11 Mag 2016
di Antonino Di Stefano
Dal 2 fino al 10 maggio la Madonna Maria SS. dell’Elemosina ha fatto la Pellegrina visitando i sodalizi che si trovano nel centro storico di Biancavilla. La venerata Icona, portata da un gruppo di fedeli, è stata accolta con sentimenti di affettuosa devozione dai pensionati e da quanti altri frequentano i vari sodalizi sociali, culturali e ricreativi. Al preannuncio della visita i Presidenti e i Soci sono stati lieti e disposti a rinnovare questo evento mariano che li coinvolge da alcuni anni.
Così i vari Circoli dei Cacciatori, il Circolo Agrario i due Circoli del PD e di Rifondazione, il Circolo Kastriota hanno accolto la Madre di Gesù e ascoltato il suo messaggio che, tramite il parroco Padre Pino, li invitava ad accostarsi alla misericordia di Dio, a rendere più viva la fede e a testimoniarla con le Opere di Misericordia corporale e Spirituale.
Gli aderenti ai circoli hanno ascoltato le sollecitazioni del messaggio mostrando con un silenzio meditativo un sincero sentimento di affetto verso la Madre venuta a trovarli. Dopo la lettura della Parola di Dio, seguita da un breve commento del parroco, il momento della preghiera: una posta di rosario e un canto mariano. In piedi e in devoto raccoglimento la piccola assemblea ha pregato riportando alla memoria le preghiere imparate da bambini e forse trascurate nel tempo.
Concludeva la visita un VIVA MARIA! da parte di tutti e un gioioso saluto all’amorosa e misericordiosa Madre di Gesù e Madre nostra.
9 Mag 2016
Redazione SME
Con una processione dalla chiesa del Rosario alla Basilica Santuario della Madonna dell’Elemosina, si è aperto domenica 8 maggio, il pellegrinaggio giubilare di diverse realtà associative mariane operanti in seno all’Arcidiocesi di Catania. L’occasione è stata data dalla “Festa della Mamma della Misericordia”, programmata tra gli eventi del Giubileo della Misericordia a Biancavilla. Presenti tra gli altri alla manifestazione, gli “Amici del Rosario” della Basilica Collegiata “S. Maria dell’Elemosina” di Catania; l’Associazione “Madonna del Carmine” della chiesa omonima di Belpasso; il Circolo “Maria SS. della Guardia” della parrocchia omonima di Borrello – Belpasso; le associazioni mariane di Adrano con sede nel Santuario di Maria Ausiliatrice. Presente anche una rappresentanza dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” di Biancavilla che assieme al prevosto don Agrippino Salerno ha curato l’accoglienza dei pellegrini. In Basilica ha avuto luogo la Celebrazione eucaristica animata dalla Corale polifonica “Mater Domini” di Gravina di Catania e presieduta da S. E. l’Arcivescovo Monsignor Pio Vittorio Vigo, Vescovo emerito di Acireale, che nella sua omelia, inerente ai temi biblici proposti dalla liturgia della solennità dell’Ascensione del Signore, si è anche soffermato sul ruolo delle aggregazioni mariane dei laici nella Chiesa e prima ancora della Vergine SS.ma, che prese parte ai Divini Misteri della fede. Monsignor Vigo ha ribadito come la “Presenza” e il ruolo della Madre del Signore nella Chiesa è di grande importanza: È Lei che ha portato nel grembo e ha donato al mondo Colui che i cieli non possono contenere. Il celebrante ha anche evidenziato come l’amore per la Madre di Dio non può essere solo una devozione intimistica, ma anche e soprattutto deve essere una preghiera ecclesiale; tanto meno si tratta di un fenomeno emotivo, ma di una verità da conoscere sempre più, da amare nella fedeltà e da tradurre nella vita di ogni giorno. Maria – ha messo in risalto ancora l’Arcivescovo – è la Madre della Misericordia, quale a ragione viene invocata maggiormente sotto questo amorevole titolo nell’anno santo in corso. Maria è anche l’Arca della nuova alleanza, così come la contempla la preghiera litanica. Come l’antica arca recava e custodiva le tavole della primitiva alleanza (1 Cr 15-16), così Maria reca in sè e dona al mondo la definitiva alleanza, cioè il Cristo, Parola di Dio, che nasce da donna (Gal 4,4). Per questo la Madre di Dio occupa un posto particolare nella vita di fede di ogni cristiano, sia per quanto Ella insegna, sia per i doni dei quali dall’Eterno è stata insignita.
La celebrazione è proseguita con la liturgia eucaristica. Nella processione offertoriale, oltre alle offerte per il Sacrificio, le varie associazioni mariane hanno offerto dell’olio d’oliva per venire incontro alle esigenze dei poveri serviti dalla Caritas diocesana di Catania.
Prima della conclusione della S. Messa, si è snodata una breve processione “aux flambeaux”, con l’Icona della Vergine SS. dell’Elemosina, portata a spalla dai rappresentanti delle associazioni intervenute, attorno piazza Collegiata. Rientrato il corteo in Basilica, è stata impartita la benedizione liturgica a tutti i presenti che hanno potuto lucrare l’indulgenza plenaria giubilare.
Una foto-ricordo e la consegna delle riproduzioni dell’Icona della Madre dell’Elemosina ai gruppi intervenuti, hanno chiuso la celebrazione religiosa.
A Maria, Madre di Misericordia
“La dolcezza del tuo sguardo ci accompagni in questo Anno Santo, perché tutti possiamo riscoprire la gioia della tenerezza di Dio. Nessuno come te, Maria, ha conosciuto la profondità del mistero di Dio fatto uomo. Tutto nella tua vita è stato plasmato dalla presenza della misericordia fatta carne. Scelta per essere la Madre del Figlio di Dio, Maria. sei stata da sempre preparata dall’amore del Padre per essere Arca dell’Alleanza tra Dio e gli uomini. Hai custodito nel tuo cuore la divina misericordia in perfetta sintonia con il tuo Figlio Gesù. Il tuo cantico di lode, sulla soglia della casa di Elisabetta, fu dedicato alla misericordia che si estende “di generazione in generazione” (Lc 1,50). Presso la croce, Maria insieme a Giovanni, il discepolo dell’amore, sei stata testimone delle parole di perdono che escono dalle labbra di Gesù. Il perdono supremo offerto a chi lo ha crocifisso ci mostra fin dove può arrivare la misericordia di Dio. Maria tu attesti che la misericordia del Figlio di Dio non conosce confini e raggiunge tutti senza escludere nessuno. Rivolgiamo a te la preghiera antica e sempre nuova della Salve, Regina, perché non ti stanchi mai di rivolgere a noi i tuoi occhi misericordiosi e ci rendi degni di contemplare il volto della misericordia, tuo Figlio Gesù”.
da: Misericordiae Vultus, 24
8 Mag 2016
Redazione SME
In occasione della vigilia della solennità dell’Ascensione del Signore, la Federazione diocesana delle Confraternite di Catania ha organizzato un raduno diocesano confraternale a Biancavilla, “Città mariana” e insieme “giubilare”, visto l’anno speciale della Misericordia. Nella serata di ieri, sabato 7 maggio, le varie aggregazioni cattoliche si sono date appuntamento presso la Chiesa del Convento “San Francesco” da dove, dopo l’accensione del fuoco e il messaggio di “Benvenuto” del presidente diocesano, Prof. Giuseppina Fazzio, si è snodato il lungo corteo dei “Confrati” e delle “Consorelle” con la venerata Icona della Madonna dell’Elemosina, Madre della Misericordia portata a spalla attraverso il centro storico biancavillese bagnato da una leggerissima pioggia. La processione è stata animata con canti e riflessioni spirituali tratte dalla Bolla di indizione al Giubileo “Misericordiae Vultus”. Il corteo, aperto dalla croce giubilare, è giunto in Basilica Santuario per la Celebrazione eucaristica, introdotta dal prevosto don Agrippino Salerno e presieduta da monsignor Salvatore Genchi, Vicario generale dell’Arcidiocesi etnea. La liturgia è stata curata dalle varie Confraternite intervenute, mentre ad animare i canti è stata la Corale della Basilica Metropolitana di Catania, diretta dal M° Puccio Sanfilippo che ha eseguito l’Ordinario della “Missa de Angelis”. Nel messaggio alle Confraternite del 5 maggio 2013, il Santo Padre Francesco, esortava così tutti gli aderenti alle Confraternite e Pii Sodalizi: “Quando manifestate la profonda devozione per la Vergine Maria, voi indicate la più alta realizzazione dell’esistenza cristiana, Colei che per la sua fede e la sua obbedienza alla volontà di Dio, come pure per la sua meditazione della Parola e delle azioni di Gesù, è la discepola perfetta del Signore (cfr Lumen gentium, 53). Questa fede, che nasce dall’ascolto della Parola di Dio, voi la manifestate in forme che coinvolgono i sensi, gli affetti, i simboli delle diverse culture… E così facendo aiutate a trasmetterla alla gente, e specialmente alle persone semplici, a coloro che nel Vangelo Gesù chiama «i piccoli». In effetti, «il camminare insieme verso i santuari e la partecipazione ad altre manifestazioni della pietà popolare, portando con sé anche i figli e coinvolgendo altre persone, è in se stesso un’azione di evangelizzazione» (Documento di Aparecida, 264). Quando voi andate ai santuari, quando portate la famiglia, i vostri figli, voi state facendo proprio un’azione di evangelizzazione. Bisogna andare avanti così! Siate anche voi veri evangelizzatori! Le vostre iniziative siano dei “ponti”, delle vie per portare a Cristo, per camminare con Lui. E in questo spirito siate sempre attenti alla carità. Ogni cristiano e ogni comunità è missionaria nella misura in cui porta e vive il Vangelo e testimonia l’amore di Dio verso tutti, specialmente verso chi si trova in difficoltà. Siate missionari dell’amore e della tenerezza di Dio! Siate missionari della misericordia di Dio, che sempre ci perdona, sempre ci aspetta, ci ama tanto!”
Ed è proprio ricordando questo monito papale, i responsabili diocesani (Vicario generale e Presidente diocesano), si sono rivolti alle realtà aggregative auspicando un impegno nella vita e nella missione della Chiesa per essere sempre più e sempre meglio testimoni credibili ed autentici dell’amore misericordioso del Padre.
Il rito della Messa è proseguito con la recita delle preghiere per l’indulgenza giubilare e l’omaggio alla Vergine dell’Elemosina, dove sotto il Suo sguardo provvido e materno si è svolta la celebrazione. La Messa si è conclusa con il dono di una riproduzione dell’Icona mariana a tutti i rappresentanti diocesi da parte dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” che, assieme al prevosto Salerno ha accolto e sostenuto l’evento diocesano con l’ausilio delle confraternite biancavillesi.
Concudiamo ancora con le parole del Papa, che nel 2013 rivolgeva alle Confraternite: “Evangelicità, ecclesialità, missionarietà. Tre parole! Non dimenticarle! Evangelicità, ecclesialità, missionarietà. Chiediamo al Signore che orienti sempre la nostra mente e il nostro cuore verso di Lui, come pietre vive della Chiesa, perché ogni nostra attività, tutta la nostra vita cristiana sia una testimonianza luminosa della sua misericordia e del suo amore. E così cammineremo verso la meta del nostro pellegrinaggio terreno, verso quel santuario tanto bello, la Gerusalemme del Cielo. Là non c’è più alcun tempio: Dio stesso e l’Agnello sono il suo tempio; e la luce del sole e della luna cedono il posto alla gloria dell’Altissimo. Così sia”.
7 Mag 2016
Il Giubileo degli Oratori di Biancavilla nell’Anno Sano della Misericordia
Redazione SME
Ieri sera, venerdì 6 maggio, nell’ambito degli eventi per il Giubileo della Misericordia a Biancavilla, si è svolto il raduno cittadino delle varie realtà oratoriane, culminato col pellegrinaggio giubilare al Santuario della Madre dell’Elemosina e la S. Messa animata dai Ragazzi del “Cristo Re”. La data del 6 maggio è stata scelta in sintonia con la ricorrenza di S. Domeico Savio, “oratoriano modello”, cresciuto alla scuola di S. Giovanni Bosco. Tutti i ragazzi si sono dati appuntamento presso la chiesa del Rosario da dove è partito il corteo con in testa la croce giubilare, tra canti e preghiere. Dopo la Celebrazione liturgica, celebrata dal prevosto don Pino Salerno, i giovanissimi hanno recitato le preghiere per l’indulgenza e si sono affidati alla Vergine SS.ma.
Nel “Messaggio ai Ragazzi” del 6 gennaio 2016, il Santo Padre Francesco, scrive: “Cari ragazzi e ragazze, mi rivolgo a voi per invitarvi a diventarne i protagonisti, scoprendovi figli di Dio (cfr 1 Gv 3,1). Vi vorrei chiamare uno a uno, vi vorrei chiamare per nome, come fa Gesù ogni giorno, perché lo sapete bene che i vostri nomi sono scritti in cielo (Lc 10,20), sono scolpiti nel cuore del Padre che è il Cuore Misericordioso da cui nasce ogni riconciliazione e ogni dolcezza. Il Giubileo è un intero anno in cui ogni momento viene detto santo affinché diventi tutta santa la nostra esistenza. È un’occasione in cui scopriremo che vivere da fratelli è una grande festa, la più bella che possiamo sognare, la festa senza fine che Gesù ci ha insegnato a cantare attraverso il suo Spirito. Il Giubileo è la festa a cui Gesù invita proprio tutti, senza distinzioni e senza escludere nessuno. “Crescere misericordiosi come il Padre”, è la preghiera che facciamo per tutti voi. Crescere misericordiosi significa imparare a essere coraggiosi nell’amore concreto e disinteressato, significa diventare grandi tanto nel fisico, quanto nell’intimo. La vostra è un’età di incredibili cambiamenti, in cui tutto sembra possibile e impossibile nello stesso tempo. Vi ripeto con tanta forza: Rimanete saldi nel cammino della fede con la ferma speranza nel Signore. Qui sta il segreto del nostro cammino! Lui ci dà il coraggio di andare controcorrente. Credetemi: questo fa bene al cuore, ma ci vuole il coraggio per andare controcorrente e Lui ci dà questo coraggio! Con Lui possiamo fare cose grandi; ci farà sentire la gioia di essere suoi discepoli, suoi testimoni. Scommettete sui grandi ideali, sulle cose grandi. Noi cristiani non siamo scelti dal Signore per cosine piccole, andate sempre al di là, verso le cose grandi. Giocate la vita per grandi ideali”.
7 Mag 2016
“È la fede che provoca la ragione a uscire da ogni isolamento e a rischiare volentieri per tutto ciò che è bello, buono e vero. La fede si fa così avvocato convinto e convincente della ragione”.
(Fides et Ratio, 56)
Conferenza del prof. Antonino ZICHICHI
Docente emerito di Fisica Superiore nell’Università di Bologna e Presidente della WFS (World Federation of Scientists – Federazione Mondiale degli Scienziati).
Saluti: don Pino Salerno, Prevosto Parroco.
Moderano: dott. Vincenzo Vinciguerra, dott. Alberto Rapisarda.
Basilica “S. Maria dell’Elemosina”
Santuario Giubilare della Misericordia
Biancavilla, Giovedì 19 Maggio 2016 – ore 19,00.
3 Mag 2016
Redazione SME
Si è svolto ieri, lunedì 2 maggio, il primo dei pellegrinaggi giubilari programmati per il mese di maggio, tradizionalmente dedicato alla Vergine SS.ma, nel Santuario giubilare di S. Maria dell’Elemosina. A varcare la soglia della Basilica, sono state le Socie del Club “Madri Cristiane” di Paternò, guidate dall’assistente spirituale don Salvatore Alì. Quella delle “Madri Cristiane”, è una realtà unica nel suo genere. Il 6 maggio del 1965, per un’intuizione spirituale e lo zelo pastorale del sacerdote Andrea Viscuso, si costituì un gruppo di 12 mamme cristiane che a poco a poco aumentarono fino ad essere oggi un centinaio che, attraverso incontri di formazione, preghiera e aggregazione fraterna, crescono nella fede e nella comunione. Una esperienza che vuole mettere in evidenza la dignità della donna e il suo ruolo di sposa e madre, non solo nella Chiesa, ma anche nella società.
Giunti nel pomeriggio, i pellegrini, hanno visitato per prima la Chiesa dell’Annunziata con gli affreschi del Tamo, per poi spostarsi presso la Chiesa del Rosario da dove è partito il breve pellegrinaggio verso il Santuario giubilare al canto della Litania dei Santi.
In Basilica sono stati accolti dal prevosto don Pino Salerno e dal presidente dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” Giuseppe Santangelo, cha ha evidenziato loro alcuni aspetti storici e devozionali legati al culto della Vergine dell’Elemosina. Dopo aver venerato l’Icona della Madre della Misericordia esposta all’altare maggiore, e contemplato la mostra sulle opere di Misericordia, inaugurata sabato scorso, alle ore 19,00 hanno potuto recitare il Santo Rosario e accostarsi al sacramento della Confessione. Alle 19,30 il gruppo ha partecipato alla celebrazione eucaristica presieduta dallo stesso don Salvatore.
Prima della conclusione dell’Eucarestia è stata rinnovata la professione di fede per lucrare il dono dell’Indulgenza plenaria.