Vissuto il consueto pellegrinaggio associativo a Cerami ed Agira (En). Intensi i momenti di spiritualità, cultura e fraternità.
Redazione SME
Giornata di spiritualità mariana quella vissuta ieri, domenica 10 maggio, dall’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”. Partiti da Biancavilla alle ore 7,30, i “Pellegrini Sme” hanno raggiunto il piccolo borgo di Cerami (En) che si staglia tre le verdissime colline occidentali dei Nebrodi (a quasi 1000 m slm) intorno alle ore 9,30. Durante il percorso, celebrate le Lodi mattutine. A Cerami il gruppo è stato accolto da una guida, Salvo Giordano, che con tanta simpatia, competenza e spirito d’accoglienza ha illustrato le peculiarità e bellezze del luogo. Visitato per primo il piccolo e delizioso Santuario diocesano della Madonna della Lavina, ricco di storia e punto di riferimento mariano non solo per i fedeli ceramesi ma per l’intera Chiesa diocesana di Nicosia. La devozione alla Madre di Dio è scaturita in questo luogo dall’evento prodigioso del ritrovamento dell’immagine sacra, intorno al 1630. Qui i fedeli biancavillesi, dopo ever appreso la storia del culto mariano, hanno venerato ed omaggiato la Vergine santissima col canto della Salve Regina in latino. Ammirate inoltre diverse opere d’arte contemporanea che decorano le pareti del Santuario. Trasferiti poi nella parte alta del paese, presso la Chiesa Madre, hanno partecipato alla S. Messa domenicale. Nel tempio cinquecentesco, dedicato a S. Ambrogio di Milano, sono stati accolti dall’arciprete-parroco don Michele Pitronaci che nella Messa ha salutato e ringraziato cordialmente gli ospiti etnei. Presente anche un gruppetto di ministranti della parrocchia matrice di Biancavilla, guidati da Giuseppe Sant’Elena che ha curato il servizio liturgico assieme a quello del posto. Finita la celebrazione, i pellegrini si sono diretti verso il parco comunale attrezzato per la consumazione del pranzo. Durante il percorso, ammirati i piccoli vicoli del borgo antico e le chiese in pietra locale minuziosamente decorate. Nel suddetto parco è stato consumato il pranzo al sacco e gustate i tradizionali “cavateddi ‘tturrati”, dolci tipici, amabilmente offerti dalla guida. Terminato il pranzo, i più giovani si sono dilettati con giochi di squadra, mentre gli adulti, in canti e passeggiate immerse nella natura. Terminata questa prima parte della giornata, il viaggio ha avuto il suo proseguimento ad Agira. Lungo il tragitto, ammirato con stupore il paesaggio primaverile del nord-ennesse che dava alla terra colori e sfumature mozzafiato. Dopo una breve “tappa-caffè” a Gagliano Castelferrato, raggiunto il comune di Agira poco prima delle ore 16. Qui il gruppo è stato accolto da una qualificata guida, Danilo Alleruzzo, e dal priore-parroco don Giuseppe La Giusa. Da subito, visitata la “Reale chiesa abbaziale”di S. Filippo, che custodisce le spoglie del santo sacerdote taumaturgo ed esorcista, nato in Siria nel 396 d.C. e vissuto ad Agira da dove ha iniziato la sua opera di evangelizzazione a favore delle popolazioni siciliane. Nella detta imponente chiesa, venerate le reliquie contenute in una preziosa cassa argentea ed altre parti del corpo custoditi in appositi reliquiari. Ammirate, sempre in Santuario, alcune belle tele, opera del pittore Pietro Novelli. Dopo la visita della chiesa, il “percorso” dei luoghi del santo è proseguita nella cripta e nella grotta dove S. Filippo visse in penitenza e tra le lotte col “maligno”. A seguire la visita prettamente religiosa e culturale, una breve passeggiata in centro, dove nei vari bar della cittadina si sono potute gustare ed acquistare le tipiche “cassatelle di Agira”, “lunette”di pastafrolla e cacao ricoperte da zucchero a velo. Ripresa la via del rientro, da Agira-Regalbuto, anche qui i “Pellegrini SME” hanno potuto godere della bellezza del paesaggio che come in una cartolina, coglieva in un colpo d’occhio le variopinte colline della vallata, il lago di Regalbuto, lo stesso paese inerpicato sul monte e sullo sfondo limpido, l’Etna ancora innevata. Con la veduta di questo scorcio paesaggistico è stato recitato il S. Rosario per ringraziare la Vergine Santissima che ancora una volta guarda con occhio vigile ed amorevole i suoi figli per condurli al Dio della pace e della Misericordia infinita di cui ella è Madre. Con la Giornata di spiritualità mariana, il gruppo associativo ha potuto sperimentare ancora una volta la gioia della comune preghiera e della fraternità.