“Vincere la paura con la Fede”

Redazione SME

Sinodo dei Vescovi. Presentata la bozza del Messaggio sulla nuova evangelizzazione: Consacrati e laici, siano coinvolti nell’annuncio del Vangelo.

I cristiani portino il Vangelo nel mondo con sereno coraggio, vincendo la paura con la fede e consapevoli della nostalgia di Dio racchiusa nel cuore dell’uomo: questo il fulcro del messaggio del Sinodo sulla nuova evangelizzazione, in corso in Vaticano. La bozza del documento, ancora provvisorio, è stata presentata nel corso della 18.ma Congregazione generale. Il testo verrà poi emendato e messo ai voti venerdì prossimo.

 Isabella Piro

Un’anfora vuota che attende di essere riempita da un’acqua pura che dà la vita: con questa immagine si apre la bozza del messaggio del Sinodo. Un’immagine che richiama la sete e la nostalgia di Dio racchiuse nel cuore dell’uomo contemporaneo, ma anche la missione evangelizzatrice della Chiesa ed il suo compito di andare incontro all’umanità, proprio come ha fatto Cristo con la samaritana al pozzo.

Il messaggio è ancora provvisorio, dovrà essere emendato e poi messo ai voti, nella sua versione definitiva, venerdì prossimo. Ma quello che emerge, fino ad ora, è un tono diretto, chiaro, consapevole delle difficoltà ed anche delle sfide della nuova evangelizzazione. Niente pessimismo, dunque, dicono i vescovi: tutti, consacrati e laici, siano coinvolti nell’annuncio del Vangelo. Non si tratta certamente di inventare nuove strategie di evangelizzazione, evidenzia il Sinodo, perché la Buona Novella non è un prodotto di mercato. Occorre, invece, riscoprire i metodi con cui accostare gli uomini di oggi alla vicenda di Gesù.

La bozza del messaggio chiama, quindi, in causa tutte le categorie ecclesiali e sociali – vescovi, sacerdoti, consacrati, famiglie, giovani, politici e molti altri – e a tutti rivolge parole di gratitudine e di incoraggiamento per il loro operato e per lo sviluppo integrale dell’umanità. Il documento provvisorio ribadisce anche l’importanza del dialogo interreligioso, delle opere di carità, dell’educazione e di un’evangelizzazione che parta innanzitutto dai membri stessi della Chiesa.

Inoltre, lo schema del testo guarda ai singoli continenti e per ognuno di essi offre suggerimenti ed esortazioni utili alla nuova evangelizzazione, a seconda delle realtà specifiche di ogni area geografica. Quello che conta, conclude il documento provvisorio, è che i cristiani vincano la paura con la fede ed abbiano il sereno coraggio di portare il Vangelo in tutto il mondo che, sebbene pieno di incongruenze e di sfide, resta creazione di Dio.

Halloween? No, grazie!

di Alessandro Scaccianoce

Cosa c’è dentro la zucca?

La festa di Halloween non ha origini cristiane e non ha a che fare con la festa di Ognissanti, anzi…
La celebrazione di tutti i Santi veniva inizialmente celebrata in maggio.
Nell’anno 834 venne spostata da maggio a ottobre al fine di sovrapporsi a un’antica festa celtica pagana che aveva luogo l’ultimo giorno di quel mese.
Le origini di Halloween risalgono agli antichi druidi celti, circa 2.000 anni fa.
I Celti vivevano nei territori corrispondenti oggi alla Francia, all’Inghilterra, al Galles e alla Scozia, e celebravano la vigilia del nuovo anno, il 31 ottobre, in onore di Samhain, il principe della morte.  I Celti credevano che in questo giorno gli spiriti malvagi dei morti ritornavassero per creare confusione e caos fra i viventi. La festa doveva placare Samhain e gli spiriti dei defunti che minacciavano maledizioni.
La vigilia di Samhain e altre pratiche occulte hanno dato origine a molte delle tradizioni che oggi fanno parte di Halloween.
Le origini di tale festa dunque sono strettamente connesse alla magia, alla superstizione, all’occulto e alla paura verso i morti e gli spiriti dell’oltretomba.
Gli adepti del satanismo e della magia riconoscono nel 31 ottobre uno dei giorni più importanti nell’anno: la vigilia di un nuovo anno per la stregoneria.
A causa delle sue radici e della sua essenza occulta, Halloween apre una porta all’influsso occulto nella vita delle persone. E’ proprio l’opposto della festa cristiana del Natale, festa della luce per eccellenza, in cui si celebra l’invitto “Sole di giustizia”. I druidi, infatti, in tale data festeggiavano il trionfo delle tenebre sulla luce, che segnava per loro anche la fine del lavoro nei campi.

”Festeggiare la festa di Halloween è rendere un osanna al diavolo! Il quale, se adorato, anche soltanto per una notte, pensa di vantare dei diritti sulla persona”. La condanna e’ dell’esorcista della Santa Sede, gia’ presidente dell’associazione internazionale degli esorcisti, padre Gabriele Amorth.

I macabri mascheramenti, le invocazioni apparentemente innocue altro non sarebbero, per l’esorcista, che un tributo al principe di questo mondo: il diavolo. ”Mi dispiace moltissimo che l’Italia, come il resto d’Europa, si stia allontanando da Gesù il Signore e, addirittura, si metta a omaggiare satana”, dice l’ esorcista secondo il quale ”la festa di Halloween e’ una sorta di seduta spiritica presentata sotto forma di gioco. L’astuzia del demonio sta proprio qui. Se ci fate caso tutto viene presentato sotto forma ludica, innocente. Anche il peccato non e’ piu’ peccato al mondo d’oggi. Ma tutto viene camuffato sotto forma di esigenza, liberta’ o piacere personale. L’uomo – conclude – e’ diventato il dio di se stesso, esattamente cio’ che vuole il demonio”. Intanto si diffondono di anno in anno le iniziative volte a favorire la riscoperta del significato religioso e sacrale della celebrazione di Tutti i Santi e dei fedeli defunti.

 

L’enfasi di Halloween è proprio sulla paura, sulla morte, sugli spiriti, sulla stregoneria, sulla violenza, sui costumi di demoni, etc..

In special modo i bambini sono influenzabili in questo campo, esaltando la paura, l’irrazionale e la morte, condizionando negativamente la loro emotività e sensibilità.

Tuttavia, la nostra fede ci insegna che Dio non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, d’amore e di autocontrollo” (2Timoteo 1,7).  Uno spirito di paura, pertanto, non viene da Dio.

Perchè siamo disposti a togliere il Crocifisso dalle scuole, dai tribunali e dagli ospedali, ma permettiamo una festa che inneggia al satanismo? Gesù è troppo scomodo, ma al Suo posto può entrarci chiunque e noi sappiamo bene chi entra quando si chiude la porta al Signore!
Invece che favorire il culto della notte e delle tenebre, perchè non insegnare ad essere figli della Luce, e della Luce di Cristo? Ed è quello che la Chiesa cerca di fare nella festa di Tutti i Santi, una celebrazione gioiosa del Paradiso! Anche nella commemorazione dei defunti l’atteggiamento della fede è di fiduciosa speranza, sapendo che “le anime dei giusti sono nelle mani di Dio. Nessun tormento le toccherà” (Sapienza 3,1). Nulla a che fare, quindi, con zombie, fantasmi e spiriti cattivi…

Possiamo negare – si chiederanno alcuni genitori – la festa di Halloween ai nostri bambini? Rispondiamo con un’altra domanda: forse che la “felicità” debba per forza passare per il “festeggiamento” ad ogni costo anche delle cose più futili? Ovviamente nessuno si scandalizzerà per l’innocente mascheramento di un bambino, fatto nell’ignoranza delle suddette motivazioni ideologiche. Tuttavia, non sarebbe più bello far scoprire ai bambini sentimenti di tenerezza e di pietà verso i fedeli defunti, valorizzando ciò che è proprio della nostra civiltà cristiana?

 

28 Ottobre 2012. A Biancavilla apertura dell’Anno della Fede

Redazione SME

A cinquant’anni dall’inizio del Concilio Ecumenico Vaticano II (11 ottobre 1962-2012), in comunione con la Chiesa Universale che ha aperto l’Anno della Fede l’11 Ottobre scorso e con la Chiesa diocesana di Catania che inaugurerà lo speciale anno domani, giovedì 18 ottobre, la redazione del Sito dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” si fa portavoce nel trasmettere la Solenne apertura dell’Anno della Fede nel Vicariato di Biancavilla e S. Maria di Licodia, che avrà luogo domenica 28 ottobre p.v., ore 18.30, presso la Basilica Collegiata “S. Maria dell’Elemosina” nel contesto dei Giubilei sacerdotali dei Rev.di Sacerdoti Placido Brancato (70°) e Salvatore Novello (50°). Sarà presente  S. E. Rev.ma Mons. Salvatore Gristina, Arcivescovo Metropolita di Catania.

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