Comunicato Stampa
I fedeli dell’Associazione “Maria SS. dell’Elemosina” hanno appreso con stupore la notizia delle annunciate dimissioni di Papa Benedetto XVI dal governo della Chiesa con decorrenza dal 28 febbraio prossimo.
Benedetto XVI ha spiegato di sentire il peso dell’incarico di pontefice, anche in considerazione delle sue condizioni di salute. Una decisione su cui ha meditato a lungo, presa “per il bene della Chiesa”, al cospetto di Dio.
I membri dell’Associazione mariana biancavillese, rinnovano anche in questa occasione la loro stima per l’operato del Santo Padre, che hanno potuto incontrare a Castel Gandolfo il 1° agosto scorso e ringraziano il Signore per i dono di un Pastore mite e coraggioso, che ha guidato la Chiesa con fermezza e con saggezza lungo quasi 8 anni di Pontificato. Non è stata una decisione facile, men che meno un gesto di superficialità, ma piuttosto un atto di grande coraggio, per il quale gli dobbiamo rispetto. Lo abbiamo amato in tutte le scelte che ha compiuto nel suo Pontificato. Lo amiamo anche adesso che ha maturato in modo sorprendente di lasciare il governo della Chiesa, incarico che aveva accettato con grande dedizione e spirito di sacrificio. Anzi, siamo certi che anche stavolta ha agito esclusivamente per il bene della Chiesa.
“L’umile lavoratore della vigna del Signore” ha deciso così di farsi da parte, e non per paura dei lupi, che ha affrontato invece con mitezza e determinazione in questi quasi 8 anni di governo, in cui ha consegnato al mondo un Magistero altissimo, profondo e luminoso con le sue encicliche (Deus Carits Est, Caritas in Veritate, Spe Salvi) e i molti discorsi in cui ha affrontato tutti i grandi temi della dottrina cristiana, rivelando una grandissima capacità di cogliere i punti nevralgici del dibattito contemporaneo. Ha voluto l’Anno Paolino, l’Anno Sacredotale, ha indetto l’Anno della Fede. Ha riconsegnato alla Chiesa la ricchezza della liturgia millenaria della Chiesa. Ha riformato dal profondo la Curia Romana e i Dicasteri, ha cercato di mettere ordine nella grande macchina istituzionale della Chiesa, attirandosi non poche inimicizie.
Non ha temuto le critiche e gli attacchi mediatici, anche spietati, che si sono abbattuti su di lui, non ha temuto il confronto sbandierato troppo spesso con la personalità del suo predecessore. Ha servito la Chiesa, semplicemente, come ha saputo, come ha potuto. Finché ha potuto.
Nessun altro sentimento possiamo avere nei suoi confronti oggi che non sia di sincera gratitudine per quello che ha fatto e per la scelta che ha compiuto. Pur nello scoramento che ci sovrasta in questi attimi. Perché in lui abbiamo avuto un padre, una guida sicura, mite ma forte come la roccia di Pietro. Ringraziamo il Signore per averci dato in Benedetto XVI un modello esemplare di guida autorevole e fedele che ha sempre lasciato trasparire l’unica signoria di Cristo sulla Chiesa, quale Pastore eterno del gregge.
Il Presidente,
il Consiglio direttivo,
la Redazione del Sito.