In preparazione alla solennità del S. Cuore
CORONCINA AL SACRO CUORE DI GESU’ (molto cara a Padre Pio)
1. O mio Gesù, che hai detto “in verità vi dico, chiedete ed otterrete, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto!”, ecco che io busso, io cerco, io chiedo la grazia ….
Pater, Ave, Gloria. – S. Cuore di Gesù, confido e spero in Te.
2. O mio Gesù, che hai detto “in verità vi dico, qualunque cosa chiederete al Padre mio nel mio nome, Egli ve la concederà!”, ecco che al Padre Tuo, nel Tuo nome, io chiedo la grazia…
Pater, Ave, Gloria. – S. Cuore di Gesù, confido e spero in Te.
3. O mio Gesù, che hai detto “in verità vi dico, passeranno il cielo e la terra, ma le mie parole mai!” ecco che appoggiato all’infallibilità delle Tue sante parole io chiedo la grazia…
Pater, Ave, Gloria. – S. Cuore di Gesù, confido e spero in Te.
O Sacro Cuore di Gesù, cui è impossibile non avere compassione degli infelici, abbi pietà di noi miseri peccatori, ed accordaci le grazie che ti domandiamo per mezzo dell’ Immacolato Cuore di Maria, tua e nostra tenera Madre. S. Giuseppe, Padre Putativo del S. Cuore di Gesù, prega per noi.
Salve Regina.
Il Corpus Domini a Biancavilla: una città in adorazione del SS. Corpo di Cristo
Ieri sera a Biancavilla la celebrazione comunitaria del Corpus Domini. Un breve resoconto con alcune foto di Giovanni Stissi.
Redazione SME
“Ecce Panis Angelorum, factus cibus viatorum”. Il Pane che nutre gli Angeli è diventato il cibo dei pellegrini.
Adoriamo con viva fede il Tuo Corpo e il Tuo Sangue, Signore. A Te lode piena e risonante, giubilo della mente e del cuore.
Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat!
Grande partecipazione popolare anche quest’anno alla processione eucaristica cittadina che si è svolta ieri a Biancavilla.
La comunità ecclesiale di Biancavilla si è riunita alle 19 presso il cortile dell’oratorio della Parrocchia di Cristo Re dove il parroco, P. Carmelo Tomasello ha celebrato la Santa Messa alla presenza di tutti i parroci, i sacerdoti e i religiosi della città. Al termine si è snodata la lunga processione che, attraverso il corso principale, ha raggiunto la Basilica Maria SS. dell’Elemosina, dove su un altare riccamente ornato è stato esposto il SS. Sacramento per l’adorazione dei fedeli.
Al sacro corteo hanno preso parte le Confraternite, il Terz’Ordine fracescano, le Suore F.M.A., il Circolo San Placido, l’Azione Cattolica, e l’Associazione parrocchiale “Madonna del Carmelo” dell’Annunziata. Anche la nostra Associazione, intitolata alla Madonna dell’Elemosina, che quest’anno celebra il decimo anniversario di fondazione, ha preso parte alla celebrazione cittadina del Corpus Domini, come previsto dallo Statuto, con una nutrita partecipazione di fratelli e sorelle.
In Basilica, dopo il canto del Tantum ergo in latino, secondo la solenne melodia benedettina, P. Carmelo ha impartito la benedizione eucaristica. In questo momento tutti gli stendardi e i labari delle Confraternite e delle Associazioni intervenute, sono stati reclinati in segno di profondo rispetto e adorazione verso la SS. Eucaristia.
Con la celebrazione di ieri i fedeli biancavillesi hanno reso il loro solenne e comunitario omaggio a Gesù Sacramentato, facendo viva esperienza di Cristo che cammina anche oggi in mezzo a noi, al nostro fianco, lungo le nostre strade. La Sua è una presenza discreta, che non si impone, riconoscibile solo con gli occhi della fede (“Praestet fides supplementum sensuum defectui”). Perchè solo la fede riesce a scoprire la ricchezza di questa presenza donata, sacrificata e offerta del Signore Gesù.
Da oggi, e per tutta la settimana, si svolgeranno in città le processioni eucaristiche parrocchiali. Oggi sarà il turno della Parrocchia Matrice che svolgerà la processione nel quartiere nuovo della città (zona Sberno). Domani sarà la volta della Parrochia SS. Salvatore. Mercoledì toccherà alla Parrocchia Cristo Re, Giovedì alla Parrocchia dell’Idria, Venerdì alla Parrocchia del SS. Cuore, nel giorno della solennità del S. Cuore di Gesù e sabato alla Parrocchia Annunziata.
La conclusione della settimana eucaristica avrà luogo domenica prossima, nell’ottava del Corpus Domini, con la processione eucaristica che dalla Basilica di Maria SS. dell’Elemosina si snoderà per il quartiere “Grassura”.
Il Card. Scola: Cristo ci è necessario
Pubblichiamo il testo della mediatzione del Card. Angelo Scola, pronunciata giovedì scorso al termine della processione eucaristica che si è svolta a Milano. Tranne la foto iniziale – relativa alla processione di giovedì scorso – il corredo fotografico dell’articolo è tratto dalle varie processioni eucaristiche presideute dal Card. Scola a Venezia.
1. «Resta con noi Signore perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto» (Lc 24,29). Gesù sacramentato ha attraversato benigno le strade della nostra città ed ha così ravvivato il desiderio che Egli resti sempre con noi. L’insistenza dei due di Emmaus è, questa sera, nostra in senso letterale. Non si fa forse sera in questo tempo di grande prova; sera nel nostro Paese, ma, forse, nei nostri cuori? Chi più di Gesù, perennemente a noi donato nel Santissimo Sacramento dell’altare come pane disceso dal cielo e pegno di vita immortale, può riaccendere in noi la speranza affidabile?
2. Nella Prima Lettura proclamata durante la Santa Messa di questa straordinaria solennità, Mosè asperge col sangue l’altare e i convocati e sancisce l’appartenenza tra Dio e il suo popolo. Quello che tra loro si instaura è, in un certo senso, un rapporto di consanguineità. Eppure, come mostra tutta la storia d’Israele, rimane l’incapacità dell’uomo di rispondere adeguatamente a Dio. Anche noi facciamo esperienza di questa incapacità a non peccare. Chi ci darà la forza di essere «perseveranti nello spezzare il pane» (cfr At 2,42-47)?
3. Abbiamo bisogno del Salvatore: «Cristo è mediatore di un’alleanza nuova, perché, essendo intervenuta la sua morte in riscatto delle trasgressioni commesse sotto la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati ricevano l’eredità eterna che era stata promessa» (Epistola, Eb 9,15). L’Epistola afferma che Gesù ha redento la morte, l’ha “svelenita” prendendola su di sé come supremo dono al Padre per amore degli uomini. In forza del Suo sacrificio reale il “per sempre” nella relazione con Dio e con l’altro ritorna effettivamente possibile. Perseveriamo nello spezzare il pane perché, attraverso la celebrazione e l’adorazione eucaristica, la Sua presenza si fa reale nonostante la nostra pochezza. Il Vangelo dell’odierna solennità innesta la radicale novità del suo sacrificio di redenzione sul ceppo del memoriale antico (cfr Mc 14, 22 e 24). Gesù istituendo l’Eucaristia ha di fatto consegnato Sé ai discepoli sacramentalmente, cioè misteriosamente ma realmente. La Sua passione, morte e risurrezione hanno compiuto storicamente e esistenzialmente, una volta per sempre, tale consegna. Il pane che è il Suo corpo indica la totalità della Sua persona, della Sua divina umanità. Il vino, che designa il sangue sottolinea il Suo sacrificio, che è sofferto e totale (fino all’ultima stilla di sangue). Nello stesso tempo il Suo sangue che è «sangue dell’Alleanza» (Mc 14,24), esprime sia il suo valore espiatorio dei peccati, sia la comunione con Dio (Alleanza), riconquistata pienamente dalla risurrezione.
4. Intal modo, mediante la piena, consapevole ed attiva partecipazione alla Santa Messa, veniamo progressivamente educati a quel “culto umanamente conveniente” che è l’offerta di tutta la nostra vita. Così, se lo riceviamo dalle Sue mani, nulla di ciò che viviamo è banale, ma tutto – ogni circostanza e ogni rapporto – viene investito dalla stessa potenza sacramentale dell’azione eucaristica.
Chiediamoci con cuore contrito: cosa ne facciamo di tale dono? Realmente desideriamo sopra ogni cosa che la nostra vita assuma questa forma eucaristica? La partecipazione all’Eucaristia ci spalanca a condividere con i nostri fratelli uomini tutti gli ambiti dell’esistenza a partire dalla liberazione inaugurata dalla passione, morte, risurrezione di Gesù Cristo. Da qui l’importanza della Domenica, richiamata con forza dal Santo Padre nella sua intensa Visita Pastorale tra noi come «giorno del Signore e, proprio in quanto tale, anche “giorno dell’uomo”, perché siamo liberi. Questa era, nel racconto della Creazione, l’intenzione originale del Creatore: che un giorno tutti siano liberi. In questa libertà dell’uno per l’altro, per se stessi, si è liberi per Dio» (Festa delle Testimonianze, 2 giugno 2012).
5. Abbiamo portato adoranti Gesù sacramentato in processione nel cuore della nostra città. Lo abbiamo fatto perché Egli benedica Milano e perché i milanesi, di nascita e di adozione, possano adorare Gesù, vero Dio e vero uomo, realmente presente nel Santissimo Sacramento: «il suo Corpo e il suo Sangue, con la sua anima e la sua divinità» (Catechismo della Chiesa Cattolica n. 1413). Col questo gesto di questa sera vogliamo visivamente ricordare a tutti che la vocazione della nostra città, laboriosa ed ospitale, è segnata in modo indelebile da questa nuova ed eterna alleanza con Dio che vive nella realtà eucaristica. Umilmente fieri e grati di appartenere al nuovo popolo di Dio che attraversa la storia abbiamo camminato seguendo il Santissimo Sacramento e professando Gesù presente e vivo, forza che rinvigorisce ogni uomo.
Anche noi, uomini cosiddetti post-secolari e post-moderni, siamo più che mai pellegrini, cioè uomini in cammino verso una meta in cui la fame e la sete del nostro cuore trovino compimento. Non rinunciamo allora al «Panis angelorum factus cibus viatorum» (Canto Lauda Sion). Perseveriamo quindi nello spezzare il pane. Amen.