Domenica 3 aprile a Biancavilla il pellegrinaggio dell’UNITALSI al Santuario della Madonna dell’Elemosina in occasione della solennità della Divina Misericordia. Emozioni e sentimenti di una mattinata straordinaria.
Redazione SME
Mani che accarezzano e che spingono carrozzine, che asciugano sudore o sorreggono il passo; ruote che solcano la pietra lavica, al posto di gambe ferite o invecchiate, incapaci di muoversi, eppure mosse dalla forza della vita. E’ stato uno spettacolo (nel senso della meraviglia che è stata per gli occhi) di misericordia il pellegrinaggio delle dame e dei barellieri dell’UNITALSI, con i loro assistiti, che si è svolto domenica 3 aprile al Santuario Giubilare di Biancavilla, nella solennità della Divina Misericordia. Presenti le sottosezioni di Paternò e Catania, con i gruppi di Adrano, S. Maria di Licodia, Belpasso e Ragalna.
Un lungo corteo di carrozzine ha inaugurato la giornata, con la processione che si è snodata dalla chiesa del Rosario fino al Santuario della Madonna dell’Elemosina, dove è stata celebrata la Santa Messa, officiata dal Prevosto Don Agrippino Salerno, e animata dai volontari.
“La misericordia vera è quella vissuta accanto a chi soffre – ha detto don Pino. D’altra parte, da questi nostri fratelli e sorelle impariamo il valore della sofferenza e del sacrificio come offerta per il bene dell’umanità”. E rivolgendosi ai numerosi infermi e diversamente abili presenti ha aggiunto: “Oggi la nostra basilica splende di una bellezza inusuale per noi: siete voi le pietre preziose che rendono più bello e luminoso questo tempio. Grazie per la vostra testimonianza!”. Ai presenti è stata impartita la benedizione con le reliquie del Beato Cardinale Giuseppe Benedetto Dusmet, esposte in Santuario in occasione della solennità.
È la prima volta che si svolge a Biancavilla un raduno diocesano degli Unitalsiani, i volontari che accompagnano tradizionalmente gli ammalati nei principali Santuari internazionali. Per molti di loro è stata la prima visita alla città di Biancavilla e al Santuario: “Per un momento ci è sembrato di essere a Lourdes – ha commentato una dama. Abbiamo respirato la stessa atmosfera di preghiera e di intimità fraterna”. D’altra parte, i volontari hanno mostrato con la concretezza dei loro gesti cosa vuol dire compiere gesti di misericordia, una misericordia che abbraccia chi è in difficoltà, per ricevere il centuplo già su questa terra. Questa, come dice Papa Francesco, è “la misericordia che può cambiare il mondo”, che annulla le distanze e abbatte le barriere, che ci rende fratelli di Gesù e figli dell’unico Padre misericordioso.
A coordinare i volontari è stato il Dott. Salvatore Allegra, responsabile della Sottosezione di Paternò, che all’inizio della liturgia ha espresso i suoi ringraziamenti al Prevosto e all’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” per l’invito.
Dopo le foto di gruppo, i pellegrini si sono recati presso l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice dove hanno consumato il pranzo e trascorso il pomeriggio in fraternità.