Sfigurato il volto di N. S. Gesù Cristo.

La persecuzione dei cristiani in tutto il mondo invita a riflettere.

A Milano in questi giorni è in programma uno spettacolo blasfemo!

Redazione SME

Di giorno in giorno facciamo i conti con una realtà minacciosa che si allarga nel mondo: il suo nome è cristianofobia.
La cronaca ci racconta delle continue persecuzioni cui sono sottoposti i cristiani in Nigeria e in altri Paesi in cui è forte il fondamentalismo islamico. Tuttavia, tali episodi di violenza  non sembrano sollevare l’interesse della politica internazionale, eppure è solo un episodio di un fenomeno più vasto, esteso ai cinque continenti. Anche l’Europa, infatti, non è immune da questa ondata persecutoria e anticristiana, come ha notato lo stesso Pontefice nel discorso al corpo diplomatico. Non esiste solo la persecuzione violenta dei cristiani attuata attraverso le bombe, le stragi, gli attentati, esiste anche una persecuzione incruenta, che tocca le anime e non i corpi, e che però è altrettanto violenta di quella sanguinaria.
Una delle ultime espressioni della cristianofobia europea – spiega Roberto De Mattei, storico e cattolico impegnato – è uno spettacolo blasfemo che dopo essere stato rappresentato in Francia andrà in scena a Milano dal 24 al 28 gennaio. Il titolo è Sul concetto di volto di Dio e l’autore è un italiano, il cui nome va consegnato alla vergogna della storia: Romeo Castellucci. La storia è quella di un ambiguo e morboso rapporto tra un padre, che per la vecchiaia diviene incontinente, e un figlio che ne ripulisce le feci. La scena è dominata da una gigantografia di Cristo, nella celebre raffigurazione del Salvator Mundi di Antonello da Messina, e il momento centrale è quello in cui il Volto di Gesù viene inondato di liquami ed escrementi. Si tratta di una rappresentazione blasfema e provocatoria, che aggredisce ciò che per i cattolici è di più sacro.
Bestemmia significa mescolare il sacro con il profano, il puro con l’impuro. Ma cosa c’è di più puro del Santo Volto di Cristo, tramandatoci dalla Sindone e dal velo della Veronica: il Volto di Dio che si è fatto uomo e che nella sua infinita bellezza esprime la sua divinità? E cosa c’è di più basso e impuro in un uomo delle sue feci? Insozzare il volto sublime di Cristo con la materia fecale è quanto di più blasfemo si possa immaginare: è un atto di violenza contro Gesù Cristo e contro tutti coloro che in Lui credono e sperano. Il regista nega che si tratti di escrementi, ma così è stato in Francia e non si capisce come, a Milano, gli escrementi possano trasformarsi in inchiostro, o in altro genere di liquame.
La realtà è che il laicismo vuole emancipare da Dio ogni aspetto della vita umana, ma poi questo sacro separato dal profano viene miscelato in modo oltraggioso e provocatorio. Tutto ciò ha una spiegazione: è la ideologia anticristiana
Non si può vilipendere il Presidente della Repubblica perché si viola la legge italiana; non si può insultare Maometto perché si cade sotto la legge vendicatrice della sharia musulmana. L’unico insulto permesso è quello al Dio dei cattolici.
“Il Tuo volto Signore io cerco” dicono i Salmi. Quel volto di insondabile profondità, di abbagliante maestà, di immensa bontà, in cui si rispecchia la Chiesa e la Creazione stessa, quel Volto che è stato e deve essere oggetto di culto e di devozione, è imbrattato pubblicamente . Cosa c’è di più blasfemo di questo?
La programmazione dello spettacolo a Milano ha generato un grande movimento popolare di protesta in tutta Italia. Da oggi e fino al 28 gennaio p.v. sono in programma molte iniziative di preghiera in riparazione dell’oltraggio che verrà perpetrato sull’immagine del nostro Salvatore. Anche noi, cattolici, abbiamo il diritto di essere indignati e di esprimere pubblicamente la nostra indignazione.
Nei giorni scorsi è stata resa nota anche una comunicazione della Segreteria di Stato Vaticano che dice” Sua Santità auspica una reazione composta ma ferma da parte dei Cristiani in difesa dei comuni simboli religiosi cristiani”.

Invitiamo, pertanto, tutti i nostri amici lettori ad unirsi al movimento di preghiera in riparazione delle offese al nostro Salvatore:

Mostraci, Signore il tuo volto! Quel volto che dopo duemila anni continua ancora ad essere offeso e oltraggiato. La tua passione continua, o Signore, nella nostra storia e nel nostro tempo. Ti preghiamo, affinché dalle tue sante piaghe siamo guariti!

(a.s.)

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