Gesù o Barabba: da che parte vogliamo stare?
Redazione SME
Ieri il Papa Francesco all’Angelus ha pronunciato parole ispirate che suonano come un profetico messaggio per la nostra comunità biancavillese in questo particolare momento. Richiamiamo di seguito alcuni passaggi:
«Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! (Gv 1,29). Gesù è venuto nel mondo con una missione precisa: liberarlo dalla schiavitù del peccato, caricandosi le colpe dell’umanità. In che modo? Amando. Non c’è altro modo di vincere il male e il peccato se non con l’amore che spinge al dono della propria vita per gli altri».
«La massa enorme del male viene tolta e portata via da una creatura debole e fragile, simbolo di obbedienza, docilità e di amore indifeso, che arriva fino al sacrificio di sé. L’agnello non è un dominatore, ma è docile; non è aggressivo, ma pacifico; non mostra gli artigli o i denti di fronte a qualsiasi attacco, ma sopporta ed è remissivo. E così è Gesù! Così è Gesù, come un agnello».
«Che cosa significa per la Chiesa, per noi, oggi, essere discepoli di Gesù Agnello di Dio? Significa mettere al posto della malizia l’innocenza, al posto della forza l’amore, al posto della superbia l’umiltà, al posto del prestigio il servizio… Noi cristiani dobbiamo fare questo».
Queste parole vorremmo che arrivassero a tutti i nostri concittadini, specialmente ai più giovani, per meditare sulla possibilità di edificare una comunità in cui ciascuno possa vivere la propria esistenza con dignità e libertà.
Non è con la violenza e la sopraffazione che si afferma il valore dell’uomo. Lo ha affermato con chiarezza cristallina il Beato Padre Puglisi: “coloro che vivono e si nutrono di violenza hanno perso la dignità umana. Sono meno che uomini, si degradano da soli, per le loro scelte, al rango di animali”.
Non si tratta di essere rassegnati o di “fare i buoni”, ma di volere il bene vero per noi stessi. Spetta a noi decidere che uomini vogliamo essere. Il future dipende anche dalle nostre scelte di ogni giorno. Perché il bene e il male che facciamo si ripercuotono sulla nostra esistenza ma anche su quella di coloro che ci stanno accanto.
Nel Maggio 1993 dalla Valle dei Templi di Agrigento il Beato Giovanni Paolo II ebbe a dire: “Questo popolo siciliano è un popolo talmente attaccato alla vita…non può vivere sempre sotto la pressione di una civiltà contraria, di una civiltà della morte. Qui ci vuole una civiltà della vita. Nel nome di Cristo crocifisso e risorto, di questo Cristo che è Via, Verità e Vita, mi rivolgo ai responsabili: convertitevi! Un giorno verrà il giudizio di Dio!“.
Cari giovani concittadini, quale futuro vogliamo per noi stessi e per la nostra città? Vogliamo davvero vivere in una società che affermi la legge del più forte, quella della jungla? O vogliamo edificare una città libera in cui ciascuno possa seguire i propri sogni, nutrire i propri affetti e realizzarsi umanamente nella bellezza dell’amore vissuto, ricevuto e donato?
Ancora Padre Puglisi diceva con chiarezza: “Non è da Cosa Nostra che potete aspettarvi un futuro migliore”.
La criminalità uccide, ci toglie la libertà e la possibilità di guardare con speranza al domani.
“Seguire Gesù ci rende più liberi e più gioiosi“, ci dice Papa Francesco.
Davanti a Pilato la folla ha scelto Barabba, che era un brigante, rifiutando Gesù e il suo amore. Ha scelto Barabba, ritenendolo più degno di vivere! Ha scelto Barabba, ritenendolo un vero eroe, un modello di vita. Ma Barabba è morto. La violenza non ha altro destino che la tomba. Gesù, invece, è vivo! Perché solo l’amore vince e vive! Gesù è quell’uomo vero e autentico a cui dovremmo cercare di assomigliare.
Non ci sono altre strade: la violenza o l’amore; Barabba o Gesù. Da che parte vogliamo stare?
Il Signore abbia misericordia di noi!
Dopo i tragici fatti dei giorni scorsi, nel dolore che avvolge la Comunità di Biancavilla e nello sgomento che ci sovrasta, riteniamo di voler rivolgere a Dio questa preghiera di liberazione, sostenuti dalla nostra misericordiosa Madre.
Dall’Angelus del Santo Padre Francesco del 15 settembre 2013: “Se noi viviamo secondo la legge “occhio per occhio, dente per dente”, mai usciamo dalla spirale del male. Il Maligno è furbo, e ci illude che con la nostra giustizia umana possiamo salvarci e salvare il mondo. In realtà, solo la giustizia di Dio ci può salvare! E la giustizia di Dio si è rivelata nella Croce: la Croce è il giudizio di Dio su tutti noi e su questo mondo. Ma come ci giudica Dio? Dando la vita per noi! Ecco l’atto supremo di giustizia che ha sconfitto una volta per tutte il Principe di questo mondo; e questo atto supremo di giustizia è proprio anche l’atto supremo di misericordia. Gesù ci chiama tutti a seguire questa strada: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso» (Lc 6,36). Io vi chiedo una cosa, adesso. In silenzio, tutti, pensiamo… ognuno pensi ad una persona con la quale non stiamo bene, con la quale ci siamo arrabbiati, alla quale non vogliamo bene. Pensiamo a quella persona e in silenzio, in questo momento, preghiamo per questa persona e diventiamo misericordiosi con questa persona. [silenzio di preghiera]. Invochiamo l’intercessione di Maria, Madre della Misericordia”.
INVOCAZIONE DI MISERICORDIA E PREGHIERA DI LIBERAZIONE
Dio Onnipotente, solo Tu sei santo, solo Tu sei il Signore che ha creato i cieli ed ha plasmato la terra, non c’é altro Dio all’infuori di Te! Ai tuoi piedi ti chiediamo perdono per tutte le volte che non Ti abbiamo riconosciuto come il Signore della nostra vita e per tutte le volte che non Ti abbiamo messo al primo posto rispetto a tatti gli altri valori terreni. Padre, abbi pietà di noi peccatori!
Ci siamo allontanati da Te. Solo Tu sei il Signore della nostra vita, umili e pentiti Ti chiediamo di spezzare tutte le catene che ci tengono legati al male e ci impediscono di godere la libertà che hai promesso ai tuoi figli. Per questo nel Nome di Gesù, nel quale ogni ginocchio si piega nei cieli, sulla terra e sotto terra, per intercessione di Maria Santissima, Regina di tutti i Santi, del coro degli Angeli con a capo S. Michele, che ha messo in fuga chi voleva essere come Dio, Ti chiediamo, o Padre, di ordinare che satana con tutti i suoi angeli ribelli vengano legati alla Croce di Gesù perché non possano più nuocere alla nostra comunità.
Per il sacramento del Battesimo che ci ha resi tuoi figli, della Cresima che ci ha confermati nella tua grazia, della Confessione che ci perdona da ogni peccato, dell’Eucaristia che ci rende partecipi del Corpo di Gesù, Ti chiediamo di spezzare ogni legame che ci allontana da Te e se permane in noi, nelle nostre famiglie e nella nostra città qualche legame iniquo che ci assoggetta a satana, ora sia vanificato e reso impotente per il Nome Santo di Gesù, per le sue piaghe, per il suo Sangue e la sua morte in Croce che ci ha liberati da ogni schiavitù del peccato.
Ti lodiamo e Ti ringraziamo, Dio nostro, che per il tuo Amore paterno ci hai chiamato in Cristo Gesù a diventare tuoi figli. Ti preghiamo con tutto il cuore:
Padre Nostro,
liberaci dal maligno.
Amen.
GLORIOSA MATER CHRISTI: LA S. MESSA SOLENNE E IL CONCERTO DI CAPODANNO
Ieri in Basilica Santuario, celebrata la S. Messa vespertina e recitato l’Atto di affidamento alla Madonna presso l’altare della Celeste Patrona; presentati brani spirituals, corali e arie natalizie della tradizione musicale locale e internazionale. Tutto in onore della Vergine Santissima nel giorno della solennità della Gran Madre di Dio.
di Giuseppe Sant’Elena
“Nel primo giorno del nuovo anno civile, la pace ha il volto di Maria che tiene fra le braccia Gesù, vera pace. La Scrittura ci invita allo stupore mentre udiamo ciò che si dice del Bambino. Sono gli altri che parlano di lui e non la Madre. All’inizio del nuovo anno, il Volto di Dio è il Volto di un Bambino, Volto che risplende su di noi, Bambino che nasce come un nuovo anno”. Con queste parole ha avuto inizio ieri sera presso la Basilica Santuario di Biancavilla il Concerto di Capodanno promosso dall’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” per onorare la Madre del Signore nel giorno della Solennità di Maria SS. Madre di Dio e 47ma Giornata Mondiale della Pace.
L’occasione del nuovo anno, ha inoltre dato la possibilità all’Associazione mariana biancavillese di formulare ai Soci con le loro famiglie e alla Comunità ecclesiale tutta, gli auguri più fervidi per un anno ricco di gioia nel “Vangelo di salvezza”. Dopo la Celebrazione eucaristica, animata dall’Associazione e con i canti eseguiti dalla Corale Polifonica “Maria SS. del Rosario” di Adrano (composta da 45 elementi), la stessa Corale, nata nel 2007 come esperienza educativa all’interno dell’omonimo oratorio adranita, ha tenuto il Concerto. Il Coro è stato sapientemente diretto da Dario Vinci, cultore della musica polifonica. Ad accompagnare con l’organo a canne, l’ottimo Vincenzo Benina, studente di “Organo e Composizione Organistica” presso l’Istituto Musicale “V. Bellini” di Catania dove nel 2008 ha conseguito la Licenza di solfeggio e teoria musicale. L’evento è stato introdotto da Alessandro Scaccianoce che ha illustrato la tematica della sarata. I brani presentati si sono ispirati agli spirituals, corali e arie natalizie della tradizione musicale locale e internazionale. Tra i canti che hanno riscosso un particolare riconoscimento dell’assemblea menzioniamo: La famosa “Kumbaya”, “Angel dal ciel disceso”, lauda filippina di G. Ancina, “Stella Splendens”, composta in Francia in onore della Vergine di Montserrat e “Ipharadisi/Siyahamba”, della tradizione sudafricana. Un notevole contributo per gli arrangiamenti musicali è stato fornito da Don Alfio Conti, sacerdote e compositore adranita, già direttore del Coro. Al Concerto era presente un gran numero di pubblico composto da membri dell’Associazione, fedeli fermatisi dopo la partecipazione alla Messa, e diverse persone giunte per l’occasione da Adrano, Belpasso e dalla Parrocchia “Beato Card. Dusmet” in Misterbianco con il parroco don Ambrogio Monforte. Un messaggio spirituale e di augurio è stato inoltre formulato al pubblico dal Prevosto, don Pino Salerno. La serata è stata chiusa da un momento di Agape fraterna e di brindisi augurale per il nuovo anno offerto dall’Associazione promotrice dell’evento ai Coristi e a tutti gli intervenuti. Per il presidente dell’Associazione, Giuseppe Santangelo, il Concerto di Capodanno, è stato un evento realizzato a coronamento delle diverse iniziative di carità, cultura e fraternità proposte per i tempi di Avvento e Natale; occasione inoltre per tutti per riflettere sulla bellezza e la gioia del dono della fede ricevuta e professata.