In preparazione al II Centenario della nascita del “Santo dei Giovani”, domani sera attesa la visita dell’insigne reliquia del santo torinese nella cittadina etnea dove dal 1902 operano le Suore Figlie di Maria Ausiliatrice a servizio della Gioventù. “La Visita” di S. Giovanni Bosco, vuole portare nel mondo nuovo entusiasmo per l’attenzione al mondo giovanile e trasmettere alle nuove generazioni e non i “Tre amori” del santo: l’Eucaristia, il Papa e Maria Santissima.
Comunicato agli Associati – Segreteria SME
In occasione della Pererinatio della Reliquia di S. Giovanni Bosco presso la Comunità ecclesiale di Biancavilla, accogliendo il gentile invito della Direttrice delle Suore Figlie di Maria Ausiliatrice e della Famiglia Salesiana tutta di Biancavilla, l’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” sarà presente in forma ufficiale allo storico evento dell’accoglienza dell’Urna reliquiaria e alla processione che dalla Chiesa “Cristo Re” raggiungerà la Basilica Santuario della città con i membri del Consiglio Direttivo, in rappresentanza dell’intera Aggregazione mariana.
In preparazione all’evento (a cura della Fam. Salesiana)
Un “morto”? Una “mummia”? Quale “Don Bosco è qui”? Nel suo viaggio in giro per il mondo, l’Urna delle Reliquie lambisce i continenti della terra.
Perché le Reliquie? Le Reliquie dei Santi sono oggetti concreti (perciò tangibili) che ci testimoniano la loro presenza qui sulla terra. Proprio come noi, essi hanno calcato il nostro pianeta; proprio come noi, essi non avevano poteri magici o paranormali. Ciò che li contraddistingueva e che continua a contraddistinguerli era ed è null’altro che la Fede testimoniata nel corso della loro esistenza terrena. I miracoli popolarmente attribuiti ai Santi (durante la loro vita o dopo la loro morte) avvengono esclusivamente per intervento e per Grazia di Dio. Per questo motivo la Chiesa riconosce, autorizza e sostiene la venerazione delle Reliquie dei Santi: esse non sono paragonabili all’Eucarestia, non vanno adorate come si adora Dio; sono piuttosto le parti del corpo dei cristiani che più di tutti hanno realizzato la vocazione di testimoniare la Fede, le parti di quel corpo che verrà glorificato nel Giorno in cui risorgeremo. Il culto delle Reliquie si lega dunque alla preghiera di intercessione che noi rivolgiamo ai Santi, affinché essi – in virtù della loro vicinanza con Dio – si facciano nostri ulteriori “portavoce” presso la Misericordia di Dio Padre. Non è dunque la “mummia” di Don Bosco che andiamo ad adorare, né ci stringiamo tetramente intorno ad “un morto”: è con gli occhi della Fede che ci avviciniamo all’Urna, facendoci aiutare proprio da Don Bosco e proprio dalla sua Fede ad arrivare fino al Padre, presentando a Dio le nostre fatiche, le nostre richieste, i nostri sogni. Con un “alleato” come Don Bosco, siamo certi che dove non arriverà la nostra fiducia in Dio… Don Bosco ci aiuterà con la sua!
Perché muovermi, perché andare davanti all’Urna? Proprio come accade nell’incontro di Gesù con ciascuno di noi, anche qui è Don Bosco a fare il primo passo e a venirci vicino. La peregrinazione dell’Urna rappresenta una mano tesa, un richiamo, uno slancio che è lo slancio tipicamente missionario e tipicamente cristiano: in preparazione al bicentenario della nascita di Don Bosco è proprio lui a farci il regalo della sua presenza, è lui a muoversi per primo. Affinché l’incontro si realizzi però, è necessario che anche ciascuno di noi si muova un po’ dalle proprie comodità, dai propri agi. Don Bosco viene per passare un po’ di tempo con noi, per regalarci un intenso momento di profondo silenzio – silenzio delle cose intorno, silenzio dentro noi stessi.
dal Programma:
Mercoledì 13 Novembre
ore 20,00 Accoglienza dell’Urna reliquiaria dinanzi la chiesa di Cristo Re; processione in via V. Emanuele fino alla Basilica Santuario di S. Maria dell’Elemosina.
ore 22,30 In Basilica, Veglia di preghiera.
Giovedì 14 Novembre
ore 7,00 S. Messa celebrata dal Rev.do Don Giovanni Mazzali SdB, Ispettore dei Salesiani di Sicilia.