In mostra nel Santuario mariano giubilare di Biancavilla, 14 opere scultoree per contemplare nell’arte la Misericordia di Dio.
Redazione SME
Vivere l’Anno Santo della Misericordia sotto lo sguardo della Madonna dell’Elemosina, Madre della Misericordia, costituisce per la comunità biancavillese un privilegio del tutto speciale, che impegna a valorizzare al massimo il tempo di grazia straordinario che è il Giubileo della Misericordia. Tale occasione, infatti, ha messo in moto l’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”, di concerto con la Prepositura parrocchiale, per una serie di iniziative spirituali, caritative e culturali volte a valorizzare la realtà del Santuario mariano biancavillese, nel desiderio di farne un centro di spiritualità per approfondire la verità dell’amore misericordioso di Dio per l’uomo e, alla scuola della Madre della Tenerezza, rispondere all’invito del Signore: “Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso” (Lc 6,36).
Tra le varie proposte culturali si colloca l’itinerario di sculture contemporanee “IN CHARITATE CORPORIS AC SPIRITUS” che è stato inaugurato la sera di sabato scorso, 30 aprile, per rimanere fruibile fino al 20 novembre prossimo, chiusura del Giubileo. Un evento che, a partire da una matrice artistico-culturale, ingloba a pieno titolo caratteri spirituali e caritativi.
Gli artisti che hanno aderito all’iniziativa, coadiuvati dallo scultore Salvatore Mazzone, sono: Orazio Ardini, Teresa Balsamo, Piermanuel Cartalemi, Pippo D’Angelo, Alfio Cottone, Paolo Guarrera, Giuseppe Mazzaglia, Salvatore Messina, Mario Restifo, Pietro Terzo, Francesca Tita, Innocenzo Torrisi, Luca Zuppelli oltre allo stesso Mazzone.
Alla serata di sabato, che ha dato il via alla manifestazione culturale, è intervento il noto storico e critico d’arte, Paolo Giansiracusa che ha lodato l’iniziativa, evidenziandone l’alta valenza artistico-culturale. Brevi Interventi sono stati anche tenuti dal prevosto, don Pino Salerno; dal Presidente dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”, Giuseppe Santangelo e da Salvatore Mazzone, curatore della mostra d’arte contemporanea.
Nella bolla di indizione del Giubileo, papa Francesco scrive: “È mio vivo desiderio che il popolo cristiano rifletta durante il Giubileo sulle opere di misericordia corporale e spirituale. Sarà un modo per risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma della povertà e per entrare sempre di più nel cuore del Vangelo, dove i poveri sono i privilegiati della misericordia divina. La predicazione di Gesù ci presenta queste opere di misericordia perché possiamo capire se viviamo o no come suoi discepoli” (Misericordiae Vultus n. 15).
Accogliendo questa esortazione, quindi, è nata l’idea dell’itinerario di meditazione attraverso il linguaggio antico e sempre nuovo dell’arte, da sempre coltivato nella Chiesa come “Biblia pauperum”.
Nelle quattordici rappresentazioni plastiche, distribuite nelle navate laterali della Basilica, il fedele-visitatore da sabato scorso, avrà la possibilità di contemplare le sette opere di misericordia corporale e le sette di misericordia spirituale realizzate secondo lo stile e la sensibilità propria ad ogni artista.
La bimillenaria tradizione spirituale e catechetica della Chiesa vede nelle opere di misericordia la via per praticare l’amore che sa comprendere la miseria dell’uomo e contribuire al suo riscatto. Riscoprire, infatti, le opere di misericordia corporale e quelle spirituali significa per i cristiani riconoscere nel fratello povero, solo, straniero… il volto sofferente del Cristo, come ammonisce Gesù stesso nel vangelo: “Qualunque cosa avete fatto ai più piccoli, lo avete fatto a me”, (Mt 25,40).
L’auspicio è che quanti giungeranno in Santuario, arricchito dal dono dell’indulgenza plenaria, culla della devozione alla Theotokos Elèusa, trovino un “Oasi di Misericordia”, da realizzare tramite sostegno solidale e proposta evangelica di verità. Quella “Verità” che Benedetto XVI, nella speciale udienza riservata in Vaticano ad una delegazione dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” del 19 ottobre 2015, ben coniugava con la “Misericordia”: “La misericordia – afferma Papa Ratzinger – è autentica se risponde alla verità dell’uomo. Se non faccio un gesto conforme alla verità, non aiuto il fratello che ha bisogno. Come dice il salmo: misericordia e verità si incontreranno… Voi devoti della Madonna dell’Elemosina, imparate da Maria la vera misericordia”.
La serata si è conclusa con la distribuzione ai presenti del catalogo illustrativo della mostra, patrocinato dal Comune di Biancavilla e rilegato in una bella veste grafica.
Al prof. Giansiracusa e a tutti gli artisti, è stata data la possibilità di ammirare da vicino l’Icona della Vergine SS. dell’Elemosina, che per l’occasione è stata fatta discendere sul piano presbiterale tramite l’argano meccanico. La posa per una foto-ricordo e la distribuzione di riproduzioni dell’Icona mariana, hanno chiuso la manifestazione.
Dalla Lettera agli Artisti di Benedetto XVI – 21 Novembre 2009 “Cari Artisti, avviandomi alla conclusione, vorrei rivolgervi anch’io, come già fece il mio Predecessore, un cordiale, amichevole ed appassionato appello. Voi siete custodi della bellezza; voi avete, grazie al vostro talento, la possibilità di parlare al cuore dell’umanità, di toccare la sensibilità individuale e collettiva, di suscitare sogni e speranze, di ampliare gli orizzonti della conoscenza e dell’impegno umano. Siate perciò grati dei doni ricevuti e pienamente consapevoli della grande responsabilità di comunicare la bellezza, di far comunicare nella bellezza e attraverso la bellezza! Siate anche voi, attraverso la vostra arte, annunciatori e testimoni di speranza per l’umanità! E non abbiate paura di confrontarvi con la sorgente prima e ultima della bellezza, di dialogare con i credenti, con chi, come voi, si sente pellegrino nel mondo e nella storia verso la Bellezza infinita! La fede non toglie nulla al vostro genio, alla vostra arte, anzi li esalta e li nutre, li incoraggia a varcare la soglia e a contemplare con occhi affascinati e commossi la méta ultima e definitiva, il sole senza tramonto che illumina e fa bello il presente”.