«Egli si mostrò ad essi vivo, dopo la sua Passione, con molte prove, apparendo loro per quaranta giorni e parlando del regno di Dio […] Detto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo. E poiché essi stavano fissando il cielo mentre egli se n’andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo» (Atti 1,3-11)

Redazione SME

Sabato scorso in piazza Collegiata, il gruppo parrocchiale “Gioventù in missione” della chiesa madre di Biancavilla, ha animato un intenso momento di preghiera e di festa alla vigilia della solennità liturgica dell’Ascensione del Signore. Con un grande falò acceso ai piedi della monumentale Basilica Santuario della Madonna dell’Elemosina, i giovani hanno così voluto riprendere la tradizionale pratica dell’accensione delle “Vampe”, ancora oggi molto diffusa a Biancavilla offrendo un messaggio cristiano alle numerose persone intervenute. Letto il brano dell’Ascensione tratto dagli Atti degli Apostoli e commentato dal parroco, don Pino Salerno che ha sottolineato come in queste occasioni del Tempo pasquale il Signore invia i suoi discepoli, li accompagna e gli da la forza per annunciarlo e testimoniarlo con la vita. “Noi non siamo dei volontari spontanei – hanno aggiunto gli educatori del gruppo giovanile – ma come cristiani siamo degli inviati; appoggiandoci su Gesù Cristo vincitore della morte, possiamo obbedire quotidianamente al suo ordine di missione nella serenità e nella speranza”.

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