Redazione SME
Era il 31 luglio 1981 quando la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti approvava l’Ufficiatura e la Messa propria della Madonna dell’Elemosina, e indicava il 10 ottobre come data in cui celebrare la festa liturgica in Suo onore.
E oggi, 10 ottobre 2017, come ogni anno, i fedeli biancavillesi si sono riuniti presso la Basilica Santuario dove è stata celebrata la S. Messa dal prevosto don Pino Salerno, presso l’Altare che per tutto l’anno custodisce la Sacra Effigie.
La liturgia è stata animata dai membri dell’Associazione “SME”, con all’organo il maestro Vincenzo Benina. “La Vergine Santissima in questo particolare giorno accoglie nel suo Santuario il suoi figli, che ancora una volta a Lei si stringono devotamente per affidarle le gioie e i dolori”.
Con queste parole don Pino ha iniziato la sua omelia, ricordando le grazie speciali che la Madonna ha concesso negli scorsi mesi. Come, infatti, dimenticare i frutti portati dal Giubileo della Misericordia vissuto a Biancavilla con particolare impegno, come la nascita dell’oratorio parrocchiale;
le innumerevoli attività caritative che giornalmente si portano avanti; le manifestazioni culturali; la presenza di personalità che, venute in pellegrinaggio dalla Sede di Pietro alla Vergine dell’Elemosina, ci hanno riconfermati nella fede: ultimi in ordine di tenpo S. E. Mons. Rino Fisichella, durante la scorsa Grande Festa Estiva, e Mons. Guido Marini il 4 ottobre scorso.
“La festa liturgica del 10 ottobre – ha concluso don Pino – deve diventare l’impegno che ogni biancavillese si pone per domandarsi in che modo si è comportato da “figlio”, nei confronti di una Madre che accoglie, ascolta e asciuga le lacrime”, con riferimento alla presenza del reliquiario della Madonna delle Lacrime di Siracusa a Biancavilla dal 2 al 4 ottobre scorso e i momenti di spiritualità vissuti per rilanciare il messaggio di conversione che la Vergine diede a Fatima un secolo fa.
Dopo l’Omelia il Gruppo parrocchiale dei Ministranti “S. Luigi Gonzaga”, guidati da Giuseppe Sant’Elena, come ormai da recente tradizione in questa giornata, ha rinnovato davanti la Madonna dell’Elemosina, il parroco, i vari operatori pastorali presenti, l’impegno di servire all’altare per il nuovo anno liturgico-pastorale.
Dopo la benedizione solenne è stata recitata l’Orazione alla Madonna dell’Elemosina, e col popolare inno “madre d’amore” si sono concluse ufficialmente le celebrazioni mariane 2017 che hanno tra l’altro visto la presenza dell’Icona in altri centri della Diocesi di Catania.
Dopo la liturgia, l’Icona è stata “spogliata” dalla preziosa Riza che l’aveva ricoperta nei giorni di festa, e ricollocata nella sua edicola, meta quotidiana di devozione e preghiera.
Foto: G. Marchese – Ass. SME