Accogliamo con gioia la notizia della nomina del nuovo Arcivescovo Metropolita di Catania da parte del Santo Padre Francesco
Accogliendo la rinuncia presentata da Mons. Salvatore Gristina, per raggiunti limiti di
età, Papa Francesco ha nominato Mons. Luigi Renna, nuovo Arcivescovo Metropolita di Catania.
Di Minervino Murge, il nuovo arcivescovo è nato a Corato (Ba) il 23 gennaio 1966. È stato ordinato presbitero il 7 settembre 1991 per il clero di Andria.
Proprio da Andria proveniva Mons. Felice Regano, che fu Vescovo di Catania dal 1839 al 1861.
Eletto alla sede vescovile di Cerignola – Ascoli Satriano il 1° ottobre 2015, Mons. Renna è stato ordinato vescovo il 2 gennaio 2016.
Dal 2021 è anche presidente della commissione CEI per i problemi sociali e del lavoro.
In questi anni si è distinto per il suo impegno nella promozione della legalità e nella lotta alla criminalità.
La comunità della Basilica Santuario di Biancavilla con il Prevosto Parroco e i fedeli dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”, con animo grato al Signore, affidano nella preghiera alla Madre della Misericordia il nuovo Pastore della Chiesa di Catania e ringraziano Mons. Salvatore Gristina per il generoso impegno di questi anni a servizio della Chiesa etnea.
Preghiamo sin d’ora per il nuovo Arcivescovo LUIGI: a lui il Signore doni salute, sapienza e forza per il rinnovamento della Chiesa di Catania perché possa far echeggiare, come Maria, il canto della salvezza nel cuore di ogni uomo.
Ci suonano familiari alla nostra spiritualità ecclesiale e mariana le indicazioni che Mons. Renna ha dato all’inizio del Sinodo, voluto da Papa Francesco, indicando Maria come Madre ed immagine della Chiesa, icona del cammino sinodale: “Maria – ha affermato mons. Renna il 18 ottobre scorso – dopo l’annuncio dell’angelo, alzatasi, si mette in fretta in viaggio verso i monti di Giuda. La giovane madre di Nazareth si mette in piedi, nella postura di chi è risorto, perché raggiunto dalla Grazia di Cristo; si mette in cammino con la premura di chi non si lascia vincere dalla pigrizia e dalla paura dei disagi del viaggio; affronta non una strada facile ma montuosa”. Raggiungere Elisabetta, per Maria, significa farsi voce del cantico del “Magnificat”, “il canto della sinodalità – secondo mons. Renna – perché ci fa scoprire che il Signore è presente nelle promesse compiute nella Parola, nei Sacramenti, nella storia delle nostre città, nei poveri, nella nostalgia di casa del figliol prodigo”.
Benvenuto Eccellenza, la attendiamo con l’entusiasmo dei figli per camminare insieme sulle strade che lo Spirito Santo ci indicherà, con la docilità e la sollecitudine della Vergine Maria!