Verso la Grande Festa Estiva 2013. La Lettera ai Soci SME

Presidenza SME

a tutti i Soci

Cari amici,

il tempo dell’estate ci introduce alla Grande Festa Estiva che tutta la nostra città celebra in onore della nostra Santissima Madre dell’Elemosina.
per bloogAnche quest’anno saremo chiamati, come membri dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”, a rinnovare la nostra adesione e la nostra consacrazione al Cuore Immacolato di Maria.
Il rinnovo delle nostre personali adesioni ci dà l’occasione per riflettere sul valore e sul significato della nostra appartenenza. Possiamo dire che tutti i biancavillesi nutrono un amore naturale per la Madonna dell’Elemosina. Che cosa, dunque, ci differenzia dai molti altri fedeli? È il desiderio di vivere la nostra fede in comunione con altri fratelli e sorelle accomunati sotto il manto dell’unica Madre e di dare testimonianza pubblica della nostra fede.

L’occasione del rinnovo annuale della nostra adesione all’Associazione stemma granderichiami alla mente quelle motivazioni personali che ci hanno spinto ad indossare lo scapolare per ritrovare nuovo slancio e nuovo entusiasmo. Non permettiamo mai che l’abitudine affievolisca il nostro amore, ma rinnoviamo e rinvigoriamo la nostra appartenenza proprio a partire dal sostegno di una comunità che da 11 anni è in cammino. “Nessuno può credere da solo” l’abbiamo ripetuto tante volte, in questi anni. Riscopriamo, quindi, la bellezza del nostro essere chiamati a stare insieme, nonostante le nostre differenze, per gustare la gioia della condivisione spirituale.

Copia di Copia di Madonna-ElemosinaIl contributo di ciascuno è importante perché l’Associazione diventi occasione di crescita nella fede e nell’amore. E, per quanto possibile, cerchiamo di estendere ad altri amici l’invito a far parte della nostra famiglia associativa.
Il Santo Padre Francesco, che abbiamo imparato ad amare in questi primi mesi di Pontificato, in una delle sue omelie ha commentato proprio la bellezza dello stare uniti sotto il manto della Madre della Misericordia: “In questo tempo di odio, in tempo di persecuzione, in tempo di turbolenza spirituale – ha detto Sua Santità Francesco – il posto più sicuro è sotto il manto della Madonna”. Non è un caso che il Papa richiami l’immagine della “Madonna della Misericordia”, perché proprio la misericordia è uno dei temi su cui continua a tornare.
Logo_Anno_Fede_21giugno2012“La misericordia – ha detto il Pontefice nel suo primo Angelus – cambia il mondo. Un po’ di misericordia rende il mondo meno freddo e più giusto. Abbiamo bisogno di fare esperienza di questa misericordia, di capire bene questa misericordia di Dio…”

Rimettiamo “sotto la protezione” della nostra Misericordiosissima Madre la nostra Associazione e ognuno di noi, per fare esperienza dell’amore gratuito di Dio che ci precede e ci avvolge in un abbraccio di speranza.

Cari amici, oltre gli appuntamenti legati alla festa della Madonnaapertura%20anno%20giudiziario%20-%2026%20gennaio%202008%20013 dell’Elemosina che di seguito riportiamo, prossimamente vivremo altre occasioni di fede e di comunione ecclesiale. Il 22 settembre p.v. il nostro Arcivescovo, Mons. Gristina ha espresso il desiderio di incontrarci come specifica realtà aggregativa nel contesto della Visita Pastorale a Biancavilla. Che bello essere visitati dal Pastore della diocesi, tra l’altro nostro Ecc.mo Socio Onorario! Per questo continueremo a pregare perché la visita del successore degli Apostoli porti abbondanti frutti di grazia. Più in là comunicheremo i dettagli dell’incontro.

20130316_12696_papa_francesco_9bDall’11 al 13 ottobre, poi, dopo le consuete festività patronali, prenderemo attivamente parte alle giornate romane organizzate nell’anno della fede dal Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, che vedranno riunite attorno al Santo Padre Francesco, tutte le associazioni di spiritualità mariana della Chiesa Cattolica. Sarà anche questo momento, dopo l’entusiasmante incontro con S. S. Benedetto XVI (1 agosto 2012), una ulteriore occasione per essere confermati nella fede dal successore dell’apostolo Pietro.

Nell’attesa di incontraci in queste prossime celebrazioni agostane, porgo cari e fraterni saluti.

Biancavilla, 13 luglio 2013

Per il Consiglio Direttivo
GIUSEPPE SANTANGELO
Presidente

AVVISI

Dal 16 al 24 agosto 2013 si svolgerà il Novenario di preparazione alla Grande Festa Estiva che si celebrerà domenica 25 agosto. Un Tempo di Grazia che vivremo nella preghiera e in sintonia con l’Anno della Fede, nel contesto della Visita Pastorale dell’Arcivescovo alla Comunità biancavillese e nel segno della Carità fraterna.

Alcune date del programma vedranno coinvolta la nostra Associazione in modo più intenso; per questo le sottoelenchiamo e vi invitiamo a non mancare:

GIOVEDÌ 22 AGOSTO – Giornata Eucaristica
ore 19,30 Celebrazione dei Vespri. A seguire, processione del SS.mo Sacramento per le piazze Roma e Collegiata. Adorazione Eucaristica.

 VENERDÌ 23 AGOSTO – Testimonianza di Fede
ore 18,45 Rosario, Coroncina e S. Messa.
ore 20,15 Testimonianza nell’Anno della Fede “Solo l’amore è credibile”. Gianna Emanuela Molla ci parlerà della vita e della santità della sua mamma, Santa Gianna Beretta Molla. L’incontro si svolgerà in Santuario.

 SABATO 24 AGOSTO – Giornata Associativa
ore 19,30 Celebrazione Eucaristica nella XI Giornata Associativa. Rinnovo dell’Atto di Consacrazione alla Madonna e Tesseramento. Preghiera per i Soci defunti. Accoglienza dei nuovi Soci, tra i quali il Sindaco di Biancavilla Giuseppe Glorioso.
Nel corso della S. Messa raccoglieremo generi alimentari per le famiglie bisognose. Ciascuno è invitato a contribuire liberamente, secondo le proprie possibilità.
(divisa e scapolare)
ore 20,00 Incontro-festa per tutti i Soci e le loro famiglie.

 DOMENICA 25 AGOSTO – Grande Festa Estiva
ore 19,00 MESSA PONTIFICALE in piazza Collegiata, presieduta dal nostro Arcivescovo, S. E. Mons. Salvatore Gristina.
ore 20,30 PROCESSIONE DELLA SACRA ICONA della Madonna dell’Elemosina.
(divisa e scapolare).

Si comunica inolre che è già iniziata la raccolta della quota associativa per il rinnovo delle adesioni (tesseramento 24 agosto) per l’anno associativo 2013-14. Rivolgersi al tesoriere Pippo Benina.

Benedetto e Francesco: Lumen Fidei!

Nella prima Enciclica sulla Fede del Santo Padre Francesco, ereditata dal suo predecessore Benedetto XVI, un particolare tributo alla Beata Vergine Maria, donna di fede.

Beata colei che ha creduto (Lc 1,45)

1000695_10201391443018650_1937746489_nNella parabola del seminatore, san Luca riporta queste parole con cui Gesù spiega il significato del “terreno buono”: « Sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza » (Lc 8,15). Nel contesto del Vangelo di Luca, la menzione del cuore integro e buono, in riferimento alla Parola ascoltata e custodita, costituisce un ritratto implicito della fede della Vergine Maria. Lo stesso evangelista ci parla della memoria di Maria, di come conservava nel cuore tutto ciò che ascoltava e vedeva, in modo che la Parola portasse frutto nella sua vita. La Madre del Signore è icona perfetta della fede, come dirà santa Elisabetta: « Beata colei che ha creduto » (Lc 1,45).

In Maria, Figlia di Sion, si compie la lunga storia di fede dell’Antico Testamento, con il racconto di tante donne fedeli, a cominciare da Sara, donne che, accanto ai Patriarchi, erano il luogo in cui la promessa di Dio si compiva, e la vita nuova sbocciava. Nella pienezza dei tempi, la Parola di Dio si è rivolta a Maria, ed ella l’ha accolta con tutto il suo essere, nel suo cuore, perché in lei prendesse carne e nascesse come luce per gli uomini. San Giustino Martire, nel suo Dialogo con Trifone, ha una bella espressione in cui dice che Maria, nell’accettare il messaggio dell’Angelo, ha concepito “fede e gioia”.[49] Nella Madre di Gesù, infatti, la fede si è mostrata piena di frutto, e quando la nostra vita spirituale dà frutto, ci riem-piamo di gioia, che è il segno più chiaro della grandezza della fede. Nella sua vita, Maria ha compiuto il pellegrinaggio della fede, alla sequela di suo Figlio.[50] Così, in Maria, il cammino di fede dell’Antico Testamento è assunto nella sequela di Gesù e si lascia trasformare da Lui, entrando nello sguardo proprio del Figlio di Dio incarnato.

copy_raphael_7_madonna_of_the_rose_madonna_della_rosaPossiamo dire che nella Beata Vergine Maria si avvera ciò su cui ho in precedenza insistito, vale a dire che il credente è coinvolto totalmente nella sua confessione di fede. Maria è strettamente associata, per il suo legame con Gesù, a ciò che crediamo. Nel concepimento verginale di Maria abbiamo un segno chiaro della filiazione divina di Cristo. L’origine eterna di Cristo è nel Padre, Egli è il Figlio in senso totale e unico; e per questo nasce nel tempo senza intervento di uomo. Essendo Figlio, Gesù può portare al mondo un nuovo inizio e una nuova luce, la pienezza dell’amore fedele di Dio che si consegna agli uomini. D’altra parte, la vera maternità di Maria ha assicurato per il Figlio di Dio una vera storia umana, una vera carne nella quale morirà sulla croce e risorgerà dai morti. Maria lo accompagnerà fino alla croce (cfr Gv 19,25), da dove la sua maternità si estenderà ad ogni discepolo del suo Figlio (cfr Gv 19,26-27). Sarà presente anche nel cenacolo, dopo la Risurrezione e l’Ascensione di Gesù, per implorare con gli Apostoli il dono dello Spirito Santo (cfr At 1,14). Il movimento di amore tra il Padre e il Figlio nello Spirito ha percorso la nostra storia; Cristo ci attira a Sé per poterci salvare (cfr Gv 12,32). Al centro della fede si trova la confessione di Gesù, Figlio di Dio, nato da donna, che ci introduce, per il dono dello Spirito Santo, nella figliolanza adottiva (cfr Gal 4,4-6).

Copia di Copia di Madonna-ElemosinaA Maria, madre della Chiesa e madre della nostra fede, ci rivolgiamo in preghiera.

Aiuta, o Madre, la nostra fede!
Apri il nostro ascolto alla Parola, perché riconosciamo la voce di Dio e la sua chiamata.
Sveglia in noi il desiderio di seguire i suoi passi, uscendo dalla nostra terra e accogliendo la sua promessa.
Aiutaci a lasciarci toccare dal suo amore, perché possiamo toccarlo con la fede.
Aiutaci ad affidarci pienamente a Lui, a credere nel suo amore, soprattutto nei momenti di tribolazione e di croce, quando la nostra fede è chiamata a maturare.
Semina nella nostra fede la gioia del Risorto.
Ricordaci che chi crede non è mai solo.
Insegnaci a guardare con gli occhi di Gesù, affinché Egli sia luce sul nostro cammino. E che questa luce della fede cresca sempre in noi, finché arrivi quel giorno senza tramonto, che è lo stesso Cristo, il Figlio tuo, nostro Signore!

Francesco: il parroco del mondo…

In pochi mesi si è guadagnato la simpatia e la stima di tutto il mondo. Con la semplicità dei suoi gesti e l’immediatezza delle sue parole è entrato nella vita di tanti uomini e donne che in lui riconoscono un padre, anzi un vero e proprio curato d’anime… La sua prossima visita a Lampedusa conferma la sua attenzione all’umanità che soffre.

di Alessandro Scaccianoce

E’ proprio vero: il Signore ci stupisce sempre! Egli è eterna giovinezza. Sono trascorsi meno di 4 mesi dall’elezione di Papa Francesco, ma è già possibile cogliere i frutti del suo carisma e della sua azione pastorale che ha generato grande entusiasmo presso i fedeli di tutto il mondo. Come per tutti i suoi predecessori, anche Papa Francesco è la risposta dello Spirito alle attese del momento presente. Possiamo affermare con certezza, almeno sulla base delle esperienze vissute negli ultimi cento anni, che ogni Papa è l’uomo giusto al momento giusto.

Francesco, il “Papa venuto dalla fine del mondo”, è il padre di cui la nostra umanità aveva bisogno, smarrita e senza alcun orientamento, il curato d’anime, il padre spirituale che ci dà le dritte giuste per orientarci nella vita di tutti i giorni.

Con la semplicità dei suoi gesti, in un momento storico segnato da una grave crisi di sistema e di valori, ha iniziato a richiamare il mondo all’essenziale, riproponendo il Vangelo del Signore con semplicità ed efficacia, mostrando che è l’unica strada per venire fuori da un gorgo che sembra volerci inghiottire. Agli uomini che si interrogano sulla possibilità di uscire fuori da una crisi che attraversa il pianeta in lungo e in largo, Papa Francesco annuncia che anche stavolta “il nostro aiuto viene dal Signore”.

“Semplicità” e “povertà” sembrano le sue parole d’ordine: semplicità che non vuol dire banalità di contenuti; povertà che non è pauperismo iconoclasta. Sfrondando un cerimoniale consolidato, superando le barriere – talvolta inevitabili per un Pontefice – che lo separano dal contatto umano con la gente, ha costretto tutto il mondo – soprattutto quegli osservatori che erano particolarmente attenti a evidenziare le magagne di alcuni ecclesiastici – a considerare la Chiesa per quello che è: annuncio di Cristo, buona notizia per ogni uomo. E così, mentre sui giornali si continua a leggere di disperazione, di sofferenza, di tragedie, egli stupisce tutti col suo invito controcorrente: “non fatevi rubare la speranza”.

Ma quello che davvero continua a meravigliarci è il suo tratto umano e la sua attenzione ai “piccoli”, alle “periferie dell’esistenza umana”. Con realismo ed efficacia ha invitato la Chiesa ad uscire dall’autoreferenzialità per andare a cercare “le novantanove pecorelle smarrite”, ben sapendo che nell’ovile ne è rimasta una sola…

Vi è una frase che mi ha particolarmente colpito, tra i tanti discorsi che il Santo Padre ha pronunciato in questi mesi: “Noi dobbiamo diventare cristiani coraggiosi e andare a cercare quelli che sono proprio la carne di Cristo, quelli che sono la carne di Cristo!”. In questo è emblematico il fatto che il suo primo viaggio sarà effettuato a Lampedusa, lunedì prossimo, una terra di confine dove da anni sbarcano migliaia di persone in cerca di futuro e di speranza.

Con il suo stile “anti-istituzionale” (mi si passi il termine) Papa Bergoglio ci ha costretto ad aprire gli occhi, a dilatare lo sguardo oltre il nostro angolo prospettico, a scorgere il fratello vicino, amando nella sua carne “la carne di Cristo”.

Se Cristo è il buon Pastore, Papa Francesco ne traduce la cura pastorale in modo mirabile. Egli è un “grande” parroco. Il suo stile, il suo linguaggio, la sua azione sono quelli che vorremmo vedere in ogni buon parroco: parola chiara, linguaggio semplice, tratto umano e azione efficace. Papa Francesco è il parroco del mondo.

 

 

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