In pellegrinaggio a Catania con la Madonna dell’Elemosina
3 ottobre 1948-2018
Per celebrare il 70° anniversario dell’incoronazione della Madonna dell’Elemosina, il 3 ottobre prossimo l’Icona benedetta della Vergine della Misericordia sarà recata in pellegrinaggio a Catania, dove sarà esposta solennemente all’interno della Basilica Cattedrale.
Il ricordo dello storico evento per la comunità di Biancavilla, che ricorda la grande cerimonia dell’incoronazione del 3 ottobre 1948, decretata dal Capitolo Vaticano e realizzata dall’allora Arcivescovo Patanè, coincide quest’anno con il 26° anniversario della consacrazione episcopale di Mons. Salvatore Gristina, Arcivescovo Metropolita di Catania, che ha chiesto di poter avere la Madonna nella Chiesa Cattedrale per celebrare la ricorrenza.
Tutti i fedeli biancavillesi sono invitati a gioire e a partecipare a questo momento di comunione fraterna con la comunità ecclesiale diocesana riunita attorno al suo Pastore sotto lo sguardo della Bella Madre dell’Elemosina.
L’Icona sarà esposta in Basilica Cattedrale dalle 16 del pomeriggio.
Alle 17 i fedeli biancavillesi guideranno la preghiera del Rosario.
Alle 18 l’Arcivescovo presiederà la solenne Concelebrazione Eucaristica.
Per facilitare la partecipazione dei fedeli è disponibile un servizio di trasporto in pulman con partenza da piazza Roma alle ore 15 di mercoledì 3 ottobre. Il ritorno è previsto in serata. Costo: euro 6,00. Per prenotazioni, rivolgersi presso la Basilica Santuario di Biancavilla – Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” (coniugi Lina e Pippo Benina).
Indulgenza plenaria in occasione dell’Anniversario dell’Incoronazione dell’Icona di Maria SS. dell’Elemosina
Il 25 luglio 2018 la Penitenzieria Apostolica, su mandato di Papa Francesco, ha concesso alla Basilica Santuario “S. Maria dell’Elemosina” di Biancavilla l’Indulgenza plenaria. L’Indulgenza può essere ottenuta da tutti i fedeli che visiteranno il Santuario dal 17 agosto al 31 ottobre 2018, partecipando alle celebrazioni mariane per il 70° anniversario dell’Incoronazione dell’Icona della Madonna dell’Elemosina, venerandone l’immagine, o almeno vi sosteranno in preghiera per la Sicilia e la sua vocazione cristiana, per le vocazioni sacerdotali e religiose e per la famiglia umana.
Cos’è l’Indulgenza?
Il termine “indulgenza” significa benevolenza, clemenza, misericordia, perdono. Nella dottrina e nell’insegnamento della Chiesa, l’indulgenza è “la remissione dinanzi a Dio della pena temporale meritata per i peccati, già perdonati quanto alla colpa, che il fedele, a determinate condizioni, acquista per se stesso o per i defunti mediante il ministero della Chiesa, la quale, come dispensatrice della redenzione, distribuisce il tesoro dei meriti di Cristo e dei Santi” (Catechismo della Chiesa Cattolica, Compendio n° 312).
Pena significa penitenza, opera di riparazione; temporale significa che è da compiersi mentre viviamo in questa terra. Nel peccato, infatti, occorre distinguere la colpa dalla pena che ne deriva. La colpa consiste nella perdita della comunione di vita con Dio – peccato grave – o nell’affievolimento della comunione con Dio – peccato veniale – e nel preferire se stessi o altre creature a Dio e ai propri doveri. La colpa esige la pena riparatrice, secondo il principio: nessuna colpa senza pena. Il sacramento della Riconciliazione rimette la colpa e la pena eterna, ma non sempre rimette del tutto la pena temporale dovuta ai peccati sia mortali, già rimessi, sia veniali. Qualora la pena temporale dovuta ai peccati non venga del tutto scontata nella vita presente con la penitenza e le opere buone, la giustizia divina esige che sia espiata nell’altra vita, in Purgatorio. Le indulgenze parziali e plenarie sono un mezzo assai efficace e alla portata di tutti per evitare le punizioni che discendono dai nostri peccati e le pene del Purgatorio.
L’indulgenza può essere parziale o plenaria a seconda che liberi in parte o in tutto dalla pena temporale dovuta per i peccati (CDC, can. 993) e può essere applicata anche alle anime dei defunti. In questo caso si tratta di indulgenza plenaria “ad instar Iubilaei”, ovvero come quella che si acquista in occasione del Giubileo. Le condizioni per lucrare le indulgenze sono: confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera per le intenzioni del Sommo Pontefice.
Nel Decreto non si trascurano gli anziani, gli ammalati e quanti per grave necessità sono impossibilitati a recarsi fisicamente in Santuario. Anche per loro è possibile attingere al perdono divino pregando dinanzi ad una piccola immagine della Madonna dell’Elemosina, confessandosi e comunicandosi, e offrendo a Dio le proprie sofferenze per il bene della Chiesa. Si tratta di una grande occasione di grazia per tutta la comunità ecclesiale di Biancavilla, da cui poter attingere frutti di fede, speranza e carità. Nel Decreto sono ricordati il Clero, i Religiosi e le Religiose, le Confraternite e le Associazioni religiose, e tutti i fedeli cristiani.
PENITENZIERIA APOSTOLICA
Prot. N. 969/18/I
Beatissimo Padre,
Salvatore Gristina, Arcivescovo Metropolita di Catania, facendo volentieri sua la supplice lettera di Don Agrippino Salerno, Prevosto Parroco della Basilica Collegiata, sotto il titolo di Santa Maria dell’Elemosina, presso la città di Biancavilla, nel territorio dell’Arcidiocesi di Catania, riferisce la notizia che i Canonici del Capitolo e il Clero della città, i Religiosi, uomini e donne, i membri delle Confraternite e di altre Associazioni, i pii fedeli si preparano a celebrare degnamente il settantesimo anniversario da quando, per mandato del Rev.mo Capitolo del Vaticano, la Sacra Icona della celeste Patrona è stata incoronata con un diadema in oro.
Infatti, affinché il prossimo evento sia accolto degnamente, verrà offerta opportuna catechesi e abbondanza dei mezzi di santificazione, soprattutto i sacramenti della Santissima Eucaristia e della Penitenza, dai quali è lecito aspettarsi frutti di vita nella fede, nella speranza e nella carità, informati alla norma del Vangelo, fino a condurli a maggior perfezione.
Per questo motivo, saranno promosse funzioni sacre peculiari, pellegrinaggi e altre iniziative di devozione e di approfondimento della dottrina religiosa. Affinché inoltre da queste celebrazioni mariane i fedeli ottengano frutti spirituali più abbondanti, l’Eccellentissimo Vescovo implora il dono delle indulgenze dal giorno 17 agosto fino al giorno 31 ottobre, da conseguire come per il Giubileo. E Dio ecc.
25 luglio 2018
La PENITENZIERIA APOSTOLICA, su mandato del Santo Padre Francesco, concede volentieri l’indulgenza plenaria alle solite condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera per il Sommo Pontefice), ai fedeli veramente penitenti e mossi da carità, da lucrarsi come per il Giubileo, che potranno applicarla anche alle anime dei fedeli del Purgatorio nella forma del suffragio, se visiteranno l’icona della Beata Vergine Maria dell’Elemosina in forma di pellegrinaggio e se parteciperanno ai riti sacri, da determinarsi con il consenso dell’Ecc.mo Arcivescovo, o almeno per un congruo periodo di tempo offriranno a Dio preghiere per la fedeltà della Sicilia alla vocazione cristiana, per le vocazioni sacerdotali e religiose e per la difesa dell’istituzione della famiglia umana concludendo con la preghiera del Padre nostro, il Credo e invocando la Vergine Maria.
Anziani, malati, e tutti coloro che per grave motivo non possono uscire di casa, ugualmente potranno conseguire l’indulgenza plenaria, avendo distacco da qualsiasi peccato e con l’intento di adempiere nel più breve tempo possibile le tre condizioni normali (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera per il Sommo Pontefice), se, in presenza di una piccola immagine della Patrona celeste, si uniranno spiritualmente alle funzioni giubilari, offrendo le loro preghiere e i loro dolori o gli inconvenienti della propria vita all’amore misericordioso di Dio, per mezzo di Maria.
Affinché, dunque, possa essere conseguito l’accesso al perdono divino per mezzo delle chiavi della Chiesa, perché ciò possa più facilmente ottenersi grazie alla carità pastorale, questa Penitenzieria prega premurosamente il Prevosto Parroco, con i suoi confratelli canonici, che sia disponibile con cuore pronto e generoso per la celebrazione della Penitenza e porti con frequenza la Santa Comunione ai malati.
Il presente Decreto ha validità in questa ricorrenza. Nonostante qualunque disposizione contraria.
Mauro Card. Piacenza, Penitenziere Maggiore
Cristoforo Nykiel, Reggente
PENITENZIERIA APOSTOLICA
Prot. N. 970/18/I
DECRETO
La PENITENZIERIA APOSTOLICA, in virtù delle facoltà ad essa concesse per specialissimo privilegio dal Santo Padre in Cristo e Signore Nostro Francesco, per Divina Provvidenza Papa, all’Eccellentissimo e Reverendissimo Padre Signor Salvatore Gristina, Arcivescovo Metropolita di Catania, benignamente concede che, nel Settantesimo anniversario da quando nella Collegiata chiesa parrocchiale di Santa Maria dell’Elemosina, nella città di Biancavilla, per disposizione del Capitolo Vaticano, è stata incoronata la sacra icona della Beata Vergine Maria, nel giorno da stabilirsi a beneficio dei fedeli, dopo aver celebrato il Divino Sacrificio, presso lo stesso santuario mariano, dal Beato Paolo PP. VI elevato alla dignità di Basilica Minore, impartisca al Prevosto Parroco, alle Dignità, ai Canonici, al Diacono, ai Religiosi, ai membri delle Confraternite e di altre pie Associazioni, e a tutti i fedeli presenti, che veramente penitenti e mossi da carità avranno preso parte ai sacri riti, la Benedizione Papale con annessa l’lndulgenza plenaria, da conseguire alle consuete condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera per il Sommo Pontefice).
I fedeli che riceveranno la Benedizione Papale con devozione, anche se, per una circostanza ragionevole, non abbiano preso parte fisicamente ai sacri riti, purché li abbiano seguiti, mentre si svolgevano, per mezzo di strumenti televisivi o radiofonici, con pia intenzione di mente, conseguiranno l’indulgenza plenaria, a norma di legge.
Nonostante qualunque disposizione contraria.
Dato a Roma, dalla sede della Penitenzieria Apostolica, il giorno 25 del mese di Luglio nell’anno dell’Incarnazione del Signore 2018.
Mauro Card. Piacenza, Penitenziere Maggiore
Cristoforo Nykiel, Reggente
70° Anniversario dell’Incoronazione dell’Icona di Maria SS. dell’Elemosina
Nel 1948 toccava al prevosto Gaetano Messina il grande onore di portare a compimento il voto unanime dei biancavillesi di poter incoronare la sacra immagine della propria patrona e protettrice, dopo secoli di materna intercessione sperimentata dai fedeli.
Tale desiderio si poté avverare negli anni successivi al secondo conflitto bellico, grazie anche alla solerzia dell’arcivescovo di Catania Carmelo Patanè che unì la sua voce a quella delle autorità biancavillesi presso il “Venerabile Capitolo della Basilica Vaticana”, presieduto dall’arciprete-cardinale Federico Tedeschini. Lo stesso Patanè si recò personalmente a Roma e portò il singolare “decreto capitolare” che provava pienamente l’antichità del culto e la “fama dei miracoli” della Madonna di Biancavilla venerata sin dalla fine del secolo XV sotto il titolo di Maria Santissima dell’Elemosina.
Pertanto, il popolo unanime, si dispose a celebrare la solennità dell’incoronazione, fissata il 3 ottobre 1948, costituendo così una larga commissione per la raccolta dei fondi.
Circa tre milioni di lire furono raccolti e messi a disposizione per adornare di lampade elettriche le vie principali del comune, per illuminare la facciata e il campanile della Matrice; altoparlanti furono installati per ascoltare con agio il sacro rito non solo nella piazza di Biancavilla ma anche nelle piazze di Adrano e S. Maria di Licodia. Furono cinque i vescovi siciliani che intervennero alla celebrazione che ha avuto luogo sul sagrato della Chiesa Madre-Collegiata, molti i sacerdoti che non hanno fatto mancare la loro presenza, come anche i canonici della locale Collegiata e della Cattedrale di Catania con a capo l’arcivescovo Patanè che incoronò la sacra effigie alla presenza di un popolo in festa. Il solenne Pontificale, in chiesa, sfarzosamente parata, fu celebrato dal vescovo di Caltanissetta Giovanni Iacono, con l’assistenza dei chierici del seminario metropolitano.
Il sindaco di Biancavilla Salvatore Uccellatore, grande devoto della Madonna, assieme al prevosto Messina fu l’anima dei festeggiamenti e, dopo una unanime deliberazione del Consiglio Comunale del 28 settembre 1948, lesse pubblicamente l’“Atto di Consacrazione” del Popolo di Biancavilla al cuore immacolato della B.V. dell’Elemosina.
La Madonna dell’Elemosina, dunque, venne solennemente incoronata con decreto del Capitolo Vaticano nel 1948, mentre il Bambin Gesù ebbe la sua corona regale il 26 agosto 1961. La Riza è stata rifatta negli anni 1978-‘79 dall’artista veneziano Franco Mazzucco sul modello dell’originale che venne trafugato nel febbraio del 1979. Lavori di restauro e di rifinitura del prezioso manufatto sono stati portati al temine nel luglio 2014; quando è stata terminata la ricca cornice barocca, la raggiera d’argento e il “Fanone del Bambino”. Nel contempo sono stati aggiunti e ri-sistemati i preziosi ex-voto donati nel tempo da parte di autorità ecclesiastiche, Ordini cavallereschi e Popolo.