Sabato 2 gennaio in Santuario un incontro con testimonianze sul tema dell’emergenza umanitaria dei profughi.
Redazione SME
La prima iniziativa culturale dell’anno 2016 per il Giubileo della Misericordia, promossa nel Santuario Giubilare di Biancavilla dall’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”, ha avuto come tema una delle più significative opere di misericordia corporale: “Alloggiare i pellegrini”. Un’esortazione che oggi risuona particolarmente forte soprattutto in riferimento all’emergenza umanitaria collegata al fenomeno delle emigrazioni di masse di persone dal sud del mondo verso la nostra Europa.
Il tema è stato affrontato in modo semplice ed essenziale, a partire dalle due testimonianze qualificate. In occasione della sua presenza a Biancavilla, sabato 2 gennaio Monsignor Antonio Suetta, Vescovo della Diocesi di Ventimiglia-Sanremo, e del Maresciallo Roberto Rapisarda, Comandante della Stazione dei Carabinieri di Biancavilla.
Mons. Suetta ha offerto la sua testimonianza raccontando in particolare il lavoro svolto nell’estate scorsa con la Caritas diocesana per far fronte all’emergenza umanitaria collegata alla chiusura delle frontiere da parte della Francia.
“Gli immigrati sono persone in cerca di speranza – ha detto il vescovo ligure. L’accoglienza è l’unica posizione conforme al Vangelo. Purtroppo i giornali non hanno raccontato la grande opera di accoglienza posta in essere spontaneamente dalla nostra gente. Non possiamo continuare a guardare agli immigrati come ad un problema o una minaccia. La nostra esperienza ci dice che è possibile giungere ad una piena integrazione, sociale e anche religiosa”.
L’intervento del Maresciallo Rapisarda ha preso spunto dal suo libro “Vite anNegate”, realizzato in base alla sua passata esperienza a Lampedusa in cui si è trovato a gestire drammi umani di grande tragicità, come quando ha dovuto comunicare ad una madre che i suoi bambini erano morti in mare.
“Per secoli – ha detto Rapisarda – il mondo ricco ha sfruttato i popolo più poveri, depredandoli delle loro ricchezze e riducendo in schiavitù i loro uomini migliori. Adesso è tempo di restituire ciò che abbiamo preso, accogliendo chi sta peggio di noi. Vi posso dire che il problema della sicurezza è molto meno grave di quello che vorrebbero far passare alcuni giornali. In sede di identificazione, infatti, i criminali vengono chiaramente individuati. Certo, l’ideale sarebbe aiutare questa gente nella loro terra, ma per questo è necessario che i potenti del mondo si decidano ad intervenire sul serio. Non è tollerabile che ancora oggi ci siano bambini in Africa che muoiono perché non hanno acqua”.
Il Maresciallo ha parlato anche dei suoi viaggi in Africa, svolti nei suoi mesi di vacanza, e della rete di solidarietà da lui creata insieme ad altri amici con l’Associazione “Amici delle Missioni”.
Dopo le testimonianze degli ospiti, è sorto un interessante dibattito, moderato da Alessandro Scaccianoce, dell’Associazione “SME”. Intervenuto -tra gli altri – il prevosto don Pino Salerno che ha anche salutato gli ospiti per la loro qualificata presenza.
L’Incontro si è svolto nella cappella di San Placido, e ha visto anche la partecipazione dei fedeli della Comunità ellenica dello Stretto di Messina, guidati dal Papas Antonio Cucinotta, giunti in pellegrinaggio al Santuario di Biancavilla per la celebrazione della Divina Liturgia in rito greco-bizantino.