MEMORIA GRATA

Prossimi appuntamenti dell’Ottobre Sacro 2019

Oggi la festa liturgica di Maria SS. dell’Elemosina. Come sancito dalla Congregazione per il Culto divino nel 1981 le chiese sorelle della Collegiata di Catania e di Biancavilla celebrano in questo giorno la festa della loro titolare.
Domani a Biancavilla si farà memoria del 60° anniversario della proclamazione a Santuario Mariano della chiesa madre. Al termine della Messa, celebrata nella chiesa del Rosario, si svolgerà un piccolo corteo fino alle porte della Basilica per un breve momento di preghiera.

Subito dopo, verrà intitolata a Sara Galizia la sala operativa all’interno della Sede della Caritas parrocchiale della matrice in via G. Verdi. La professoressa Galizia, devotissima della Madre dell’Elemosina, scomparsa il 4 ottobre dell’anno scorso, proprio nel giorno della festa ottobrina della Madonna dell’Elemosina, dopo una lunga malattia vissuta con fede cristiana, ha lavorato per anni nel gruppo Caritas, servendo i poveri con amore e nel nascondimento.

Infine, domenica 13 ottobre, la conclusione delle celebrazioni patronali, con l’omaggio ai Santi Patroni che saranno esposti tutti e tre insieme sul sagrato della Basilica in ricordo di quel momento di preghiera tanto intenso vissuto dai biancavillesi il 6 ottobre 2018 presso il campo sportivo a poche ore dopo il sisma che ha scosso la città.

I Santi Patroni saranno esposti sul sagrato e la Comunità animerà un momento di preghiera al termine della Messa, ancora celebrata nella piccola chiesa del Rosario.
Si tratta di appuntamenti significativi per questo Ottobre Sacro 2019 che tengono viva la memoria dei tanti segni di grazia e di benevolenza ricevuti dal Signore.

 

 

CON MARIA E I SANTI MARTIRI, A UN ANNO DAL TERREMOTO

Erano le 2.34 del 6 ottobre 2018 quando una forte scossa di terremoto (di magnitudo 4.8 ML) scosse la città di Biancavilla.
In ricordo di quell’evento che ha fatto tremare la città e i cuori, alle due e mezza di stamattina il Prevosto don Agrippino Salerno ha celebrato una Santa Messa nella chiesa del Rosario in ringraziamento ai Santi Patroni per la protezione sperimentata in quella occasione.


“Il terremoto oltre la terra ha scosso i nostri cuori, facendoci capire ciò che veramente è essenziale: la vita. E grazie a Dio nessuna vita è stata attaccata dal terremoto. Solo case, scuole, chiese. Ma le strutture si ricostruiscono, col tempo. Le vite umane no” ha detto il Prevosto nella sua omelia.


Don Pino ha fatto riferimento anche alle difficoltà logistiche che hanno caratterizzato la comunità cittadina in questo anno, come i doppi turni per i ragazzi delle scuole, qualche volta mettendo a dura prova la tenuta sociale:
“Iniziamo adesso un tempo nuovo, dopo la ricostruzione di case, scuole e chiese. Ma i nostri cuori sono restaurati? Questa è la domanda che dobbiamo porci. Restauriamo, fratelli, la nostra vita sull’esempio di Maria, Madre dell’Elemosina, e dei santi Placido e Zenone”.


Molti fedeli hanno affollato la chiesa del Rosario: segno che il terremoto ha lasciato un ricordo molto forte nella memoria di tanti.


La Celebrazione ha ricordato anche il momento di preghiera vissuto il 6 ottobre 2018 al campo sportivo con i tre Santi Patroni, quando la comunità si è ritrovata veramente unita in una preghiera densa di paura e preoccupazione per il futuro: “Il terremoto – ha detto don Pino – ci ha fatto sperimentare la nostra fragilità e precarietà. Abbiamo bisogno dell’aiuto del Signore nella nostra vita, anche se spesso ci illudiamo di poterne fare a meno”.

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