Sabato 26 ottobre scorso si è svolto il pellegrinaggio alla Madonna dell’Elemosina dei Seminaristi di Sicilia, in occasione del XXXV Convegno Regionale del “Dialogo dei Seminari”.

Redazione SME

1381299_555694904485020_1486297092_nOltre cento giovani, provenienti dalle varie parti della Sicilia, con lo sguardo fisso su Maria e sul Figlio suo Gesù hanno dato vita sabato 26 ottobre scorso ad uno storico pellegrinaggio: erano i Seminaristi delle 18 Diocesi di Sicilia, giunti a Biancavilla in occasione dell’annuale Convegno regionale del “Dialogo dei Seminari”.

Una tappa significativa della tre giorni, che quest’anno si è svolta nella Diocesi di Catania, ha avuto luogo a Biancavilla. Dopo la Conferenza spirituale su “Vivere la Fede” tenuta in mattinata a Villa delle Favare dal Prof. Mons. Francesco Ventorino, già docente di Ontologia 601098_555691724485338_1957958265_nEtica presso lo Studio Teologico “S. Paolo” di Catania, i Chierici hanno raggiunto la Basilica Santuario  dedicata alla Madonna dell’Elemosina.  Ad accoglierli c’era il Prevosto, don Pino Salerno, e il Presidente dell’Associazione Maria SS. dell’Elemosina, Giuseppe Santangelo, con una delegazione dell’Associazione stessa.  I Seminaristi hanno fatto una breve visita storico-culturale del Santuario, ammirando le bellezze architettoniche della Basilica e gli affreschi del Tamo della Cappella di S. Placido, soffermandosi in venerazione dinanzi l’Icona bizantina della Madonna dell’Elemosina che per la storica occasione, dietro loro amabile richiesta, è stata esposta solennemente all’altare maggiore per regalare a tutti “misericordia e tenerezza”. Al culmine della giornata è stata la Celebrazione Eucaristica in onore di “S. Maria modello e sostegno della fede”, presieduta da S. E. Mons. Salvatore Di Cristina, Arcivescovo emerito di Monreale e delegato Cesi per il “Dialogo dei 996947_555695954484915_1857767175_nSeminari” di Sicilia, e concelebrata dai Rettori e Direttori spirituali dei vari centri di formazione al Presbiterato.

A spiegare il senso della visita-pellegrinaggio al Santuario Mariano biancavillese è stato il Seminarista Francesco Abate, Segretario del “Dialogo dei Seminari”, che ha evidenziato la peculiarità dell’evento: “Nel giorno di sabato, che sin dai primi secoli è sempre stato dedicato al culto della Vergine Madre,  è occasione propizia per noi 994935_555694161151761_1086184490_nSeminaristi ritrovarci in questa bellissima Basilica mariana, affinchè Maria  ci conceda di essere forti nella fede e di camminare nell’amicizia e nell’intimità col Signore durante la nostra vita terrena”.

Il Servizio liturgico è stato prestato dai Seminaristi dell’Arcidiocesi di Catania, coordinati dal Cerimoniere Cristiano Calì e dai Seminaristi Gabriele Serafica e Giosuè Messina; il canto è stato curato dal Coro parrocchiale della Basilica biancavillese diretto da Filadelfio Grasso e sostenuto dall’intera assemblea liturgica. All’organo, il giovane Vincenzo Benina, studente al Conservatorio musicale catanese. Le parti dell’Ordinario sono state tratte dalla “Missa VIII De Angelis”. Emozionante è stato ascoltare l’unisono delle voci maschili che hanno riempito l’intera Basilica.

Nella sua Omelia, l’Arcivescovo Celebrante ha sottolineato come colui che si dà a Dio per il servizio del Regno “è1381329_555692937818550_958194668_n sempre in stato permanente di ricerca e di continua obbedienza ai disegni del Padre. Maria, – ha detto Mons. Di Cristina – è colei che col suo “Sì” ci incoraggia quotidianamente a trovare in Cristo le virtù teologali della Fede, della Speranza e della Carità”.

Del “Sì” di Maria, infatti, si nutre ogni vocazione cristiana, e particolarmente quella di chi è chiamato a far nascere il Signore Gesù nel sublime miracolo dell’Altare, e a rigenerare i fratelli nella vita sacrametale, dispensando la Misericordia del Padre.

Alla fine della liturgia, all’Arcivescovo e ai vari rappresentanti dei Seminari delle diocesi isolane, è stato fatto dono di una riproduzione dell’Icona della Madonna dell’Elemosina.

E’ stata una grande gioia per la nostra comunità poter ospitare e accogliere tanti giovani, tutti accomunati dall’essere stati afferrati da Cristo, scelti da Lui per diventare suoi ministri. Con gioia affidiamo alla nostra Madre di Misericordia il proseguimento del loro cammino verso il sacerdozio, perché con l’offerta generosa della loro vita siano luce, sale e lievito per il popolo di Sicilia.1002454_555692274485283_440458429_n

Altre foto:
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Ulteriori commenti e testimonianze dei Seminaristi saranno in seguito postati.

Si ringrazia:
per le immagini: Giovanni Stissi; per il Servizio giornalistico: Emittente Televisiva TVA Davide D’Amico; per l’articolo su “Avvenire”: Marco Pappalardo.

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