Sabato 6 febbraio, primo sabato di mese, si sono inaugurati in Basilica Santuario gli eventi per vivere a Biancavilla il Giubileo degli Ammalati nell’Anno Santo della Misericordia.
Redazione SME
Sabato scorso, primo sabato di mese, Don Antonio De Maria, Direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “S. Luca” di Catania, ha celebrato la S. Messa per la numerosa assemblea liturgica presente in Santuario, presso l’altare della Madonna dell’Elemosina.
Subito dopo, ha avuto luogo, ai piedi dell’Icona della Vergine Santissima un incontro-testimonianza sul messaggio del Santo Padre Francesco per la 24ma Giornata Mondiale del Malato che avrà come tema “Affidarsi a Gesù misericordioso come Maria: Qualsiasi cosa vi dica, fatela” (Gv 2,5) . L’evento è stato voluto dalle Associazioni “Maria SS. dell’Elemosina” e “CittAccessibile” di Biancavilla.
Nel suo intervento, don De Maria ha sottolineato come “Parlare di misericordia al cospetto della Madonna dell’Elemosina, in questo Santuario che ne custodisce l’Icona, è veramente un dono e una grazia… Come dice il Papa: abbiamo sempre bisogno di contemplare il mistero della misericordia. È fonte di gioia, di serenità e di pace. È condizione della nostra salvezza”. In particolare, don De Maria ha evidenziato il rapporto tra malattia e misericordia che trova nell’atto supremo del sacrificio di Cristo la sua fonte e il suo culmine. Misericordia: è l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro… Misericordia: è la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato. “Visitare gli infermi”, ha aggiunto il relatore, vuol dire certamente compiere un atto di misericordia, ma che non deve fermarsi ad un momento sentimentale e di compassione, ma deve diventare fare spazio nella nostra vita al mistero dell’altro, per un’accoglienza vera e integrale.
All’incontro ha preso parte anche la Dott.ssa Paola Scandura, psicologa, che ha messo in luce gli elementi di inserimento e i criteri di accoglienza delle persone disabili nelle realtà sociali ed ecclesiali. La psicologa ha sottolineato la necessità di superare le paure che solitamente accompagnano i cosiddetti “normodotati” nel relazionarsi con i “diversamente abili”: si tratta di paure che si superano soltanto attraverso la conoscenza e la frequentazione. In questo senso, ha detto, le prime barriere da abbattere sono quelle che costruiamo nella nostra testa e nel nostro cuore. A chiudere la conferenza, l’appassionata testimonianza di Carmelo Mazzaglia, direttore dell’Associazione “CittAccessibile”, che ha parlato della sua esperienza personale e del suo modo di far fronte alla disabilità. Carmelo, in particolare, ha richiamato l’attenzione dei presenti sull’autonomia possibile delle persone disabili, sul loro pieno inserimento anche nelle realtà ecclesiali. A conferma di questo suo desiderio e progetto, giovedì prossimo, nell’ambito della solenne Celebrazione Eucaristica per il Giubileo degli Ammalati, sull’altare della Basilica Santuario di Biancavilla saranno presenti a fare servizio liturgico tra i ministranti anche alcuni ragazzi in carrozzina.
Al termine dell’Incontro ai relatori è stata offerta una riproduzione dell’Icona della Madonna dell’Elemosina.