduciosi tra le braccia del Padre con la semplicità di un bimbo. La forza dell’amore di Dio è così poderosa che ci aiuta ad 12527792_10207532092012475_1350749594_nincontrare gioia anche nel cammino della passione e della croce. L’amore di Dio ci riempie di serenità e dà senso a tutto quello che facciamo, anche in mezzo alle lacrime.
Dio ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amati, da morti che eravamo per i peccati, ci ha fatti rivivere in Cristo” (Ef 2,4-5).
Maria, nostra Madre, è la prima testimone di questa misericordia che fa fiorire la vita, che ridona gioia e speranza, che colma le attese di ogni uomo.
12900104_10207532108132878_1759303282_nDio è un Innamorato che vuole essere amato. Colui che ci ha creato attende la nostra risposta all’amore che ci ha dato la vita. Dio non dice solamente “tu sei il mio amato”, Dio chiede anche: “mi ami?” e ci dà innumerevoli possibilità per dire “sì”.
Impariamo da Maria a dire “sì” all’amore di Dio. Lei che ai piedi della croce perde il suo figlio, eppure resta ancora madre, Madre per molti figli, sublime frutto della croce mirabile, frutto del suo “Eccomi” alla volontà di Dio, frutto della fede nella misericordia di Dio, che è più forte del male.

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