Oggi la Chiesa festeggia la Vergine Maria, invocata con l’appellativo di “Ausiliatrice”. Pubblichiamo il frutto di una nostra ricerca sull’origine del titolo e sulla plurisecolare storia di devozione alla Madonna, aiuto dei cristiani.
Redazione SME
Storia del titolo
“Auxilium Christianorum” o ‘Aiuto dei Cristiani’, è uno dei titoli più belli con i quali viene da secoli invocata la Vergine Maria.
La presenza mediatrice e soccorritrice della Madonna per chi la invoca nasce proprio da quell’incarico che il Signore Gesù Le ha conferito dal trono della Croce: “Ecce filius tuus“. A Lei, pertanto, siamo stati affidati come figli e a noi è stata indicata come Madre.
Tra i tanti momenti in cui nella storia della Chiesa si è potuto sperimentare l'”auxilium” soprannaturale di Maria Santisima è di fondamentale importanza l’aiuto sperimentato nella grande battaglia navale di Lepanto (1571), in cui l’occidente cristiano, minacciato da secoli dai turchi, affrontò e vinse la flotta musulmana. In tale occasione, il grande Papa mariano e domenicano San Pio V (1566-1572) chiese a tutto l’orbe cattolico di pregare la Madonna con il Santo Rosario.
Per suggellare questa gloriosa vittoria, San Pio V istituì la festa del Santo Rosario (il 10 ottobre) in onore della “Regina delle Vittorie”. Un’ulteriore vittoria venne riportata a Vienna nel 1683.
Il grido di gioia del popolo cristiano si perpetuò in questa invocazione; il senato veneziano fece scrivere sotto il grande quadro commemorativo della battaglia di Lepanto, nel palazzo ducale: “né potenza, né armi, né condottieri ci hanno condotto alla vittoria, ma Maria del Rosario” e così a fianco agli antichi titoli di ‘Consolatrix afflictorum’ (Consolatrice degli afflitti) e ‘Refugium peccatorum’ (Rifugio dei peccatori), si aggiunse per il Popolo e per la Chiesa l’invocazione ‘Auxilium Christianorum’ (Aiuto dei cristiani).
In tempi più recenti, all’aiuto della Madonna si attribuì anche la liberazione del Papa dalla quinquennale prigionia napoleonica. Così, Papa Pio VII il 24 maggio 1815, in ringraziamento alla Vergine Maria per la sua liberazione, istituì la festa di Maria Ausiliatrice.
I Santi propagatori della devozione
Nel corso dell’ottocento due grandi figure della santità cattolica, per strade diverse, ravvivarono la devozione per la Madonna del Rosario o delle Vittorie: il Beato Bartolo Longo a Pompei e San Giovanni Bosco a Torino.
San Giovanni Bosco (1815 – 1888), in particolare, fu il più grande devoto e propagatore del culto a Maria Ausiliatrice. Sin dall’inizio pose la sua opera di sacerdote e fondatore sotto la protezione e l’aiuto di Maria Ausiliatrice, a cui si rivolgeva per ogni necessità, specie quando le cose andavano per le lunghe o s’ingarbugliavano; rivolgendosi a Lei diceva: “E allora incominciamo a fare qualcosa?”.
Don Bosco volle a Torino la costruzione della chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice, solennemente consacrata il 9 giugno 1868. In preparazione a quell’evento don Bosco pubblicò come fascicolo del mese di maggio delle Letture cattoliche un libretto dal titolo: Maraviglie della Madre di Dio invocata sotto il titolo di Maria Ausiliatrice.
Don Bosco asseriva: «Il bisogno oggi universalmente sentito di invocare Maria non è particolare, ma generale; non sono più tiepidi da infervorare, peccatori da convertire, innocenti da conservare […]. Ma è la stessa Chiesa Cattolica che è assalita. È assalita nelle sue funzioni, nelle sacre sue istituzioni, nel suo capo, nella sua dottrina, nella sua disciplina; è assalita come Chiesa Cattolica, come centro della verità, come maestra di tutti i fedeli». Appunto per questo, aggiungeva don Bosco, «per meritarsi una speciale protezione del Cielo […] si ricorre a Maria, come madre comune, come speciale ausiliatrice dei re e dei popoli, come cattolici di tutto il mondo». In quei medesimi anni don Bosco aveva moltiplicato i fascicoli delle Letture cattoliche che ragguagliavano sulle grazie straordinarie ottenute invocando Maria aiuto dei cristiani; aveva introdotto nei suoi oratori e collegi la nuova effigie e il nuovo culto; aveva fondato nel 1869 l’Associazione dei devoti di Maria Ausiliatrice; aveva indotto a denominare la pratica pia del mese di maggio come mese di Maria Ausiliatrice. A Mornese, in diocesi di Acqui, Maria Domenica Mazzarello e altre giovani, già associate nell’Unione di Maria Immacolata, aderiscono a don Bosco e danno origine alla congregazione femminile delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Il Concilio Vaticano II sulla devozione a Maria
Questa lunga scia di devozione e di storia intrecciata con la materna e premurosa azione della Vergine Maria a favore della Chiesa, è stata ulteriormente riconosciuta e ribadita nel Concilio Vaticano II: «la Vergine Maria con la sua materna carità si prende cura dei fratelli del Figlio suo ancora peregrinanti e posti in mezzo a pericoli e affanni, fino a che siano condotti nella patria beata. Per questo la Vergine è invocata nella Chiesa con i titoli di Avvocata, Ausiliatrice, Soccorritrice, Mediatrice» (Lumen Gentium, n. 62).
Parole di don Bosco sull’Ausiliatrice
Chi confida in Maria non sarà mai deluso. In Maria ho riposto tutta la mia fiducia. La Madonna non lascia mai le cose a metà. Io vi raccomando di invocare sempre il nome di Maria, specialmente con questa giaculatoria: Maria Ausiliatrice dei Cristiani, prega per noi. É una preghiera non tanto lunga, ma che si esperimentò molto efficace. La nostra confidenza é nell’aiuto di Maria Ausiliatrice. Il Signore e la sua divina Madre non permetteranno che si ripeta invano: Maria aiuto dei Cristiani, prega per noi! Quando vogliate ottenere qualche grazia prendete come abitudine di recitare questa giaculatoria: Maria Auxilium Cristianorum, ora pro nobis… Moltissimi invocandola con questa giaculatoria, ottennero grazie speciali. Maria Ausiliatrice è la taumaturga, è l’operatrice delle grazie e dei miracoli per l’alto potere che ha ricevuto dal Suo Divin Figlio.
PREGHIERA A MARIA
composta da San Giovanni Bosco