MATER MISERICORDIAE ORA PRO NOBIS
Venerdì 4 ottobre
SOLENNITÀ DI MARIA SS. DELL’ELEMOSINA
ore 8,00 Colpi di cannone a salve e scampanìo.
ore 8,30 S. Messa mattutina.
ore 9,30 Pellegrinaggio in Santuario degli alunni delle scuole cittadine che offriranno generi alimentari per le famiglie bisognose della Comunità. Visita guidata della Basilica e riflessione storico-culturale sulle origini religiose di Biancavilla.
ore 10,30 Celebrazione eucaristica. Animazione a cura del Piccolo Coro “S. Giovanni Bosco” composto dagli studenti del I Circolo didattico di Biancavilla. Atto di affidamento degli alunni e degli insegnanti alla Madonna.
ore 11,00 Dal Largo del Volontario, corteo delle Associazioni di volontariato: Croce Rossa, Protezione civile Biancavilla e Adrano, ANFI e ANCI, Vigili del fuoco, Misericordia; Amministrazione comunale e Polizia municipale fino a piazza Collegiata.
ore 12,00 Presso il Sagrato della Basilica Santuario, benedizione ed apposizione della corona floreale al Simulacro della Madonna dell’Elemosina posta sul portale maggiore della Basilica, in segno di devoto omaggio alla Madre di Misericordia, a cura della squadra provinciale dei Vigili del fuoco di Catania, munita di autoscala. Lancio dei palloncini da parte degli alunni delle scuole e preghiera per la pace. Interventi di S. E. Rev.ma Mons. SALVATORE GRISTINA, Arcivescovo Metropolita di Catania in Visita Pastorale a Biancavilla, che rivolgerà un messaggio alla città e del Sindaco della Città Dott. Giuseppe Glorioso. Preghiera dell’Angelus e benedizione.
ore 18,15 S. Rosario meditato e Coroncina in onore della Madonna dell’Elemosina.
ore 19,00 dalla Chiesa del SS. Rosario, processione liturgica introitale fino alla Basilica con la partecipazione degli Ordini cavallereschi di S. Maria di Betlem, Guardie d’Onore ai Santuari Mariani e Associazioni mariane diocesane.
SOLENNE PONTIFICALE presieduto dal Rev.mo Dom BENEDETTO MARIA CHIANETTA O.S.B., Abate Ordinario emerito dell’Abbazia territoriale SS. Trinità di Cava de’ Tirreni, Salerno; con la partecipazione del Clero locale e delle Autorità Civili e Militari in grand’uniforme. Canti liturgici a cura della Corale polifonica “Regina Angelorum” – Cappella Musicale della Diocesi di Acireale diretta dal M° Riccardo Emanuele Sapienza, eseguiti per schola, soli, assemblea, archi, fiati ed organo. Accompagnamento orchestrale coordinato dal M° Giovanni Cucuccio, con la partecipazione del M° Marcello Mammoliti. All’organo: Vincenzo Benina. L’orchestra sarà composta da studenti biancavillesi presso l’Istituto Musicale “V. Bellini” di Catania. Le parti dell’Ordinario saranno tratte dalla Missa Brevis n. 7 in Do maggiore di C. Gounod; canti della “Missa B.M.V. de Elemosyna” a cura dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”. Alla processione offertoriale, raccolta di generi alimentari per le famiglie bisognose della Comunità. Al termine della liturgia, solenne traslazione dell’Icona dall’altare al Fercolo maggiore al canto del Magnificat.
ore 20,30 Processione della VENERATA E PRODIGIOSA ICONA della Madonna dell’Elemosina con la partecipazione delle varie componenti ecclesiali e delle Autorità. Al passaggio del corteo in piazza Collegiata e Roma “Cantata in onore della Bella Madre dell’Elemosina”: inni e canti mariani eseguiti a palco dall’Associazione musicale “A. Toscanini” di Biancavilla e dalla Corale “Regina Angelorum”; preghiere in vernacolo siciliano composte da Poeti biancavillesi in onore della Madonna. Fuochi pirotecnici. Prosecuzione della processione per il tradizionale percorso del centro storico. Preghiere, canti e riflessioni dall’Enciclica Lumen Fidei del Santo Padre Francesco saranno dettati a cura dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”. Dinanzi il Palazzo Comunale, omaggio floreale alla Celeste Patrona da parte del Sindaco, della Giunta e del Consiglio Comunale e invocazione per i Governanti. In piazza Annunziata, breve sosta di preghiera. In piazza Cavour, tradizionale canto alla Madre del Signore da parte delle Comunità Neocatecumenali. Al rientro in Basilica, riposizione della Sacra Icona nella Sua Cappella-Custodia al canto delle Litanie Lauretane. Preghiera di supplica e benedizione conclusiva.
IL 65° ANNIVERSARIO DELL’INCORONAZIONE DELLA MADONNA DELL’ELEMOSINA
Alla fine della seconda guerra mondiale il popolo di Biancavilla desiderò ringraziare la Madonna dell’Elemosina per lo scampato pericolo dai bombardamenti. L’iniziativa fu promossa dal Prevosto Benedetto Portal che raccolse un chilo d’oro e ottantamila lire offerti dai fedeli. Fu Monsignor Gaetano Messina a portare a compimento l’opera del suo predecessore. Il 29 agosto 1948, a conclusione delle celebrazioni estive, l’Icona della Madonna venne accolta dal popolo in festa che potè ammirarne le splendide fattezze riportate alla luce dopo i lavori di restauro. Il Capitolo Vaticano fissò al 3 ottobre la data del solenne Rito di incoronazione.
I festeggiamenti ebbero inizio il 26 settembre, con un settenario di predicazione a cura di padre Giovanni Guaschino di Genova. Il sabato vigilia della festa, si tenne una conferenza sul restauro dell’Icona e domenica 3 ottobre 1948 con inizio alle 16 si tenne il Sacro Rito d’Incoronazione sul sagrato della chiesa, presieduto dall’Arcivescovo di Catania, Monsignor Carmelo Patanè. Intervennero cinque Vescovi di alcune diocesi vicine, numerosi sacerdoti e i chierici del Seminario di Catania, nonché autorità civili, militari e numerosi fedeli anche dei paesi vicini. Dopo la lettura del decreto Vaticano, lo scampanio e i fuochi d’artificio, Monsignor Patanè benedisse la corona d’oro e la pose sul capo della Vergine. La Sacra Icona fu portata in processione per le vie del centro storico. In quell’occasione il Sindaco di Biancavilla, Salvatore Uccellatore, pronunciò l’Atto di Consacrazione della Città al Cuore Immacolato della Madonna dell’Elemosina.
Il paese e il percorso della processione venne adornato per l’occasione con oltre 5.000 lampade elettriche, anche il campanile e la facciata della chiesa Madre vennero illuminati a festa. Un particolare impianto di amplificazione permise la trasmissione della cerimonia non solo nella piazza Collegiata e nelle vie circostanti, ma anche nella piazza principale di Adrano e di Santa Maria di Licodia.
“… popolo di Biancavilla, nelle pagine più belle della tua storia scrivi ancora questo: in una delle epoche più travagliate della storia del mondo, in un momento tragico, in cui la Vergine Santissima salvò il mondo e l’Italia dalla sua rovina fatale, il popolo di Biancavilla, riconoscente per i benefici ineffabili di questa grande Regina, volle esternare il palpito della sua fede possente nel rito solenne della incoronazione della sua VENERATA e MIRACOLOSA immagine..”
Questi benefici si perpetuano e si rinnovano ancora sulla nostra comunità, nonostante le infedeltà e la tiepidezza che spesso segnano la nostra fede. La memoria dell’Incoronazione dell’Icona della Madonna dell’Elemosina è occasione per ritrovare la nostra storia e le nostre radici, guardando con fiducia al nostro futuro, fiduciosi dell’aiuto di una tanto prodigiosa Madre.
Oggi il ricordo di San Zenone, primo patrono di Biancavilla
di Alessandro Scaccianoce
Come da programma, ieri sera si è svolta a Biancavilla la processione per l’omaggio floreale e l’offerta della cera ai Santi Patroni. Il corteo si è snodato dalla chiesa dell’Idria ed è giunto alla Basilica Santuario, dove sono stati omaggiati i Santi Patroni: fiori e candele per Maria Santissima dell’Elemosina, San Placido e San Zenone. Un gesto semplice per impetrare protezione sulla città di Biancavilla e sui suoi abitanti. In Basilica sono state esposte le reliquie dei Santi martiri Placido e Zenone.
Oggi la comunità fa memoria di San Zenone, il soldato martire del IV secolo la cui devozione fu portata a Biancavilla dagli esuli greco-albanesi, che fondarono la città sul finire del 1400.
San Zenone fu uno dei tanti militari che rimasero vittime dell’ultima e più grande persecuzione dell’impero romano nei confronti dei cristiani, avviata da Diocleziano nel 302 e proseguita fino al 311. Le misure persecutorie colpirono anche membri dell’esercito imperiale, la cui influenza politica era in continua ascesa in un periodo in cui si facevano sempre più forti le pressioni dei popoli barbari ai confini dell’Impero. Tali misure stabilivano, in particolare, che i soldati che non avessero sacrificato all’imperatore fossero degradati dal rango militare e che gli venissero confiscati tutti i loro beni. Nei casi più gravi le pene – come per il nostro Zenone – potevano arrivare perfino alla morte. Diocleziano, lo ricordiamo, aveva avviato una profonda riforma amministrativa dell’Impero e puntava molto sulla fedeltà dell’esercito all’imperatore, come garanzia per l’unità della macchina burocratica. In un contesto in cui era inconcepibile la separazione tra la sfera religiosa e la sfera politica, il mancato rispetto delle divinità tradizonali era identificato con la mancanza di lealtà nei confronti dell’imperatore e della Res Publica. Per questi motivi i cristiani vennero ritenuti rei del “Crimen religionis” (mancato rispetto della religione tradizionale) e del “Crimen lesae majestatis” (rifiuto del culto all’imperatore).
Una storia così antica e così significativa rende particolarmente interessante la figura del nostro San Zenone, che con il suo sacrificio ha attestato il primato e la libertà della coscienza sopra ogni forma di imposizione. Con la sua vita ha mostrato la verità di quanto l’imperatore Costantino avrebbe sancito nell’Edito di Milano del 313: “Nessuno può essere costretto a professare una religione contro la sua volontà”. Fu l’initium libertatis dell’occidente, l’affermazione – rivoluizionaria – che vi è un ambito dinanzi quale le istituzioni statali devono arrestarsi.
A san Zenone, figura un po’ dimenticata dai biancavillesi, si può guardare con notevole interesse anche oggi. Fedele nell’adempimento dei suoi doveri civili, ha testimoniato il primato di Dio sopra ogni calcolo e interesse, testimoniando una libertà d’animo più forte di ogni paura e minaccia.
Gli annali di Biancavilla – lo ricordiamo – riconducono la festa di San Zenone al 14 febbraio, tradizionale data dell’arrivo degli esuli albanesi nei campi di Callìcari.
Per ulteriori info sulla vita di San Zenone si veda anche: http://santamariaelemosina.wordpress.com/2012/02/14/nutrendoci-delleucaristia-noi-veniamo-cristificati-perche-il-primo-martire-e-cristo/
Da domani sera le celebrazioni in onore della Madonna, con la solenne traslazione dell’Icona bizantina e il canto dei Primi Vespri di Maria SS. dell’Elemosina. Il 4 , 5 e 6 ottobre, poi, tutto come da tradizione.
AugurandoVi buone feste con i nostri Santi Patroni, a nome di tutta la Redazione, Vi segnaliamo questo video, davvero ben fatto, che illustra alcuni momenti salienti delle festività patronali di Biancavilla, realizzato da Placido Palermo.