Un gruppo di fedeli dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” in visita a Roma in preparazione al prossimo Giubileo della misericordia. In questo contesto, lo speciale incontro col papa emerito Benedetto XVI.
di Giuseppe Santangelo
Il prossimo 8 dicembre Papa Francesco darà il via al Giubileo della Misericordia, con l’apertura della porta santa in S. Pietro.
Sarà un anno significativo per la vita della Chiesa e dei fedeli di tutto il mondo.
“Il mondo ha bisogno della misericordia” ha ripetuto più volte in questi anni il Santo Padre.
Come Associazione intitolata alla Madonna dell’Elemosina – Madre della Misericordia, ci sentiamo particolarmente interpellati a valorizzare questo tempo per riscoprire la gioia dell’amore di Dio, che “sana e guarisce”.
A tale scopo una piccola delegazione della nostra Associazione è stata a Roma nei giorni scorsi, per raccogliere informazioni e suggerimenti in vista degli appuntamenti giubilari. Venerdì 16 ottobre pomeriggio siamo giunti a Roma ospiti della Casa di formazione dei PP. Missionari del Preziosissimo Sangue. Il sabato seguente, invitati dall’amico Giovanni Martinelli, Presidente dell’Accademia organistica elpidiense, abbiamo partecipato ad un concerto d’organo presso la Basilica di S. Maria degli Angeli e dei Martiri (dove solitamente si svolgono le cerimonie ufficiali dello Stato italiano). Cordiale e simpatico l’incontro con il M° Gianluca Libertucci, organista della Basilica papale vaticana, che ha ricordato le sue visite a Biancavilla negli anni del suo insegnamento al Conservatorio di Catania.
Domenica mattina abbiamo avuto la gioia di partecipare alla canonizzazione di alcuni nuovi Santi, tra cui i coniugi Martin, genitori di S. Teresa di Gesù Bambino. La celebrazione si è svolta in piazza S. Pietro, presieduta da Francesco. Al termine della Messa, il Pontefice ha salutato i pellegrini presenti in piazza a bordo della papamobile, ed è passato davanti alla transenna in cui c’eravamo anche noi, la piccola delegazione biancavillese, che lo ha salutato sventolando l’immagine della Madonna dell’Elemosina. Un incontro di sguardi veloce ma bello!
Dopo la celebrazione abbiamo avuto il piacere di salutare l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio della Nuova Evangelizzazione, il cui organismo si sta occupando dell’organizzazione del giubileo della Misericordia, e il prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, cardinale Gerard Müller. Col vescovo di Cremona, Dante Lanfranconi, appassionato della Sicilia, abbiamo scambiato alcune informazioni circa la devozione alla Madre della Misericordia venerata anche nella città lombarda.
Nei giorni romani, poi, abbiamo avuto il piacevole incontro con l’amico vescovo Giuseppe Sciacca, socio onorario dell’Associazione, che ci ha fatto da autorevole guida in una piacevole passeggiata lungo i fori romani, dove è ubicata la “sua” chiesa barocca dei SS. Luca e Martina. Poi le visite alle Basiliche romane di S. Giovanni in Laterano e S. Maria Maggiore. Bella inoltre l’opportunità dataci di animare la preghiera di Compieta con la musica tipica biancavillese presso la Basilica di S. Andrea della Valle, opera tardo rinascimentale del Della Porta e del Maderno, destando il plauso da parte della Comunità Teatina officiante. All’organo ha prestato servizio il nostro Vincenzo Benina.
Nella giornata di lunedì ci ha raggiunti il prevosto don Pino Salerno, con il quale abbiamo incontrato Monsignor Guido Marini, maestro delle Celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice. Accordatoci l’incontro, siamo stati ammessi a varcare le mura leonine per salire alla prima loggia del Palazzo apostolico. Attraversando i lunghi corridoi, magistralmente affrescati nel sec. XVI, siamo giunti all’ufficio centrale delle celebrazioni liturgiche. A “Monsignor maestro” abbiamo fatto dono di una riproduzione dell’icona della Madonna dell’Elemosina, che ha molto apprezzato. Con lui, fattosi mezzogiorno, abbiamo recitato la preghiera mariana dell’Angelus davanti alla grande finestra prospiciente su piazza S. Pietro. Da lì la veduta è stata uno spettacolo!
Nel pomeriggio, poi, il culmine della trasferta romana: la gioia dell’incontro programmato con Benedetto XVI. Varcata Porta “S. Anna” che separa Roma dallo Stato pontificio, ed esibiti i relativi documenti, la gendarmeria vaticana ci ha “scortati” a piedi fino al luogo dell’incontro col Santo Padre. Papa Benedetto stava lì, nei giardini, che terminava di recitare il suo Rosario pomeridiano assieme al suo fedelissimo segretario, l’arcivescovo Georg Gänswein. Noi, fermi alla Grotta di Lourdes, abbiamo atteso il suo arrivo. Dal lungo viale alberato (via Pio XI), in un cinguettìo di uccelli e gabbiani, “lontanissimi” dal caos della capitale, incedeva a passo lento e cadenzato verso di noi il Santo Padre! Noi immobili e schierati, a capo chino ma con gli occhi fissi verso quell’uomo, abbiamo atteso la gioia dell’incontro. Incontro ricco di sguardi ed emozioni culminato nella consegna di una riproduzione della Madonna dell’Elemosina, che ha tanto ammirato e venerato, e dello scapolare mariano, che il Santo Padre ha chiesto di poter indossare per potersi sentire “parte della nostra Comunità” e “Assunto nell’Associazione della Madonna dell’Elemosina”. Al sottoscritto il compito di imporre l’insegna mariana sulle spalle di quella augustissima persona. In quegli attimi la sensazione di percepirsi piccoli e miseri.
L’incontro, durato poco più di venti minuti, è stato caratterizzato dalla conoscenza della nostra realtà storica, geografica ed ecclesiale. Commoventi i suoi occhi grandi, pieni di affetto e di tenerezza; sicura la sua voce nel dare risposta ai nostri quesiti, che carpiva prima ancora che si completasse di formularli; lucido il suo pensiero, che esprimeva nella sapienza dei suoi insegnamenti. Abbiamo trovato una persona permeata dalla grazia di Dio. Un “umile operaio nella vigna del Signore” i cui segni del suo “operare” si celavano nel pollice della sua mano marcatamente solcato per via della sua infaticabile attività di scrittura manuale e dalla preghiera snocciolata sui grani del Rosario. Prima di congedarci abbiamo avuto la gioia di ricevere in dono dalle sue mani, come segno di affetto e gratitudine, lo zucchetto papale ed una stola; paramenti indossati dallo stesso Pontefice. Consegnate inoltre ad ognuno di noi delle medaglie commemorative del viaggio papale in Portogallo. Tutti doni che saranno esposti nella Basilica biancavillese. Arricchiti da questo incontro, prima di lasciare il “Recinto di Pietro”, abbiamo compiuto un altro piccolo pellegrinaggio: alla tomba del corifèo degli Apostoli, Pietro, dentro la Basilica vaticana. Sostati inoltre in preghiera presso la famosa statua bronzea petrina, opera di Arnolfo Di Cambio e presso le tombe dei Santi Papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II.
Giorni di grazia e di fraternità! Il rammarico è stato solo nel non aver potuto estendere l’invito a molti altri per via delle ristrettezze numeriche imposte. Ma nel salutare e chiedere la benedizione al Papa, affioravano nella mente i volti di molte persone; i tanti amici a cui avrebbe fatto immenso piacere vivere quei momenti. A loro si estenda la benedizione del Signore impartita da Benedetto XVI.
Siamo rientrati a casa, per riprendere le nostre attività quotidiane, meditando gli insegnamenti di Benedetto XVI donatici quel pomeriggio (che prossimamente raccoglieremo in un volumetto), “l’umile lavoratore nella vigna del Signore” e guardando alla meta del prossimo Giubileo della Misericordia.
Possiamo già anticipare che nel mese di ottobre 2016 si svolgerà a Roma un Giubileo mariano, al quale cercheremo di prendere parte con i confratelli e le consorelle dell’Associazione e con i fedeli biancavillesi che vorranno prendere parte al pellegrinaggio, per essere ancora una volta confermati nella fede e spronati ad offrire l’amore misericordioso del Padre che tutti attende e tutti accoglie.
- Le foto sono di Giovanni Stissi (per Archivio SME), che ringraziamo di cuore per essersi prodigato – anche col venir meno della mostra della sua persona – affinché si “fermassero” le immagini a beneficio e per l’arricchimento della storia della comunità biancavillese.