Nella festa di S. Giovanni Bosco, la Famiglia salesiana di Biancavilla annuncia il pellegrinaggio giubilare nel Santuario della Madonna dell’Elemosina il prossimo 24 maggio, giorno dedicato all’Ausiliatrice dei Cristiani.
Redazione SME
“Giovannino Bosco, il povero contadino dei Becchi, dopo 200 anni riesce ancora a chiamare a se una festante moltitudine di gente, in particolare bambini e giovani; e se riesce a farlo così bene a Biancavilla, figuriamoci nel mondo!”. Sono state queste le parole conclusive della festa in onore di S. Giovanni Bosco celebrata a Biancavilla il 1 febbraio scorso, pronunciate da Suor Maria Vella FMA, direttrice dell’istituto salesiano biancavillese, e da Giuseppe Sant’Elena, collaboratore dell’istituto. Quella del 2016 è stata una festa che rimarrà impressa, in primis per il contesto giubilare che si sta vivendo nella “Città mariana” di Biancavilla. La famiglia salesiana tutta, ha ufficialmente annunciato che compirà il proprio pellegrinaggio in Santuario, ai piedi della Vergine SS.ma dell’Elemosina il 24 maggio, nel giorno della festa della Beata Vergine Maria Aiuto dei Cristiani, patrona della Congregazione fondata da Don Bosco; ma proprio nei giorni della festa del santo fondatore si è voluto dare un segno particolare: tutti i gruppi salesiani, ex-allieve, cooperatori, scolari, maestre, famiglie, giovani e suore, a turno, hanno varcato la soglia del santuario a seguito della “croce giubilare”, ormai simbolo dei pellegrinaggi a Biancavilla nell’anno santo, acquisendo l’indulgenza plenaria come stabilito dal Santo Padre Francesco per il Giubileo della Misericordia. A presiedere le celebrazioni eucaristiche sono stati Don Calogero Montanti SdB, vicario dell’ispettoria sicula “S. Paolo”, e don Paolo Cicala; a loro è stata donata una riproduzione della Madonna dell’Elemosina, a significare un legame nel tempo, fisico e spirituale, con la cittadina etnea.