Vissuto ieri a Caltagirone e Militello in Val di Catania il Pellegrinaggio dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” 2014.
Redazione SME
Devozione, cultura e fraternità. Questi sono stati i tre elementi che hanno caratterizzato la giornata di pellegrinaggio associativo vissuta ieri, domenica 11 maggio a Caltagirone e Militello in Val di Catania. I fedeli associati hanno lasciato Biancavilla alle ore 7,30 e si sono messi in viaggio con la celebrazione liturgica delle Lodi mattutine. Arrivati nella “città della ceramica” si sono subito recati all’antico Santuario della Madonna del Ponte dove il 15 agosto 1572, alla fonte del rione “Ponte”, una bambina sordomuta, attingendo acqua, vide riflessa la Vergine con in braccio il Bambino Gesù. Accolti dai volontari del Santuario, sono stati da questi introdotti alla conoscenza della singolare storia del luogo mariano, dove ancora oggi si può attingere acqua alla fonte del “pozzo miracoloso”. Alle ore 10, i Pellegrini SME, si sono trasferiti nell’adiacente “Santuario nuovo” e hanno pregato davanti all’immagine della Madonna, partecipato alla S. Messa con inclusa animazione liturgica. Al termine, riprendendo il cammino, sono stati condotti presso la Basilica dedicata a S. Giuliano, Cattedrale della diocesi calatina dal 1816; visitata questa, si sono spostati presso la storica scalinata monumentale che conduce all’Ex Matrice intitolata alla Madonna del Monte dove si venera da secoli una tavola della “Vergine di Conadomini”, patrona della città assieme all’apostolo S. Giacomo. Dopo aver fatto omaggio alla Madonna ivi custodita, i pellegrini si sono portati giù a valle, presso la chiesa del SS. Salvatore, già monastero benedettino; luogo sacro che custodisce le spoglie mortali del Servo di Dio Don Luigi Sturzo. Le Suore oblate del Sacro Cuore, che officiano la chiesa dove il sacerdote fondatore del Partito Popolare ha celebrato la sua prima S. Messa, hanno illustrato la storia del prestigioso edificio di culto dove – tra l’altro- si può ammirare un dipinto raffigurante S. Placido, salvato dalle acque. Fatta ora di pranzo, i fedeli pellegrini si sono spostati a Sud della città ed esattamente all’Istituto salesiano delle F.M.A. Lì sono stati affettuosamente accolti dalla direttrice, Sr. Maria Furnò e da alcune suore già vissute presso la comunità di Biancavilla: Sr. Carmela Rosa, Sr. Rosetta Sipala e Sr. Sarina. Durante il pranzo, vissuti momenti di allegria e di sana giovialità. In Cappella, vissuto inoltre un momento di preghiera guidato dalla Suora Direttrice ed al termine di ciò, donata dal Presidente dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” una riproduzione dell’Icona mariana, patrona di Biancavilla. Lasciato l’istituto, il tour ha fatto tappa presso lo storico Convento dei frati minori di S. Maria di Gesù. Lì ammirato e venerato il simulacro di alabastrino raffigurante la Madonna della Catena, opera del Gagini, collocato nel 1538. Il P. Guardiano, frà Salvatore Soldatini, accogliendo i pellegrini ha parlato delle origini e delle vicende storiche del Convento francescano. Visitato anche il Chiostro e la Sacrestia dove visibilmente riposano, mummificati, alcuni resti umani. Ripreso il pullman si è partiti alla volta di Militello V. C. Arrivanti nel centro storico, dichiarato dall’UNESCO patrimonio dell’Umanità, il gruppo è stato raggiunto da Sebastiano Lisi, competente guida turistica messa a disposizione dal Co-parroco della cittadina, don Fabio Randello. Con la guida sono state visitate: la Chiesa di S. Benedetto, già sede abbaziale cassinese, la Chiesa madre del SS. Salvatore con l’annesso museo parrocchiale ricco di opere archeologiche e di pezzi di oreficeria, argenteria e tessuti sacri dei secc. XVI, XVII e XVIII. Notevoli le opere in statuaria e le tele del pittore Filippo Paladini. Visitate inoltre la chiesa-oratorio della Confraternita della Catena e il vicino Santuario della veneratissima Madonna della Stella con l’annesso tesoro del Santuario che raccoglie argenteria sacra, ex voto alla Madonna e paramenti sacri del 6 e ‘700. Ammirato inoltre il polittico della Natività opera quattrocentesca di Andrea Della Robbia. Il pellegrinaggio si è aperto con l’”acqua miracolosa” di Caltagirone e concluso a Militello presso la fonte della “Ninfa Zizza”, dove un tempo i militellesi andavano ad attingere acqua. Da lì il pullman ha ripreso il cammino per il rientro a Biancavilla, dove i pellegrini sono giunti intorno alle 21,30 ritemprati nel corpo e nello spirito per aver trascorso un’intensa giornata di devozione mariana, di arricchimento culturale e di crescita nell’amicizia e nella fraternità. Sulla via del ritorno, la recita del Santo Rosario e i canti mariani hanno fatto ancora una volta elevare gli animi alla Madre Celeste che ha partecipato in modo eccelso e più di ogni altra creatura ai Misteri della Redenzione del Cristo suo Figlio e nostro Signore.