Fede e solidarietà all’Ospedale di Biancavilla per celebrare con i fratelli ammalati e sofferenti la Misericordia del Signore.
Redazione SME
Oggi, sabato 8 febbraio, in preparazione alla XXII Giornata Mondiale del Malato (che si celebra in tutta la Chiesa cattolica l’11 febbraio prossimo, memoria della Madonna di Lourdes), L’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina”, come ormai da diversi anni, ha vissuto questa speciale ricorrenza di carità e solidarietà fraterna presso l’Ospedale cittadino “Maria SS. Addolorata”. Alle ore 11 di questa mattina, una riproduzione dell’Icona bizantina della Madonna dell’Elemosina è arrivata in Ospedale; qui è stata accolta festosamente da diversi membri dell’Associazione mariana e soprattutto dal personale medico e paramedico. L’Icona, quindi, è stata posta nella sala d’ingresso per un breve momento di preghiera. Presenti Don Salvatore Novello e il Cappellano della struttura ospedaliera, P. Umberto Napoli ofm. che hanno offerto ai presenti una meditazione spirituale. La preghiera introduttiva è stata scandita dalla proclamazione della Parola di Dio. Letta la Prima lettera di S. Giovanni apostolo (1 Gv 3,16-24), così come proposta nel sussidio liturgico preparato dalla CEI per l’annuale ricorrenza; letto inoltre un brano del Messaggio del Santo Padre Francesco per la XXII Giornata del Malato 2014 che ha come tema: “Fede e carità… anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli”. Concluso il momento di preghiera l’Icona è stata devotamente recata tra i vari reparti sanitari. Toccante la visita nelle corsie e nelle sale dove i ricoverati hanno potuto pregare e “consegnare” la propria sofferenza alla Misericordia del Signore che nella sua Santa Madre trova l’espressione più alta. Tenera la visita al reparto di maternità con le mamme che, ad occhi lucidi, hanno affidato i loro piccoli alla protezione della Madonna.
Altrettanto commovente l’incontro dell’Immagine della Madre di Dio con la Sig.na Anna Reitano, orsolina, grande devota della Madonna dell’Elemosina che per tantissimi anni ha speso la sua vita a favore della gioventù e nella Parrocchia matrice è stata al servizio del culto della Basilica Santuario; commossa, la consacrata, ha inoltre ricevuto l’affetto dei fedeli. La manifestazione di solidarietà si è conclusa intorno alle ore 12,30; l’Effigie, poi, è stata riportata in Basilica. Ci piace concludere prendendo in prestito le parole del Papa consapevoli che: “Il Figlio di Dio fatto uomo non ha tolto dall’esperienza umana la malattia e la sofferenza, ma, assumendole in sé, le ha trasformate e ridimensionate. Ridimensionate, perché non hanno più l’ultima parola, che invece è la vita nuova in pienezza; trasformate, perché in unione a Cristo da negative possono diventare positive”.