Ieri sera in Basilica Santuario, l’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” ha animato la Veglia di Preghiera per il Papa e la Chiesa.
Redazione SME
Sulle tre Encicliche del Santo Padre Benedetto XVI “Spe Salvi”, “Caritas in Veritate” e “Deus Caritas Est” è stata impostata la Veglia eucaristica di preghiera ieri sera nel maggior tempio cattolico di Biancavilla: La Basilica Santuario della Madonna dell’Elemosina. Numerosi i Soci e i fedeli che in un clima di preghiera e di silenzio hanno voluto così rendere omaggio al Pontefice che alle ore 17.23, in elicottero, era atterrato nell’eliporto delle Ville Pontificie di Castel Gandolfo per avviarsi alla conclusione del Ministero Petrino. Altri 2 km in macchina e il Papa giunse al Palazzo Apostolico. Dopo alcuni brevi trepidanti secondi, la finestra che affaccia su Piazza della Libertà si spalanca. La stessa piazza dove in maniera ravvicinata lo scorso 3 agosto l’Associazione mariana biancavillese ha potuto incontrare il Pontefice. La folla invoca “Benedetto, Benedetto”, svettano i consueti striscioni con scritte di ringraziamento e gli applausi aumentano.
Un Papa visibilmente emozionato aveva salutato affettuosamente con le braccia aperte tutti i fedeli. Dopo le 150.000 persone accorse il giorno prima in piazza San Pietro per la sua ultima Udienza, forse il Santo Padre non si aspettava ancora un presenza così vasta. Eppure una grande parte del popolo di Dio è stata lì, desiderosa di stargli vicino fino all’ultimo minuto del suo Pontificato.
Le parole del Santo Padre a Castel Gandolfo sono state poche, semplici, spontanee:”Grazie, cari amici – dice nel suo discorso a braccio – sono felice di essere con voi, circondato dalla bellezza del Creato e dalla vostra simpatia che mi fa molto bene. Grazie per la vostra amicizia, il vostro affetto!”.
“Voi sapete che questo mio giorno è diverso da quelli precedenti – prosegue – sarò Sommo Pontefice della Chiesa cattolica, fino alle otto di sera, poi non più”.
E poi la frase storica che chiude in bellezza un ministero guidato sempre dalla verità e dall’amore per Dio e per l’umanità: “Sono semplicemente un pellegrino che inizia l’ultima tappa del suo pellegrinaggio su questa terra. Ma vorrei ancora con il mio cuore, con il mio amore, con la mia preghiera, con la mia riflessione, con tutte le mie forze interiori, lavorare per il bene comune e il bene della Chiesa e dell’umanità”.
Infine le ultime parole, prima di impartire la sua ultima benedizione apostolica: “Mi sento molto appoggiato dalla vostra simpatia. Andiamo avanti con il Signore per il bene della Chiesa e del mondo. Grazie!”. Nessun rimpianto, quindi, tantomeno un triste congedo, ma semplicemente un incoraggiamento a restare saldi in Dio, perché è Lui il vero conduttore della Barca di Pietro e non lascerà mai che essa affondi.
Vissuta anche con emozione dei presenti in Basilica l’annuncio alle ore 20,00 della SEDE VACANTE. Al termine della Veglia l’Associazione ha donato a tutti gli intervenuti un’immagine-ricordo di papa Benedetto.