Redazione SME
Il Papa Francesco sta vivendo in queste ore il suo viaggio apostolico in Georgia.
All’inizio e alla fine della S. Messa di oggi, allo Stadio “M. Mekshi” di Tbilisi, Papa Francesco ha attraversato due volte la “porta santa” della Misericordia, fatta costruire dall’amministratore apostolico di origini venete monsignor Giuseppe Pasotto a Rustavi, in Georgia, in attesa che il comune dia il permesso per costruire una nuova chiesa cattolica. La porta della chiesa non costruita può essere considerata un simbolo delle striscianti tensioni anti-cattoliche ancora esistenti in Georgia.
Fatto significativo anche per la comunità biancavillese è stato, come già annunciato ieri, quando il Santo Padre ha attraversato la porta, in cui in una delle due ante è stata raffigurata in basso rilievo e in bella vista, l’Icona della Madonna dell’Elemosina di Biancavilla, rielaborata attraverso il logo giubilare “Mater Misericordie”, opera del grafico Giovanni Stissi, che come si ricorderà ha fatto il giro del mondo.
Il logo è stato richiesto all’autore dall’amministrazione apostolica del Caucaso (che serve spiritualmente le comunità cattoliche in Georgia e Armenia) per fare “coppia” col logo ufficiale del Giubileo della Misericordia.
Un altro segno, quello Georgiano, di attenzione da parte della Chiesa universale alla Madre della Misericordia e alla stessa comunità di Biancavilla.Anche nell’Incontro pomeridiano del Papa con gli assistiti e con gli operatori delle Opere di carità della Chiesa al Centro di assistenza dei Camilliani, presente nel palco papale un grande logo della “Mater Misericodiae”.