Incoronazione Madonna

Alla fine della seconda guerra mondiale il popolo di Biancavilla desiderò ringraziare la Madonna dell’Elemosina per lo scampato pericolo dai bombardamenti. L’iniziativa fu promossa dal Prevosto Benedetto Portal che raccolse un chilo d’oro e ottantamila lire offerti dai fedeli. Fu  Monsignor Gaetano Messina a portare a compimento l’opera del suo predecessore. Il 29 agosto 1948, a conclusione delle celebrazioni estive,  l’Icona della Madonna venne accolta dal popolo in festa che potè ammirarne le splendide fattezze riportate alla luce dopo i lavori di restauro. Il Capitolo Vaticano fissò al 3 ottobre la data del solenne Rito di incoronazione.

I festeggiamenti ebbero inizio il 26 settembre, con un settenario di predicazione a cura di padre Giovanni Guaschino di Genova. Il sabato vigilia della festa, si tenne una conferenza sul restauro dell’Icona e domenica 3 ottobre 1948 con inizio alle 16 si tenne il Sacro Rito d’Incoronazione sul sagrato della chiesa, presieduto dall’Arcivescovo di Catania, Monsignor Carmelo Patanè. Intervennero cinque Vescovi di alcune diocesi vicine, numerosi sacerdoti e i chierici del Seminario di Catania, nonché autorità civili, militari e numerosi fedeli anche dei paesi vicini. Dopo la lettura del decreto Vaticano, lo scampanio e i fuochi d’artificio, Monsignor Patanè benedisse la corona d’oro e la pose sul capo della Vergine. La Sacra Icona fu portata in processione per le vie del centro storico. In quell’occasione il Sindaco di Biancavilla, Salvatore Uccellatore, pronunciò l’Atto di Consacrazione della Città al Cuore Immacolato della Madonna dell’Elemosina.

Il paese e il percorso della processione venne adornato per l’occasione con oltre 5.000 lampade elettriche, anche il campanile e la facciata della chiesa Madre vennero illuminati a festa. Un particolare impianto di amplificazione permise la trasmissione della cerimonia non solo nella piazza Collegiata e nelle vie circostanti, ma anche nella piazza principale di Adrano e di Santa Maria di Licodia.

Queste parole tratte dall’omelia del 3 ottobre 1948 dell’Arcivescovo di Catania, restano a memoria perpetua dello straordinario evento:

“… popolo di Biancavilla, nelle pagine più belle della tua storia scrivi ancora questo: in una delle epoche più travagliate della storia del mondo, in un momento tragico, in cui la Vergine Santissima salvò il mondo e l’Italia dalla sua rovina fatale, il popolo di Biancavilla, riconoscente per i benefici ineffabili di questa grande Regina, volle esternare il palpito della sua fede possente nel rito solenne della incoronazione della sua VENERATA e MIRACOLOSA immagine..”

Questi benefici si perpetuano e si rinnovano ancora sulla nostra comunità, nonostante le infedeltà e la tiepidezza che spesso segnano la nostra fede. La memoria dell’Incoronazione dell’Icona della Madonna dell’Elemosina è occasione per ritrovare la nostra storia e le nostre radici, guardando con fiducia al nostro futuro, fiduciosi dell’aiuto di una tanto prodigiosa Madre.

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