Papa Francesco e la preghiera del Rosario insieme ai Santuari del Mondo
Sabato 30 maggio, alle ore 17.30, Papa Francesco presiederà la recita del Santo Rosario dalla “Grotta di Lourdes”, nei Giardini Vaticani.
La celebrazione sarà trasmessa in mondovisione e coinvolgerà alcuni tra i più grandi Santuari dei cinque continenti.
Insieme, dunque, nel tempo della pandemia, per invocare il soccorso e la Misericordia di Maria Santissima e affidare al Signore l’umanità intera così duramente provata.
Ad ispirare la preghiera, guidata dal Santo Padre, sarà un passo degli Atti degli Apostoli: “Assidui e concordi nella preghiera, insieme con Maria” (At 1, 14).
La Comunità del Santuario mariano di Biancavilla, si unirà spiritualmente a questo momento di preghiera dalla zona “Sberno nord” dove sarà presente l’icona della Vergine Santissima dell’Elemosina, pellegrina tra le famiglie di alcuni quartieri della città.
“LA BELLEZZA DI PREGARE IL ROSARIO A CASA”
Si conclude oggi l’iniziativa delle MILLE AVE MARIA ALLA MADONNA DELL’ELEMOSINA, promossa dall’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”.
Da domani, la nuova iniziativa per il mese di maggio: SOTTO LA TUA PROTEZIONE, ogni giorno Rosario alle 18 in diretta facebook sulla pagina Madre di Misericordia.
Il 26 marzo scorso avevamo avviato l’iniziativa delle Mille Ave Maria alla Madonna dell’Elemosina: 20 corone del Rosario, da recitarsi fino al 13 aprile, per un totale, appunto, di mille Ave Maria: un modo per dare senso a questo tempo di quarantena, segnato dalla pandemia del Coronavirus, valorizzando la preghiera tradizionale del Rosario in casa, nelle famiglie.
Grazie al coinvolgimento di diverse famiglie, l’iniziativa è stata prolungata fino al 30 aprile.
Questo periodo è stato inaugurato dal Rosario per l’italia, che i Vescovi italiani hanno pregato il 25 marzo scorso, nella solennità dell’Annunciazione del Signore, e si conclude opportunamente con la consacrazione dell’Italia a Maria, il 1° maggio, voluta dai Pastori della Chiesa che è in Italia.
In questo periodo in cui siamo stati privati della possibilità di celebrare insieme l’Eucaristia, questa modalità di preghiera ci ha consentito di sentirci uniti e di sperimentare una profonda comunione spirituale, nel nome di Maria, Madre di Misericordia.
Abbiamo fatto delle nostre case dei piccoli focolari di preghiera, dei piccoli santuari, officiati dalle nostre famiglie. Diverse le intenzioni di preghiera che sono state segnalate, da presentare insieme alle intenzioni di ciascuna famiglia.
Ogni casa ha allestito un angolo di preghiera, che ha accompagnato la famiglia fino alla Pasqua e in questi prime settimane seguenti.
Alle famiglie si sono aggiunte alcune comunità parrocchiali e alcuni sacerdoti che hanno animato la preghiera in questo tempo.
Il 25 aprile scorso, Papa Francesco ha inviato a tutta la Chiesa una lettera sul mese di maggio, tradizionalmente dedicato alla devozione a Maria, in cui dice:
“È tradizione, in questo mese, pregare il Rosario a casa, in famiglia. Una dimensione, quella domestica, che le restrizioni della pandemia ci hanno “costretto” a valorizzare, anche dal punto di vista spirituale. Perciò ho pensato di proporre a tutti di riscoprire la bellezza di pregare il Rosario a casa nel mese di maggio”.
In queste parole, ci è sembrato proprio di ritrovarci. Perché in questi lunghi 40 giorni abbiamo davvero potuto sperimentare le bellezza della preghiera, fatta in casa, ma non da soli, valorizzando la “dimensione domestica” della nostra fede.
Di fronte alla richiesta del Papa di valorizzare la preghiera del Rosario anche per il mese maggio, proporremo una nuova modalità.
Dal 1° maggio, la preghiera sarà alle 18 in diretta facebook sulla pagina Madre di Misericordia, cercando di coinvolgere altre famiglie e comunità ecclesiali, nella nuova modalità denominata SOTTO LA TUA PROTEZIONE.
Unitamente alla sua lettera, infatti, il Papa ha inviato due preghiere alla Madonna, che ci invita a recitare al termine del Rosario, in cui si sviluppa l’antica invocazione di protezione alla nostra Madre del cielo.
Preghiera a Maria
O Maria, Tu risplendi sempre nel nostro cammino come segno di salvezza e di speranza.
Noi ci affidiamo a Te, Salute dei malati, che presso la croce sei stata associata al dolore di Gesù, mantenendo ferma la tua fede.
Tu, Salvezza del popolo romano, sai di che cosa abbiamo bisogno e siamo certi che provvederai perché, come a Cana di Galilea, possa tornare la gioia e la festa dopo questo momento di prova.
Aiutaci, Madre del Divino Amore, a conformarci al volere del Padre e a fare ciò che ci dirà Gesù, che ha preso su di sé le nostre sofferenze e si è caricato dei nostri dolori per condurci, attraverso la croce, alla gioia della risurrezione. Amen.
Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio. Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta.
Preghiera a Maria
«Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio».
Nella presente situazione drammatica, carica di sofferenze e di angosce che attanagliano il mondo intero, ricorriamo a Te, Madre di Dio e Madre nostra, e cerchiamo rifugio sotto la tua protezione.
O Vergine Maria, volgi a noi i tuoi occhi misericordiosi in questa pandemia del coronavirus, e conforta quanti sono smarriti e piangenti per i loro cari morti, sepolti a volte in un modo che ferisce l’anima. Sostieni quanti sono angosciati per le persone ammalate alle quali, per impedire il contagio, non possono stare vicini. Infondi fiducia in chi è in ansia per il futuro incerto e per le conseguenze sull’economia e sul lavoro.
Madre di Dio e Madre nostra, implora per noi da Dio, Padre di misericordia, che questa dura prova finisca e che ritorni un orizzonte di speranza e di pace. Come a Cana, intervieni presso il tuo Figlio Divino, chiedendogli di confortare le famiglie dei malati e delle vittime e di aprire il loro cuore alla fiducia.
Proteggi i medici, gli infermieri, il personale sanitario, i volontari che in questo periodo di emergenza sono in prima linea e mettono la loro vita a rischio per salvare altre vite. Accompagna la loro eroica fatica e dona loro forza, bontà e salute.
Sii accanto a coloro che notte e giorno assistono i malati e ai sacerdoti che, con sollecitudine pastorale e impegno evangelico, cercano di aiutare e sostenere tutti.
Vergine Santa, illumina le menti degli uomini e delle donne di scienza, perché trovino giuste soluzioni per vincere questo virus.
Assisti i Responsabili delle Nazioni, perché operino con saggezza, sollecitudine e generosità, soccorrendo quanti mancano del necessario per vivere, programmando soluzioni sociali ed economiche con lungimiranza e con spirito di solidarietà.
Maria Santissima, tocca le coscienze perché le ingenti somme usate per accrescere e perfezionare gli armamenti siano invece destinate a promuovere adeguati studi per prevenire simili catastrofi in futuro.
Madre amatissima, fa’ crescere nel mondo il senso di appartenenza ad un’unica grande famiglia, nella consapevolezza del legame che tutti unisce, perché con spirito fraterno e solidale veniamo in aiuto alle tante povertà e situazioni di miseria. Incoraggia la fermezza nella fede, la perseveranza nel servire, la costanza nel pregare.
O Maria, Consolatrice degli afflitti, abbraccia tutti i tuoi figli tribolati e ottieni che Dio intervenga con la sua mano onnipotente a liberarci da questa terribile epidemia, cosicché la vita possa riprendere in serenità il suo corso normale.
Ci affidiamo a Te, che risplendi sul nostro cammino come segno di salvezza e di speranza, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria. Amen.
STABAT MATER DOLOROSA: L’ADDOLORATA AI PIEDI DEL CROCIFISSO
Per la Settimana Santa al tempo del “Coronavirus”, eccezionalmente traslata in Basilica la statua dell’Addolorata.
In considerazione della situazione di straordinaria emergenza sanitaria, che impedisce lo svolgimento dei tradizionali riti della Settimana Santa, il simulacro della Madonna Addolorata è stato traslato in Basilica dove è esposto ai piedi del SS. Crocifisso.
Com’è noto, quest’anno, in via straordinaria e senza precedenti, tutte le manifestazioni della Settimana Santa sono state annullate. Anche la “Cerca” dell’Addolorata, del Venerdì Santo mattina, non avrà luogo.
Il popolo devoto di Maria rimarrà in casa, come disposto dal Governo. Il Prevosto Parroco, don Agrippino Salerno, ha voluto tuttavia offrire ai fedeli il segno della Madre Addolorata ai piedi del Crocifisso. Per tale ragione, il simulacro della Madonna è stato traslato dalla chiesa del Purgatorio all’interno della Basilica Santuario, dove è stato posto ai piedi del Crocifisso monumentale. Qui resterà esposto in questi giorni e, attraverso la tv locale e i social, verranno offerti ai fedeli diversi momenti di preghiera per vivere insieme con Maria, e attraverso il suo sguardo, addolorato ma non disperato, la passione salvifica di Gesù.
Commenta il Prevosto: “Il tradizionale lungo cammino dell’Addolorata, quest’anno, sarà soltanto spirituale. Ci muoveremo col cuore sui passi di Maria, perché ci aiuti a stare ai piedi della croce, per imparare a vivere nella fede e nella confidenza in Dio anche questa difficile prova che ci è data di vivere”.
All’altare del Crocifisso sarà esposta anche la Reliquia della S. Croce del Signore.
Venerdì Santo 10 aprile, in occasione della Liturgia della Passione, al posto dell’antico rito della “scisa ‘a cruci”, per il segno dell’Adorazione della Croce sarà utilizzato il grande Crocifisso posto all’inizio della navata di sinistra della Basilica. Nel corso della Celebrazione, una particolare preghiera sarà rivolta alla Vergine Addolorata per tutte le persone che stanno soffrendo a causa del Covid-19. La Liturgia verrà trasmessa in diretta dalla Basilica Santuario “S. Maria dell’Elemosina” a partire dalle ore 20,30 su Video Star (Canale 193) e in streaming su www.videostar.tv e www.starnews.tv.
La statua in cera dell’Addolorata è tradizionalmente protagonista della mattina del Venerdì Santo di Biancavilla, per la lunga processione (denominata “‘a cerca”) che dalle 6 del mattino prosegue fino alle 12, con tappa nelle parrocchie, nelle chiese rettorili, negli istituti religiosi, negli ospedali e nelle case di cura. La processione, ricca di piccoli momenti significativi, in cui ciascuno rende a suo modo il proprio omaggio alla Vergine Addolorata, ha il suo momento culminante alle 12 con l’ingresso in Basilica, in cui si commemora la scena evangelica della crocifissione di Gesù, con Maria ai suoi piedi.
Alcune volte, nel corso degli anni, la processione dell’Addolorata è stata interrotta dalla pioggia o non ha avuto luogo per il maltempo (ad esempio nel 1994). Gli storici ricordano che la processione del Venerdì Santo fu annullata nel 1859 per il pericolo di un attentato nei confronti dei “civili” del paese da parte dei contadini nell’ambito della contesa per le terre demaniali (la cosiddetta “congiura dell’Addolorata”). Non risulta, invece, che sia stata sospesa in tempo di guerra.
Oh Madunnuzza nostra, ‘Ddulurata,
ca cci hai l’occhi luciti di chiantu,
unni vai, sta matina, svinturata,
mentri ca gghiorna lu Venniri a Ssantu?
Tra scuru e lustru nesci, Madunnuzza,
ti fazzu cumpagnia, si ti piaci.
Talìu a tia e vidu ‘a m’a matruzza…
ti staiu vicinu e trovu paci.
Versi tratti da ‘A matina do’ Vennir’ a’ Ssantu, di Pippo Ventura.