Il racconto di un evento che ha segnato la storia della città di Biancavilla nel racconto di uno dei testimoni del tempo, il Can. Placido Bucolo.
“La solennità si svolse il 3 ottobre del 1948, ottenuto il Decreto del Ven. Capitolo Vaticano. Esposta l’immagine della Madonna dell’Elemosina sul sacrato della Chiesa, sotto serica e indorata cortina, con un popolo non mai visto così numeroso da occupare la grande piazza antistante, e nei balconi e sulle terrazze; alla presenza di cinque Vescovi della Sicilia, di molti preti e canonici dei paesi vicini; presente la giunta municipale e le guardie di città in gran tenuta col gonfalone del Municipio, e del benemerito corpo dei Carabinieri e del Sindaco Dott. Salvatore Uccellatore, che al termine della funzione lesse l’atto di Consacrazione a Maria del popolo biancavillese, con larga rappresentanza delle Associazioni cattoliche coi loro labari, delle Congregazioni religiose e dei Sodalizi civili colle rispettive bandiere, l’Arcivescovo di Catania Mons. Patanè Carmelo, incaricato dallo stesso decreto, posò sulla fronte di Maria una corona in oro, mentre tutto il popolo applaudiva e batteva le mani e sventolando bianchi fazzoletti gridando: Evviva la Madonna dell’Elemosina! E la banda musicale elevava al cielo le note di allegri inni.
Tu, o popolo di Biancavilla, hai posato sulla fronte della tua Madre dell’Elemosina una corona in oro, Maria Santissima ha posato su te, suo figlio, una duplice corona di smaglianti rubini: la corona della Fede e la corona della Pietà. Voi, adoratori di Cristo, ricevete per opera di Maria un tale ardore nella vostra Fede che tiene del singolare”.
(P. Bucolo, Appunti di una orazione panegirica a Maria SS. dell’Elemosina)